ACIII , no alle location noiose

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Prima dell’annuncio che ha confermato ufficialmente che Assassin’s Creed III sarebbe stato ambientato durante la Rivoluzione Americana, sono stati tanti i rumor e le chiacchiere che si sono succeduti relativi alla palpabile ambientazione per la nuova avventura degli Assassini. Abbiamo sentito parlare di Egitto, di Giappone feudale, addirittura di Europa nel corso della Seconda Guerra Mondiale: tutte ipotesi che poi non hanno trovato riscontro nella realtà delle decisioni prese dal team di sviluppo, che ha optato, come detto, per gli Stati Uniti. Voci, insomma, che erano più speranze degli utenti che non reali intenzioni dei developer.Se, fino ad oggi, vi siete chiesti perché Ubisoft abbia deciso di escludere queste ipotesi, la risposta arriva direttamente da alcune dichiarazioni rilasciate da Alex Hutchinson, creative director di Assassin’s Creed III: “le persone su internet hanno suggerito le ambientazioni più noiose. Quelle più nominate erano la Seconda Guerra Mondiale, il Giappone feudale e l’Egitto. Penso che siano tre tra i peggiori setting in cui potremmo mai ambientare un Assassin’s Creed.In compenso, Hutchinson si è detto attratto dall’India: “Corey May [writer del gioco] è molto interessato all’India, e anche a me piace. Mi piacerebbe il Raj”.

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