NBA 2K21 | Recensione - Un basket rinnovato a metà
NBA 2K21 arriva su PC, PS4 e Xbox One. Cambia davvero qualcosa o dobbiamo aspettare la next gen?
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a cura di Giulia Garassino
Redattrice
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: 2K
- Produttore: 2K Games
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , STADIA , PS5
- Generi: Sportivo
- Data di uscita: 4 settembre 2020 (PC, PS4, Xbox One, Switch, Stadia) - TBA 2020 (PS5, Xbox Series X)
Visual Concepts ritorna con il suo nuovo NBA 2K21, lo sportivo legato al basket che, da tempo immemore, ha spodestato il rivale NBA Live. Eppure, nonostante la sua popolarità, ogni anno assistiamo a uno strano fenomeno: gli utenti si scagliano sul web inondandolo di recensioni negative. Il motivo? Il titolo pare essere sempre lo stesso degli anni passati.
Certo, come dar loro torto: NBA 2K21 si presenta con la stessa atmosfera, animazioni pressoché uguali al passato e un gameplay poco mutato. Siamo sinceri però, che cosa mai potrebbe davvero cambiare in un titolo sportivo? Quale potrebbe essere questo salto rispetto al passato? Difficile a dirsi: l’utenza non lo sa davvero e, come ogni anno, lamenta i pochi cambiamenti – eppure, alla fine, ne apprezza i risultati.
Il gioco di Visual Concepts non sarà cambiato radicalmente (anche se qualcosa è certamente mutato) e non sarà perfetto, eppure, rimane uno sportivo sempre grazioso e divertente da giocare. Dunque, senza indugiare troppo, andiamo a vederlo nel dettaglio per comprendere meglio pregi e difetti del nuovo capitolo dedicato al mondo del basket.
Un cambiamento tecnico che si vedrà solo nella next-gen
NBA 2K21 è stato mostrato durante l’evento Sony dedicato a PS5, lasciando gli utenti a bocca aperta: dettagli super curati, scene graficamente eccelse e possibilità di sfruttare l’hardware in maniera ancora più importante. Tutti cambiamenti che, però, non vedremo sin da subito. Visual Concepts, infatti, ha deciso di pubblicare due differenti versioni per il suo nuovo titolo: una current gen e una next gen. Un passaggio difficile che, sotto un certo punto di vista, potrebbe far storcere un po’ il naso; il motivo non è tanto legato alle versioni console, bensì a quella su PC.
Sebbene l’hardware su PC possa già da tempo sfruttare le potenzialità della “next gen” di PS5 e Xbox Series X, la versione rilasciata su PC appartiene ancora alla current gen. Un vero peccato, dal momento che, già al lancio, gli utenti PC avrebbero potuto assaporare qualche novità e implementazione tecnica. Oltre a questo, la versione PC soffre di qualche pecca in più rispetto alle cugine su console: qualche crash, qualche bug e qualche imperfezione, che di certo non è passata inosservata.
Al momento, dunque, il lato tecnico e le migliorie grafiche saranno godibili solo in parte; per poter assaporare a pieno il nuovo NBA 2K21 sarà necessario attendere il rilascio delle nuove console.
NBA 2K21 presenta una storia un po’ più articolata
La parte più godibile del nuovo NBA 2K21 è sicuramente la carriera. La narrazione a questo giro si fa più lunga e forse più intensa – e ci piace sempre come Visual Concepts riesca a integrare perfettamente l’atmosfera narrativa con il gameplay. Il fulcro del racconto si basa su un complesso rapporto familiare, fatto di fallimenti e riconquiste. Vestiremo i panni di un ragazzo figlio di una ex star del college che, con alti e bassi, cercherà di conquistare il titolo, provando a staccarsi dall'ombra del padre (non a caso il titolo "The Long Shadow").
La storia è ben bilanciata e delineata; non siamo davanti a una trama a livelli di un GDR, ma fa bene quello che deve fare. Ogni tassello è al suo posto, non manca nulla e l’attenzione è focalizzata sui di noi. Il background narrativo ci permetterà di sviluppare perfettamente il nostro giocatore (e il nostro gioco) regalandoci un gameplay ricco e intenso.
Ottima la possibilità di creare una build con un playmaker che può arrivare fino a 203 cm di altezza. Altra caratteristica da sottolineare è l’effetto dei tiri, che subisce ora un netto cambiamento. Su questo punto ci dilungheremo più avanti: per il momento vi basti sapere che, sebbene NBA 2K21 abbia un sistema di tiri completamente rivisitato, la storia della Mia Carriera non sembra esserne troppo influenzata. Certo, sentiamo il cambiamento, ma non ne percepiamo così intensamente l'approfondita difficoltà.
Unica vera pecca di My Career risiede nei filmati che sono spesso approssimativi e poco dettagliati. Probabilmente vedremo qualcosa di meglio su next-gen, ma considerando che si tratta di mere scene, avrebbero potuto inserire qualche dettaglio in più.
Tante e note modalità di gioco
Oltre alla My Career, NBA 2K21 offre anche una serie di altre modalità: ricche in numero, ma non diverse dal precedente capitolo. Ad accoglierci abbiamo i classici match rapidi, le sfide online e il Match of the Day. Con la prima soluzione potremo affrontare la CPU, secondo diversi livelli di sfida, con le squadre che meglio si addicono al nostro gioco. Nel match del giorno, invece, potremo simulare una partita come se stessimo realmente giocando in NBA: saranno quindi simulati infortuni o squalifiche del momento.
Per coloro che vogliono esercitarsi con il sistema di tiro e la pallacanestro, ci sarà la sezione dedicata agli allenamenti. Avremo qui modo di giocare liberamente, provando tiri da diverse angolazioni e posizioni, oppure simulare partite e schemi: modalità molto utile se si vuole imparare a padroneggiare il parquet di gioco.
Per terminare, anche quest’anno non manca la modalità My Team, quella che da sempre favorisce il modello di microtransazioni. Per questa sezione troviamo ad accoglierci delle stagioni che saranno sede di obiettivi giornalieri, settimanali e globali. Il loro completamento ci darà modo di ottenere interessanti ricompense. La longevità in questo caso è davvero alta e, sebbene gli squilibri dati dagli acquisti, continua a confermarsi un’ottima modalità per gli utenti.
Qualcosa è effettivamente cambiato
Nonostante si dica che NBA 2K21 è uguale al precedente capitolo, in realtà qualcosa è cambiato. Ci sono alcuni dettagli minori e altri invece un po’ più marcati. Le evidenze più blande le troviamo nel menù di gioco, che ha subito un piccolo restyling, diventando leggermente più minimalista, ma non cambiando troppo nella sostanza. La barra si muove leggermente, qualche colore e qualche forma si rinnova, ma è sicuramente qualcosa che non sarà neppure notato dai più. Allora dove sta il cambiamento più importante e marcato? Nel sistema dei tiri, che domande.
Veniamo, dunque, alla modifica più forte di questo nuovo capitolo dedicato alla pallacanestro: i tiri. Visual Concepts, quest’anno, fa un azzardo modificando in maniera abbastanza sostanziale una parte del gameplay. Il sistema prende una forma diversa che, teoricamente, dovrebbe premiare di più le abilità dei giocatori. Parliamo di teoria poiché, nella pratica, l’effetto ottenuto non è forse quello sperato.
Cosa cambia nel tiro di NBA 2K21?
Il tiro di NBA 2K21 risulterà leggermente più ostico agli utenti che fanno uso del tasto e non dell’analogico. Quest’anno, per fare canestro, sarà doveroso centrare il punto di rilascio. In base alle prestazioni del giocatore, ci sarà una tolleranza più o meno ampia, al centro della quale ci sarà una barra che segna il tiro corretto. Per poter tirare con il tasto, quindi, dovremo premere, attendere che l’indicatore si posizioni nella fascia e rilasciare il tasto. L’analogico, invece, accompagnerà la barra d’azione fino al punto desiderato, risultando in un certo modo più preciso, ma anche più lento.
Il movimento sembra un po’ più ostico e, ovviamente, è influenzato da abilità e marcatura. Più un giocatore è libero, più sarà alta la sua percentuale di successo. Allo stesso modo, più sarà vicino, più sarà semplice realizzare. Purtroppo però, nella realtà dei fatti, questo sistema funziona solo a metà.
Se nella modalità carriera non sentiamo troppo questa nuova versione, nelle partire rapide lo notiamo maggiormente. In più di una occasione, infatti, pur giocando con giocatori come Michael Jordan o Kobe Bryant, realizzare un tiro è stata un’impresa, soprattutto da lontano. La barra era perfettamente in linea con la tolleranza, la marcatura era blanda, eppure la nostra palla ha toccato il ferro. Lo stesso sembra accadere nei tiri liberi, dove il fenomeno è ben marcato.
Sebbene nella versione PC sembri essere cambiato ben poco, il 6 settembre è stata pubblicata una patch per migliorare e bilanciare il sistema. Tale aggiornamento è stato pensato per i livelli di difficoltà Rookie, Pro e All-Star, mentre non sono influenzate le difficoltà più elevate e le modalità 2K Beach.
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Voto Recensione di NBA 2K21 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Modalità carriera ben strutturata, longeva e con buna narrazione
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Gameplay divertente e mai stancante
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Sistema di tiro rinnovato che offre una nuova sfida...
Contro
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Poche migliorie a livello tecnico rispetto al passato
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Versione PC considerata current gen
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... ma si dimostra per certi versi più ostico
Commento
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