Il mercato dei videogiochi è sempre più digitale. È quello che emerge chiaramente dallo studio pubblicato dai colleghi del sito GamesIndustry, che hanno rilevato una netta predominanza, nel 2020, per il mercato privo di supporto fisico – complice sia un anno che ha messo in difficoltà il retail in tutti i settori, sia un sempre più imponente mercato del gaming mobile (che è interamente digitale).
Nell'anno 2020 l'industria ha portato a casa $174,9 miliardi, il 91% dei quali generato da transazioni su contenuti digitali. Nel 2019 la percentuale era stata del 79%. In numeri, si tratta di entrate per $128,6 miliardi che provengono da vendite di contenuti digitali in-game, mentre $29,4 miliardi sono dati da acquisti di giochi completi in digitale. Le copie fisiche dei videogiochi hanno invece portato incassi per $14,9 miliardi, praticamente la metà rispetto al mercato digitale.
In sintesi:
- Entrate dell'industria nel 2020: $174,9 miliardi
- Entrate da contenuti in-game digitali: $128,6 miliardi
- Entrate da giochi digitali acquistati: $29,4 miliardi
- Entrate da giochi fisici acquistati: $14,9 miliardi
Per quanto riguarda le piattaforme, su console la situazione tra fisico e retail è più bilanciata: in questo caso, infatti, il 28% delle entrate arriva dai giochi su copia retail, oltre un quarto, e vedremo come questi numeri evolveranno nel 2021.
Sicuramente, con un mercato PC ormai interamente concentrato sul digitale e con le console di nuova generazione che hanno anche alternative solo digitali (pensate a PS5 Digital e a Xbox Series S), oltre che con l'avvento delle piattaforme in cloud come Google Stadia, è lecito aspettarsi che il videogioco sia sempre più digitale e che le copie materiali siano sempre più dedicate a chi acquista edizioni da collezione.
Se volete acquistare una copia fisica, potreste portare a casa quella di The Last o f Us - Part II, quello di Ori and the Will of the Wisps o quella di Animal Crossing: New Horizons, alcuni dei più bei giochi dell'anno.