Nonostante siano trascorsi ormai vent'anni dall'uscita originale di Metal Gear Solid 3: Snake Eater, avvenuta nel 2004, ci sono ancora alcuni momenti del gioco che sono capaci di sorprendere e prendere in contropiede i videogiocatori. Come la boss fight con The End, ad esempio.
Chi ha vissuto Snake Eater si ricorderà senz'altro dello scontro con questo cecchino leggendario, che si svolgeva in modo molto particolare: veniva preannunciata la presenza del cecchino in agguato e... basta.
Non sapevamo dov'era, l'area non era limitata ma si estendeva a tutta la foresta di Sokrovenno (spalmata su tre mappe) ed era il giocatore a dover individuare il cecchino per avere la meglio su di lui, prima che lui avesse la meglio su di noi.
Inutile dire che questo approccio – dove o cacci o vieni cacciato – ha ancora un certo impatto, soprattutto per come era gestito dal punto di vista registico, al punto che un giocatore su Reddit ha condiviso che «me la sono fatta sotto» quando è stato beccato da The End.
Nella scena, infatti, avendo anche un indice di mimetizzazione di solo 65%, l'utente è stato individuato da The End – che sfortunatamente si trovava proprio nella stessa area di Sokrovenno – ed è finito al centro del suo mirino.
A quel punto, il gioco invertiva la visuale e la passava al fucile di The End, permettendoci di vederci mentre eravamo al centro del mirino e di continuare a muoverci per cercare di evitare il colpo.
Un controcampo intrigante e di grande effetto emotivo, perché la reazione immediata era quella di cercare di togliersi dalla linea di tiro e di capire quindi dove fosse posizionato The End, che era piuttosto bravo a mimetizzarsi nella vegetazione.
Sarà molto interessante scoprire come sarà resa questa boss fight in Metal Gear Solid Delta, il remake di Snake Eater che è attualmente in lavorazione e che promette di essere un rifacimento fedelissimo del lavoro di Kojima Productions.
Il remake non ha ancora una data di lancio precisa, ma i pre-ordini sono già stati aperti e quanto visto fino a ora fa ben sperare, in termini di rispetto dei materiali originali – davvero accurato, dato che saranno usate perfino le stesse battute già doppiate dagli attori vent'anni fa.
Uscito nel 2004, l'originale Snake Eater era un ribaltamento già solo nella sua esistenza: dopo gli eventi di Metal Gear Solid 2, i giocatori erano in attesa del prossimo capitolo per svelare i misteri emersi nell'epilogo di Sons of Liberty, invece Kojima scelse di tornare indietro dal 2009 ad addirittura il 1964, realizzando un gioco dal retrogusto jamesbondiano che ha scardinato le aspettative.