Activision Blizzard non è impegnata solo con l'affare Xbox ma, da anni, continua ad avere a che fare anche con comportamenti aziendali dubbi.
Il publisher di Call of Duty, con Modern Warfare 2 disponibile su Amazon sempre al miglior prezzo, è da anni al centro delle cronache mondiali del settore tech.
Con una particolare attenzione negli ultimi mesi, per via della lotta in cui è coinvolta insieme a Sony e Microsoft, relativa all’acquisizione da parte di quest’ultima.
E mentre di recente il presidente ha lasciato l'azienda per seguire il settore di mercato degli NFT, ora arrivano altri problemi finanziari.
Come riporta VGC, infatti, Activision Blizzard ha accettato di pagare $35 milioni per saldare un paio di accuse relative a denunce di cattiva condotta sul posto di lavoro, come ha annunciato la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti.
In una dichiarazione rilasciata venerdì, la SEC ha affermato che il publisher di Call of Duty e Warcraft in precedenza non aveva gli strumenti e le procedure necessarie per raccogliere e analizzare adeguatamente i reclami dei dipendenti sul tema.
L'agenzia governativa, che ha il compito di proteggere gli investitori e mantenere i mercati equi, ha confermato la violazione della legge da parte di Activision Blizzard.
Un portavoce dell'azienda ha commentato la vicenda:
«Siamo lieti di aver risolto amichevolmente la questione. Come riconosce l'ordine, abbiamo migliorato i nostri processi di divulgazione per quanto riguarda la segnalazione sul posto di lavoro e aggiornato il nostro linguaggio del contratto di separazione. Lo abbiamo fatto come parte del nostro continuo impegno per l'eccellenza operativa e la trasparenza. Activision Blizzard è fiduciosa nelle sue rivelazioni sul posto di lavoro.»
Nel frattempo l'azienda continua, insieme ad Xbox, a combattere contro la FTC per la lunghissima acquisizione che ancora è ben lontana dall'essere conclusa, a quanto pare.
Una guerra in cui si è messa in mezzo anche la Commissione Europea, che partecipa alle indagini sull'affare.