Naughty Dog e Neil Druckmann sono attualmente al lavoro su diversi progetti ancora top secret, sebbene è cosa nota che l’azienda stia allargando i propri orizzonti.
Dopo il successo del sequel di The Last of Us (lo trovate a prezzo davvero molto basso su Amazon) il team di sviluppo americano non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Tra il multiplayer di The Last of Us – e non solo – sembra infatti che il futuro dei Naughty Dog sia decisamente roseo, al netto di ogni cosa.
Ora, nonostante il lancio di The Last of Us Part I su PC non sia stato propriamente dei migliori, il team ha reso noto che intende continuare a sviluppare giochi sia per Personal Computer che per PS5.
Come riportato anche da PSU, dopo l'uscita di The Last of Us Part I su PC, Naughty Dog ha rivelato che intende continuare a supportare i suoi giochi sia per la console Sony ma anche per i personal computer.
«Siate certi, giocatori PlayStation e PC, che non vediamo l'ora di condividerne altri, sia che preferiate un controller DualSense o una tastiera e un mouse», spiega il team in un post sul blog.
«Sviluppare per entrambe le piattaforme ci permette di incorporare le lezioni apprese da entrambe nella progettazione generale dei nostri giochi. Condividere le nostre storie ed esperienze sia su PS5 che su PC è qualcosa che Naughty Dog ha abbracciato e continuerà a sostenere anche in futuro».
Sfortunatamente per Naughty Dog, la versione PC di The Last of Us Part I (sviluppata però da Iron Galaxy) non è partita nel migliore dei modi, poiché gli utenti hanno segnalato una serie di problemi.
Lo studio ha risposto confermando che sta attualmente lavorando ad aggiornamenti specifici per risolvere bug e altro.
Un vero peccato che siano emerse tutte queste problematiche, considerando che l’edizione PC avrebbe dovuto rivelarsi addirittura superiore a quanto visto su PS5 in termini di feature.
Restando in tema, Neil Druckmann ha anche dichiarato che la società non ha problemi a lasciarsi alle spalle anche la serie The Last of Us, ma solo se non ci saranno più storie da raccontare in quell’universo.