Ci sono giochi che fanno la storia. E poi c’è Resident Evil 4, il gioco che la riscrive, la piega a suo piacimento e, nel frattempo, definisce un intero genere.
Oggi, 11 gennaio 2025, sono passati esattamente 25 anni da quel momento in cui il mondo scoprì per la prima volta (grazie all'uscita nordamericana del gioco) che i survival horror potevano essere qualcosa di molto più grande.
Era il 2005, e Capcom, dopo aver inciampato con un terzo capitolo discutibile e uno spin-off niente male, tirò fuori dal cilindro una rivoluzione.
La prima cosa che saltò all’occhio fu la telecamera: niente più inquadrature fisse, ma una prospettiva over-the-shoulder che ci metteva letteralmente al fianco di Leon S. Kennedy.
Quella scelta, semplice solo in apparenza, è stata l’inizio di un terremoto che ha cambiato non solo Resident Evil, ma anche il modo in cui giochiamo ancora oggi.
E poi c'era tutto il resto: i Ganados che ti inseguivano con asce e fiondate di «¡Detrás de ti, imbécil!», le boss fight memorabili (chi non ha avuto incubi con il Verdugo mente), e un ritmo che alternava sapientemente adrenalina pura e momenti di tensione asfissiante.
Resident Evil 4 è stato più di un gioco. Ha preso il survival horror e lo ha fatto evolvere, mescolandolo con l’action senza mai snaturarlo. Una chimera perfetta, capace di accontentare tanto i puristi quanto chi cercava qualcosa di nuovo.
Il remake del 2023 (che trovate su Amazon) ha riportato tutto alla ribalta, con grafica e gameplay modernizzati per un pubblico che non c’era quando Leon ha calcato per la prima volta quel villaggio maledetto (qui la recensione del nostro Domenico).
Personalmente, Resident Evil 4 non è stato solo un gioco, ma un'esperienza. A distanza di 25 anni, rigiocarlo è come riscoprire un vecchio album di fotografie: ricordi ogni scena, ogni angolo, ogni brivido.
Quindi sì, oggi festeggiamo i 25 anni di un capolavoro immortale. Ma il vero miracolo di Resident Evil 4 è questo: non importa quanto tempo passi. Ogni volta che torni a quel villaggio, sei pronto a viverlo come fosse la prima.