Sappiamo tutti che Neil Druckmann ha avuto un 2020 tutt'altro che facile: l'autore e direttore di The Last of Us - Part II è stato sommerso di polemiche lo scorso mese di giugno a causa delle scelte stilistiche intraprese con i suoi personaggi immaginari, nel suo mondo immaginario, per raccontare una storia immaginaria – a quanto pare. L'oggi co-presidente di Naughty Dog non si nascose e mostrò in pubblico gli insulti ingiustificabili che ricevette, compresi quelli antisemiti e le minacce, per far capire alla community quanto fosse sbagliato un approccio del genere.
Ora il suo The Last of Us - Part II ha inanellato una candidatura dietro l'altra ai The Game Awards e venerdì mattina scopriremo quanti premi riuscirà a portare effettivamente a casa. Nel frattempo sono aperte le votazioni sia per il 10% delle scelte nelle categorie principali, che sarà indicato dal pubblico, sia per il GOTY vero e proprio della community, che affiancherà quello principale scelto prevalentemente dalla critica.
Come vi abbiamo raccontato lunedì, Ghost of Tsushima ha preso ampiamente il largo e vincerà questo premio senza troppi patemi, ma nel frattempo Druckmann ha invitato gli appassionati a votare per The Last of Us - Part II sui suoi social, con un messaggio che poi ha preferito cancellare e in cui scriveva che «ogni voto per il gioco è un hater che perde il caps lock». Il riferimento è agli insultatori seriali che, con tanto di lettere maiuscole in sequenze, lo hanno tormentato in questi mesi.
Tuttavia, qualche ora dopo il presidente di Naughty Dog è tornato sui suoi passi e ha cancellato il tweet, scrivendo:
Il mio tweet voleva essere una battuta in risposta ai troll, ma ho solo aggiunto benzina sul fuoco e mi ha fatto sembrare contrario alla critiche. Dovrei essere migliore di così e lo rimuovo. Ho sbagliato io.
My tweet was meant as a joke re: trolls, but it just added fuel to the fire and made it seem like I’m against criticism. I should be better than that. Taking it down. My bad.
— Neil Druckmann (@Neil_Druckmann) December 7, 2020
Dopo il tweet di Druckmann molti giocatori hanno segnalato che su 4Chan dei gruppi si sono organizzati per votare in massa Ghost of Tsushima, in maniera tale da assicurarsi che non fosse il gioco Naughty Dog a portare a casa la categoria dove, inizialmente, era in vantaggio. Cinguettii simili erano comparsi, effettivamente anche sotto il primo tweet di Druckmann, con curiose "chiamate alle armi" contro il titolo con protagonista Ellie.
Dal tweet del co-presidente in poi, così, il gioco Sucker Punch ha preso ampiamente il largo – il che non toglie valore a Tsushima, certamente, ma la cosa ha trasformato i voti degli utenti, come già successo ai tempi dell'uscita del gioco con i grotteschi casi di review bombing, non in un esprimere le preferenze in base a chi vuoi che vinca, ma esprimere le preferenze in basi a chi vuoi che non vinca.
E se già ci sarebbe da discutere sulla console war, figuriamoci sulla guerra ai bei videogiochi, qualsiasi essi siano...
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