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. Se per ogni ritorno a
Innistrad e
Kamigawa
c’è la prima esplorazione di mondi nuovi come
Nuova Capenna, con
Dominaria Unita il gioco di carte più famoso del mondo ritorna a casa, nel piano di esistenza dove tutto è cominciato.
Il luogo dove tutte le leggende del mondo di Magic the Gathering sono cominciate, e che farà da base per la celebrazione dei 30 anni del gioco, nonché come punto di inizio per tutta la narrativa che Wizards of the Coast porterà avanti attraverso le future espansioni del gioco.
Dominaria Unita arriva infatti nel momento in cui il gioco di carte è pienamente tornato a dominare anche la scena della cultura pop, anche grazie ai tanti crossover che Magic ha effettuato con altri brand nel corso degli anni, che andranno a supportare quello che sarà il corso regolare di uscite.
Se le uscite future di Magic the Gathering hanno una cadenza, programmazione e temi che ricordano inevitabilmente la grande corsa che il Marvel Cinematic Universe ha fatto negli ultimi anni, dove il nemico da sconfiggere saranno le creature di Pyhrexia, da qualche settimana i giocatori sono tornati a casa, in una Dominaria, unita.
Dominaria Unita, dove ci siamo già visti?
Dominaria Unita risulta inevitabilmente un’espansione familiare, se non “già vista” nella sua accezione negativa, perché creature, dinamiche e personaggi presenti all’interno di essa sono appunto quelli che i giocatori di Magic hanno sempre amato e odiato negli anni.
La stessa ristampa di Liliana del Velo, una delle carte più iconiche dell’ultimo decennio, è un chiaro segno di come questa espansione voglia rappresentare, idealmente, una sorta di soft-reboot di quello che è il mondo di Magic e la percezione che vuole dare all’esterno.
Relativamente al fattore nostalgia, un altro colpo molto importante è la storia legata al recupero di alcuni vecchi box di Legends, storica espansione degli esordi di Magic, che Wizards of the Coast ha inserito all’interno dei Collector Booster.
Che sia stato un ritrovamento genuino oppure una grande manovra di storytelling aziendale, la possibilità di ritrovare carte che hanno 30 anni sulle spalle è un assist perfetto per coccolare i fan storici, e dare a Magic the Gathering una gravitas non indifferente.
Ma al di là dei bei vecchi tempi, Dominaria Unita offre ovviamente tante novità per tutti i giocatori da tavolo (che possono portarsi a casa un box al miglior prezzo tramite Amazon), o digitali.
Per quanto riguarda le meccaniche di gioco, l’espansione recupera
Potenziamento, per cui le carte hanno un effetto aggiuntivo pagando un costo extra, e codifica in maniera più precisa il controllo di più terre base differenti con la keyword
Dominio.
Dominio diventa quindi un’abilità come Artemagica per Strixhaven, che è relativa ad un’abilità che in precedenza veniva espressa per intero nel testo delle carte. Le carte con questa abilità hanno effetti aggiuntivi, o attivano i loro unici effetti, a seconda delle terre base di colori diversi che controllate.
Questa keyword rende i mazzi Limited più divertenti, perché i classici archetipi a due o tre colori sono supportati da abilità che rendono le partite più dinamiche, grazie ad effetti aggiuntivi che solitamente non sono stati così numerosi negli altri formati Limited delle precedenti espansioni.
Dominaria è sempre stata un’espansione legata al pentacolore, e anche in questa nuova iterazione questo focus non è stato del tutto eliminato.
Oltre all’abilità Dominio, infatti, le carte con Potenziamento spesso riportano dei costi di attivazione di altri colori, proprio ad incentivare la creazione di mazzi (soprattutto nei formati Limited) con più fonti di mana.
Le nuove abilità introdotte da Dominaria Unita sono invece Arruolare, i segnalini Stordimento e Saltare Pagina.
Arruolare è una keyword dedicata alle creature, ed è rivolta particolarmente verso i mazzi più aggressivi. Si tratta di un costo opzionale da attivare quando una creatura attacca, per cui si può tappare una creatura diversa (e che non abbia debolezza da evocazione) e aggiungere la forza di quella creatura a quella attaccante.
Questo rende i mazzi con pedine molto più versatili, ma anche gli archetipi basati sui difensori (i Muri, per i giocatori più anziani) più plausibili da giocare.
L’idea che le altre creature possano collaborare all’offensiva senza rischiare di essere distrutte è molto interessante, ed è molto lungimirante l’idea di impedire l’uso di creature evocate immediatamente, così da evitare la creazione di mazzi combo potenzialmente difficili da arginare.
Relativamente alle creature è molto interessante anche
l’introduzione dei segnalini Stordimento, che ai giocatori più attenti ricorderà sicuramente dinamiche simili a quelle di altri giochi di carte come
Hearthstone.
Molto semplicemente, le creature con uno o più segnalini Stordimento rimangono tappate finché non sono prive di segnalini, che si rimuovono all’inizio di ogni mantenimento. Ovviamente si possono rimuovere in altri modi, con effetti che li bersagliano specificatamente, per velocizzare il recupero.
I segnalini Stordimento torneranno anche nelle future espansioni ovviamente, e si tratta di un semi-removal interessante che aggiunge un’opzione ai mazzi di controllo. Nella speranza che non se ne abusi in Dominaria Unita e nelle espansioni future.
Saltare Pagina è probabilmente la keyword più peculiare di questa espansione, perché va a modificare quelle stesse carte che sono state introdotte con Dominaria: gli incantesimi saga.
Le saghe sono incantesimi che attivano tre effetti a distanza di altrettanti turni, e una volta completata vengono sacrificati.
Una saga con Saltare pagina entra nel campo di battaglia in un capitolo specifico, cioè entra con altrettanti segnalini Sapere. I capitoli precedenti vengono saltati ovviamente, e i loro effetti non verranno innescati.
Una trovata molto intelligente per dare una rinfrescata a delle tipologie di carte molto statiche, che in questo modo diventano molto versatili e permettono di riadattare la propria strategia in corsa.
Non sappiamo, per ora, se saltare pagina sarà una meccanica sempre presente nei futuri incantesimi saga, ma lo speriamo.
Il futuro e Dominaria Unita
Inevitabilmente, nonostante il solito lavoro straordinario degli artisti in forze a WotC, Dominaria Unita rappresenta un’espansione che può dare la sensazione di “già visto”.
Personaggi, luoghi, e anche alcune meccaniche – come abbiamo citato – richiamano da un lato giustamente la mitica Dominaria, ma dall’altro i giocatori navigati potrebbero non sentire effettivamente una novità da questa espansione.
Tuttavia bisogna notare che si tratta di un set con molte carte potenzialmente molto interessanti da recuperare, soprattutto per il futuro.
La già citata Liliana del Velo è tornata per dare una sferzata all’ormai stantio listino prezzi del collezionismo, e tante altre staples si aggiungono con
Dominaria Unita.
Tra queste anche le cosiddette painlands, delle alternative potenzialmente molto più economiche alle terre doppie che possono rappresentare un modo efficace per potenziare i propri mazzi multicolore senza spendere un patrimonio.
Dominaria Unita è un’espansione di passaggio. Perché ogni volta che si torna a casa dopo un lungo viaggio, ci si porta dietro sempre qualcosa di nuovo.