C'è stato un tempo in cui si comprava un videogioco e lo si giocava, per poi riporlo nello scaffale. Niente aggiornamenti al Day One o patch di rito: si inseriva il disco o la cartuccia nella console e ci si divertiva.
Prima che servizi in abbonamento come quello di casa Microsoft (lo trovate in sconto su Amazon) proliferassero, videogiocare era ben diverso.
I videogiochi, di fatto, non potevano "morire" perché semplicemente esistevano come oggetti fisici da collezione. Con la proliferazione degli MMO e dei giochi live-service (o "giochi come servizio"), che richiedono server online e un supporto costante da parte degli sviluppatori per mantenere le cose in funzione, è aumentato anche il numero di giochi «morti» (se così possiamo definirli).
Come riportato anche da Kotaku, il 2022 è stato un anno piuttosto nefasto in tal senso, visto che i titoli ad aver staccato la spina sono ben 14.
Quest'anno, infatti, a lasciarci sono stati in parecchi, da simulazioni di corse come Dirt Rally e Project Cars a battle royale come Hyper Scape, oltre a giochi di ruolo online multigiocatore di massa come Tera.
Certo, non tutti i giochi di questa lista sono "morti" nel senso tradizionale del termine: alcuni hanno ancora funzionalità minori che li rendono in qualche modo giocabili, ma è vero anche che questi non ricevono più risorse per lo sviluppo o aggiornamenti, rendendoli di fatto inutili.
Poco sotto, quindi, la lista dei 14 videogiochi che ci hanno lasciato nel corso del 2022:
- Dirt 4
- Dirt Rally
- Fast & Furious Crossroads
- Final Fantasy VII: The First Soldier
- Forza Street
- Fuser
- Genesis
- Hyper Scape
- Jump Force
- Overwatch
- Project Cars
- Project Cars 2
- Scavengers
- Tera
L'augurio, ovviamente, è che nel corso del 2023 i vìdeogiochi destinati a staccare la spina possano essere in numero realmente inferiore rispetto a quest'anno. I giocatori ringraziano anticipatamente.
Parlando invece di cose ben più liete: videogiocatori, siete chiamati a eleggere i vostri giochi dell'anno per gli SpazioGames Awards!