80 euro prezzo giusto, ma Sony non ha pensato a cifre più alte per i giochi PS5

Sony difende la scelta di alzare i prezzi dei giochi next-gen

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a cura di Paolo Sirio

Il presidente e CEO di Sony Interactive Entertainment Jim Ryan ha difeso la politica dei prezzi adottata per PS5, che ha portato i titoli di lancio a costare 80 euro.

Rispondendo ad una domanda del Telegraph in cui gli si chiedeva se questo fosse un «prezzo giusto», Ryan ha risposto senza indugi che «sì, sì, lo è».

«Se misurate le ore di intrattenimento fornite da un videogioco, come Demon's Souls, a confronto con le altre forme d'intrattenimento, penso che sia davvero facile trarne le conclusioni», ha spiegato il boss di PlayStation.

Un recente report di Bloomberg aveva suggerito come Sony avesse preso in considerazione l'idea di alzare ulteriormente i prezzi, su cifre persino superiori agli 80 euro.

Ryan si è opposto con forza a questa ricostruzione, commentando che «posso dire che quel report secondo cui abbiamo considerato prezzi più alti per i giochi first-party è categoricamente falso».

Quella dei prezzi è una discussione fortemente impopolare, avviata in questo senso con coraggio da publisher third-party come 2K Games.

Secondo gli analisti, tuttavia, tale discussione non sarebbe destinata ad influire particolarmente sulle vendite di ciascun gioco.

Questo tipo di analisi, evidentemente, sta spingendo persino Microsoft ad allinearsi alla nuova politica di pricing, che potrebbe venire adottata anche per i prossimi tripla-A Xbox.

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