Caso Activision Blizzard, World of Warcraft rimuove battutine e allusioni da dialoghi e flirt

Mentre continua lo scandalo legato ad Activision Blizzard, la compagnia sta rimuovendo dal suo World of Warcraft le battutine allusive.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Da ormai diverso tempo, Activision Blizzard è alle prese con una causa legale avanzata dallo Stato della California che ha portato a cambiamenti importanti all'interno del suo management.

La procedura, ancora in corso, ha visto i dipendenti segnalare comportamenti discriminatori e predatori da parte di alcuni dirigenti di Blizzard Entertainment, con anche uno sciopero dei lavoratori della software house per chiedere una presa di posizione importante e definitiva dell'azienda su queste problematiche.

Vi avevamo riferito nelle nostre notizie dedicate tutti i dettagli sul caso, che procede di giorno in giorno e su cui vi terremo aggiornati.

Nel frattempo, in virtù delle accuse di essere incarnata da persone con atteggiamenti discriminatori, sessisti o al meglio inopportuni, Activision Blizzard ha deciso di rivedere alcuni contenuti del suo World of Warcraft, rimuovendo alcune battute allusive dai flirt e dai dialoghi presenti nel gioco.

Si tratta di una decisione votata, ovviamente, a non affossare ulteriormente l'immagine della compagnia, ora sotto i riflettori e le lenti di ingrandimento per la causa in corso.

Tra le battute rimosse dal gioco perché ritenute ora inopportune da Activision Blizzard, Kotaku segnala, ad esempio:

Draeneri maschio: «Se potessi mettere le mani sui miei gioielli di famiglia sarebbe molto apprezzato».

Goblin femmina: «Sono una donna goblin moderna. Indipendente? Lascio ancora che gli uomini mi facciano belle cose, ma ho smesso di dar loro credito».

Orco femmina: «Cosa sono gli estrogeni? Qualcosa che si mangia?»

Tauren maschio: «'Omogenizzati'? No, no, a me piacciono le donne».

Nano maschio: «Sei carina, mi piacciono i tuoi capelli, eccoti qualcosa da bere. Adesso sei pronta?»

Goblin maschio: «Ho io quello che ti serve» *segue suono della cerniera*

Troll femmina: «Quando furiosa e in calore, una femmina di troll può accoppiarsi anche 80 volte in una notte. Sei pronto?»

Highmountain Tauren femmina: «Mi stai guardando le tette?»

Goblin femmina: «Sono uno spirito libero, non mi piace sentirmi legata. Cosa? Intendi letteralmente? Oh no, quello mi piace parecchio».

È evidente come alcune di queste battute potessero in realtà già suonare imbarazzanti di per loro, ma in virtù delle diatribe in cui Activision Blizzard si trova coinvolta suonano anche peggio.

Il sito Wowhead ha in realtà messo insieme una lista ben più lunga di tutte le frasi che stanno venendo modificate o tagliate per questo motivo, che potete trovare a questo indirizzo.

Sul caso Activision Blizzard era intervenuta anche Xbox, manifestando il pieno supporto ai dipendenti molestati o discriminati secondo l'accusa.

Anche i dipendenti di Ubisoft, molti dei quali ancora sul piede di guerra dopo i casi dello scorso anno, avevano mostrato la loro solidarietà, ricordando che oggi è già tardi per un cambiamento sostanziale nell'industria e che sia opportuno agire quanto prima per mettere le persone nelle condizioni di lavorare al meglio delle loro possibilità, senza discriminazioni e molestie di alcun tipo.

Attendiamo il giorno in cui quella che per ora sembra ancora un'utopia arriverà a realizzazione.

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