27 anni fa usciva lo storico Resident Evil 2

Oggi, 21 gennaio 2025, celebriamo i 27 anni dall'uscita di uno dei survival horror Capcom che hanno fatto la storia: Resident Evil 2.

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Oggi, 21 gennaio 2025, celebriamo i 27 anni dall'uscita di uno dei titoli più iconici nella storia dei videogiochi: Resident Evil 2.

Era il 1998 quando Capcom rilasciava per la prima volta negli USA (solo dopo il gioco arrivò in Giappone ed Europa) il sequel del già leggendario Resident Evil, e lo faceva con un’opera capace di ridefinire non solo il genere survival horror, ma anche le aspettative dei giocatori nei confronti del medium.

Ambientato nella ormai celebre Raccoon City, Resident Evil 2 ci metteva nei panni di Leon S. Kennedy, un poliziotto al suo primo giorno di servizio, e Claire Redfield, alla ricerca del fratello scomparso.

Due personaggi entrati nel cuore dei fan, due storie che si intrecciavano attraverso una narrazione mai vista prima, grazie al celebre "zapping system", che permetteva di vivere la stessa trama da due prospettive diverse.

E che dire dell'atmosfera? I vicoli bui, il silenzio angosciante interrotto dai lamenti dei non morti, i corridoi della stazione di polizia che sembravano "veri", perlomeno ai tempi. 

Tutto contribuiva a creare un senso di terrore palpabile, reso ancora più intenso dalle inquadrature fisse, tanto odiate quanto iconiche.

Ma il vero cuore pulsante del gioco era la capacità di Capcom di combinare sapientemente gameplay, atmosfera e narrazione. Resident Evil 2 è stata un’esperienza che ti catturava e ti spingeva a continuare, nonostante il terrore costante di cosa potesse celarsi dietro l’angolo.

Nel corso degli anni, Resident Evil 2 ha continuato a influenzare intere generazioni di sviluppatori e giocatori. La sua riedizione del 2019, un remake che è stato accolto (quasi) con lo stesso entusiasmo dell’originale (e che trovate su Amazon), ha ribadito quanto fosse rivoluzionaria la visione di Capcom del 1998. E questo è un dettaglio che non tutti i giochi possono vantare.

Ventisette anni dopo, Resident Evil 2 rimane quindi una pietra miliare. Ma, per me, rappresenta anche un punto di svolta. Ricordo ancora la sensazione di disagio provata mentre attraversavo i corridoi della R.P.D., armato solo di una pistola e di una quantità ridicola di proiettili. Quella sensazione di impotenza e adrenalina insieme.

Oggi, in un'epoca in cui l’industria punta sempre di più su live-service fallimentari e multiplayer, Resident Evil 2 ci ricorda che la vera magia sta nell’intensità delle emozioni.

E questo, onestamente, è qualcosa che il tempo non può cancellare (e senza sapere ancora con certezza ciò che ci riserverà il futuro).

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