A processo l'uomo che mandava minacce bomba a Nintendo: era frustrato da Splatoon

In Giappone è comparso davanti alla Corte l'uomo accusato di aver inviato minacce bomba a Nintendo. Ha affermato di essere stato frustrato mentre giocava.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Arriva dal Giappone la notizia che l'uomo che era stato accusato di aver inviato numerose minacce-bomba a Nintendo è arrivato a processo. Le sue minacce avevano portato a un cambio di programma per gli eventi Nintendo Live, cancellati all'ultimo per la paura che l'indiziato potesse davvero mettere in pratica le sue minacce.

Come riportato da MyNintendoNews, l'uomo – un ventisettenne – ha ammesso la sua colpevolezza e affronterà il processo. È accusato di aver inviato 39 minacce di piazzare una bomba nei confronti di Nintendo.

Nella sua ammissione di colpa, l'indiziato ha affermato che «più perdevo [in Splatoon 3], più diventavo frustrato». E, a quanto pare, questo sarebbe il motivo delle minacce che aveva deciso di inviare alla compagnia di Kyoto.

Il nome di Splatoon 3, precisano i media nipponici, non è stato fatto esplicitamente ma, considerando che l'uomo aveva preso di mira proprio i tornei dedicati al gioco competitivo, il riferimento è stato dedotto dal contesto.

L'accusa richiede un anno di reclusione per l'accusato, affermando anche che Nintendo a causa delle sue minacce avrebbe subito danni per 700 milioni di yen (oltre 4 milioni di euro al cambio attuale), per via della cancellazione dei Nintendo Live, avvenuta poco prima che si tenessero per paura del concretizzarsi delle minacce.

La Corte si esprimerà con la sentenza il prossimo 24 luglio.

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