Ormai non c'è videogiocatore che non sappia di cosa parliamo quando facciamo riferimento ad Abandoned. Il misterioso videogioco di Blue Box Game Studios, che è scomparso dai radar per qualche tempo per venire chiacchierato di nuovo pochi giorni fa, promette di essere un'esperienza intrigante per PS5, ma intorno a tutto questo si è generato un vero e proprio terremoto.
I videogiocatori, per motivi a noi ignoti, si sono convinti che il progetto coinvolga in qualche modo Hideo Kojima e Kojima Productions e passano, alternativamente, dal ritenerlo un nuovo Metal Gear al ritenerlo un nuovo Silent Hill.
Blue Box, dal canto suo, ha un po' colto la palla al balzo di questa cosa e ha pubblicato ad esempio delle immagini teaser che sembravano rimandare a Big Boss da Metal Gear.
Tutta quest'attesa, nonostante la software house continuasse a sottolineare di non essere affiliata ad alcun progetto di casa Konami, ha generato una vera e propria psicosi, come quando doveva essere pubblicato il primo importante teaser nell'app apposita, che si risolse in un problema tecnico e un video postato prima su Twitter.
Oggi, i ragazzi di Blue Box sono tornati a farsi sentire per parlare non di videogiochi, ma di umanità e rispetto.
Che vi piaccia o non vi piaccia la gestione della comunicazione intorno ad Abandoned, criticabile in toni civili, nessuno è giustificato a inviare minacce agli sviluppatori per sfogare su di loro le proprie frustrazioni.
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In una lettera aperta pubblicata sui suoi social, Blue Box scrive:
Questo messaggio non viene da una compagnia, ma da un gruppo di esseri umani. Questi ultimi giorni sono stati difficili. Le minacce di morte online stanno aumentando, ma sfortunatamente anche quelle fisiche, e questa cosa deve finire.Ce la stiamo vedendo con minacce di morte da mesi e questi ultimi giorni le hanno viste tornare, soprattutto fisicamente. Questo ci colpisce non solo come team, ma colpisce chiunque sia nel nostro ambiente. Altri business, le famiglie e chiunque ci stia intorno.
Evidente, insomma, come le minacce siano aumentate nell'ultimo periodo, forse dopo che Blue Box ha ricominciato a farsi sentire con alcune precisazioni su Abandoned, e come questo vada a minare la sicurezza non solo del team, ma anche di chi gli ruota attorno nella vita quotidiana o nel lavoro.
Tutto questo, perché un videogioco è stato immaginato come una cosa, con altissime probabilità è un'altra e non sta tenendo fede alle aspettative.
Il messaggio di Blue Box continua:
Vogliamo lavorare in un ambiente sicuro e con delle assunzioni in arrivo in futuro, vogliamo offrire un ambiente di lavoro sicuro anche ai nostri futuri colleghi. Non tollereremo questo comportamento e prenderemo tutte le azioni necessarie, fornendo alle autorità indirizzi IP, log e riprese dalle videocamere.
Subito dopo, il messaggio prosegue facendo autocritica per come sia stata gestita la campagna mediatica intorno ad Abandoned, ma sta di fatto che non c'è niente che possa giustificare il minacciare l'incolumità fisica di una o più persone per una delusione di qualsiasi tipo. Ancora di più, per una delusione legata a un medium di intrattenimento, come un videogioco.
La nota spiega:
Siamo pienamente consapevoli della situazione negativa che abbiamo creato e capiamo profondamente la vostra frustrazione. Quello che non capiamo sono le minacce di morte. Capiamo e apprezziamo il vostro interesse per Abandoned, ci stiamo lavorando duramente.Avvieremo regolarmente un blog sul nostro sito che potrete seguire e pubblicheremo tutti gli aggiornamenti su Abandoned sul nostro profilo Twitter. Quello che vi chiediamo, fino ad allora, è di lasciarci lo spazio che serve a lavorare su questo gioco.
Per favore.
Grazie.
Insomma, se siete tra coloro che si stanno "divertendo" a mandare minacce al team di Blue Box, sarebbe il caso di smetterla. Nessuno vorrebbe avere a che fare con quella persona – probabilmente, nemmeno voi stessi se poteste vorreste avere a che fare con voi. La soluzione è semplice: non siate quella persona.
Abandoned arriverà. E se non arriverà non è importante a tal punto da comportarsi in questo modo e minare la serenità della vita degli sviluppatori e dei loro cari.
Se volete mettere le mani su un gioco che effettivamente è di Hideo Kojima e di Konami, e che nacque sotto il nome di un falso sviluppatore, date un'occhiata a Metal Gear Solid V.