Se siete tra coloro che sognavano una nuova console portatile di Sony che potesse ereditare il (polveroso) lascito di PlayStation Vita, sappiate che le vostre sono vane speranze. A parlarne è stata direttamente la compagnia giapponese che, ai microfoni della rivista Game Informer, ha spiegato di non essere più interessata a competere nel settore delle console portatili.
Un mercato di cui PlayStation non fa più parte
A discutere dell’argomento è stato il CEO di Sony Interactive Entertainment, Jim Ryan, che interpellato in merito, in occasione dei venticinque anni di PlayStation, è stato molto chiaro nel sottolineare che non c’è alcun piano per un ritorno del brand di console sul mercato delle handheld.
Nelle parole di Ryan:
PlayStation Vita era brillante in molti modi e l’esperienza di gioco vera e proprio era grandiosa, ma chiaramente parliamo di un business del quale non ci occupiamo più, al momento.
Le dichiarazioni del dirigente fanno eco alle precedenti di Jack Tretton, che già nel 2016 aveva dichiarato di ritenere Vita «una grande macchina, ma troppo tardi. Il mercato si è già spostato su apparecchiature da gioco portatili che non sono interamente dedicate al gaming», in riferimento a dispositivi come smartphone e tablet.
Certo, i piani futuri potrebbero sempre cambiare – anche perché, nel 2018, John Kodera – a capo dell’intera divisione PlayStation – aveva dichiarato l’intenzione di continuare a «investigare» il mercato delle portatili, per possibili occasioni. Sta di fatto, per il momento, che Sony è concentrata (ovviamente) su PlayStation 5 e su servizi in streaming come PlayStation Now. Il panorama portatile dei device dedicati è quindi tutto in mano a Nintendo, che sta passo passo facendo migrare le sue grandi IP da Nintendo 3DS alla più giovane (e ibrida) Nintendo Switch, affiancata anche da Nintendo Switch Lite.
Lanciata nel 2011 in Giappone, PlayStation Vita ha visto la sua dismissione lo scorso mese di marzo, arrivando solamente a una base installata di 16,5 milioni di unità. La piattaforma, lanciata come la grande nuova portatile di Sony, non ricevette tuttavia il supporto first-party sperato (né quello AAA dei third-party), divenendo con il tempo un’ottima vetrina soprattutto per piccole grandi produzioni indie, oltre che un “accessorio” per giocare in remoto da PS4. Il titolo più venduto è stato Minecraft, arrivato a oltre 2 milioni di unità.
La precedente PSP, lanciata nel 2004, arrivò alla dimissione nel 2014, dopo aver messo insieme una base installata di circa 82 milioni di unità e coni l gioco più venduto che risulta essere stato GTA: Liberty City Stories, con 7,6 milioni di unità.
A voi piacerebbe una nuova PlayStation portatile, in futuro, magari ad affiancare la proposta next-gen di PS5?
Fonte: IGN USA