Nintendo è sempre stata molto forte in Giappone, ma ora ha raggiunto un nuovo record di vendite per quanto riguarda il suolo nipponico.
Un boost che è stato possibile sicuramente anche grazie a Switch, la console (che trovate su Amazon) che in ogni sua versione è riuscita a vendere oltre ogni aspettativa.
Nintendo ha superato anche sé stessa in questo caso, perché Nintendo Switch è riuscita a battere anche l'immortale Game Boy in quanto a vendite nella storia.
Trainata da tanti videogiochi di successo, anche quelli più controversi. Come Pokémon Scarlatto e Violetto che, nonostante tutto, sono diventati i videogiochi più venduti dell'azienda.
Per questo motivo, come riporta VGC, la Grande N ha dominato le classifiche di vendita giapponesi per quasi vent'anni.
Nel 2022, 9 su 10 giochi fisici venduti in Giappone sono stati titoli per Nintendo Switch, a sua volta la console più venduta dell'anno.
Ripercorrendo a ritroso la storia commerciale dell'azienda, è dal 2005 che la Casa di Kyoto possiede la maggior parte delle posizioni nella classifica dei videogiochi più venduti dell'anno in Giappone.
Nel 2004, infatti, PlayStation 2 dominò le classifiche superando Game Boy Advance e Nintendo GameCube, con 8 giochi su 10 della classifica annuale marchiati Sony.
Da allora, la maggior parte dei dieci giochi più venduti in Giappone ogni anno sono stati su piattaforme Nintendo, secondo i dati storici di Famitsu.
Il gioco annuale più venduto in Giappone è stato su una piattaforma non Nintendo solo due volte, ovvero Dragon Quest VIII nel 2004 e Monster Hunter Portable 2nd G nel 2008. Da allora, però, 13 degli ultimi 19 best seller annuali del Sol Levante sono stati pubblicati dalla Grande N.
Sul fronte dell'hardware, solo un anno negli ultimi 18 anni ha visto una console non Nintendo al top in Giappone: PSP nel 2010. Ogni due anni, DS, 3DS o Nintendo Switch sono state le console più vendute.
Un trend positivo a cui si potrebbe affiancare ora il grande schermo, perché dopo il film di Super Mario Bros in arrivo c'è in cantiere l'idea di adattare anche The Legend of Zelda.
L'importante è che non si faccia in VR in ogni caso, perché il risultato sarebbe terrificante: come questo.