Monster Hunter World: Iceborne - dal Velkhana alle sottospecie, chi sono i nuovi mostri
Scopriamo le novità mostruose dell'espansione del titolo Capcom, analizzando le nuove sottospecie introdotte e i Draghi Antichi
a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Capcom
- Produttore: Capcom
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE
- Generi: Azione , Gioco di Ruolo
- Data di uscita: 26 gennaio 2018 - 9 agosto 2018 (PC)
Monster Hunter World è stato un incredibile successo per Capcom, arrivando all’incredibile cifra di ben 13 milioni di copie distribuite in tutto il mondo. Tutti i cacciatori stanno adesso attendendo la ricca espansione, Monster Hunter World: Iceborne in arrivo il prossimo 6 settembre su console (purtroppo per la versione PC bisognerà aspettare gennaio 2020).
Iceborne sarà non un semplice DLC pieno di contenuti aggiuntivi, ma una vera e propria espansione che garantirà contenuti quasi al pari di un gioco a sé stante, con una nuova enorme area, tantissimi mostri inediti e nuove meccaniche inserite nel gameplay, come ad esempio il rampino, e diverse nuove mosse per ogni arma presente. La novità più attesa però è indubbiamente l’inserimento del Master Rank, l’equivalente del G Rank dei vecchi Monster Hunter, un nuovo livello di caccia dove solo i più forti sopravvivranno. Se World base era stato considerato un po’ più semplice dei capitoli precedenti dai cacciatori veterani, grazie a questa aggiunta anche il più navigato dei giocatori troverà pane per i suoi denti.
Per quanto riguarda i nuovi mostri, chi ha giocato World come suo primo Monster Hunter probabilmente non è troppo familiare con alcune aggiunte presenti nell’espansione. Le sottospecie, ad esempio, sono una novità all’interno del mondo di Monster Hunter World; inoltre, nell’ultimo diario di sviluppo presentato alla Gamescom, gli sviluppatori hanno voluto approfondire il ruolo dei Draghi Antichi all’interno del mondo di gioco, presentando un nuovo esponente di questa potente specie, chiamato Namielle, e ribadendo l’importanza del potente Velkhana, motore della nuova storia presentata in Iceborne. Da novelli Piero Angela del mondo fittizio di Monster Hunter, andiamo ad analizzare le principali caratteristiche dei mostri presentati.
L’avvento delle sottospecie
I veterani di Monster Hunter hanno ben presente cosa sono le sottospecie, mutamenti più temibili dei mostri base, in grado di rappresentare una sfida ancor più ostica per i cacciatori. In realtà in Monster Hunter World comparivano già le prime sottospecie: parliamo del Pink Rathian, dell’Azure Rathalos e del Black Diablos. Questi però si possono considerare dei mostri storici della saga, già visti e conosciuti in molte altre incarnazioni, essendo tre delle creature più rappresentative del titolo Capcom.
In Iceborne arriveranno moltissime nuove sottospecie relative soprattutto ai mostri introdotti in World. Attualmente ne sono state rivelate ben 6 differenti: Fulgur Anjanath, che sostituisce i suoi attacchi di fuoco con delle varianti elettriche; Acidic Glavenus, variante dai poteri acidi dovuti a una sostanza corrosiva cristallizzata sulla sua coda; l’Ebony Odogaron, versione oscura della già temibile bestia in grado di infliggere danni da elemento Drago; Coral Pukei-Pukei, evoluzione nata negli Altopiani Corallini in grado di sparare acqua ad alta pressione; Nightshade Paolumu, in grado di addormentare i nemici con le sue nuove capacità; Viper Tobi-Kadachi, dotato di un potente veleno sulla sua coda irta di aculei. Oltre alle sottospecie, in World vengono anche introdotte le “varianti”, un’altra categoria diversa da quella precedente.
La differenza principale tra una sottospecie e una variante è che la prima si sviluppa quando un tipo di mostro è inserito in un diverso habitat naturale ed evolvendosi acquisisce nuove caratteristiche legate all’ambiente, mentre le varianti possono essere anche legate a un singolo individuo o a un piccolo gruppo di una determinata razza di mostro e presentano dei tratti o delle abilità uniche per quella razza, che di solito li rendono più potenti della versione normale. In Iceborne al momento sono stati confermati i Shrieking Legiana, dai poteri legati al ghiaccio ancora più sviluppati grazie all’influenza del nuovo habitat, e l’ancora misterioso Ruiner Nergigante.
Le sottospecie però non si limitano a essere un semplice cambio di palette dei colori e di danni elementali. Questi mostri sono spesso più aggressivi e potenti delle loro controparti normali e presentano anche nuovi attacchi e pattern offensivi differenti. L’idea alla base di sottospecie e varianti è quella di rimettere in gioco alcune delle creature più apprezzate dai giocatori in nuove versioni che possano ancora rappresentare una sfida per i cacciatori veterani, dovendo questi ultimi adattarsi a nuovi schemi d’attacco e a differenti debolezze elementali.
Alcuni tra gli scontri più ostici dell’intera saga sono ricordati tra gli appassionati per essere proprio combattimenti contro le sottospecie, quale ad esempio il temibile Stygian Zinogre, presente in Monster Hunter 3 Ultimate, dotato di letali attacchi d’elemento drago rispetto ai soliti della bestia lupo, legati al fulmine.
Ancora non sappiamo dunque se quanto rivelato finora sia la lista definitiva delle sottospecie presenti, ma siamo certi che quelle mostrate rappresenteranno una sfida molto impegnativa e temiamo già il Ruiner Nergigante in Master Rank.
Draghi Antichi: calamità naturali incarnate
In cima alla catena alimentare del mondo di Monster Hunter troviamo i Draghi Antichi, delle creature che trascendono anche la semplice classificazione di mostro. Come detto dagli sviluppatori di Capcom nel recente diario presentato alla Gamescom, i Draghi Antichi rappresentano un’incarnazione della natura, come ad esempio il nuovo arrivato Velkhana che incarna la potenza delle bufere di neve e delle lande ghiacciate, potendo addirittura cambiare il clima di una regione.
La categoria Draghi Antichi infatti non classifica i mostri in base a tratti fisici comuni, come le viverne ad esempio. Sebbene molti mostri di questa categoria assomiglino effettivamente all’immagine classica del drago, ci sono anche molte eccezioni, come ad esempio il Kirin visto anche in World, dalla forma di un cavallo leggendario in grado di controllare i fulmini, o ad esempio il Caedeus di Monster Hunter 3, un enorme mostro che ricorda le balene. Quello che rende un mostro classificabile come drago antico è la sua potenza, infatti questi esseri sono talmente potenti da essere paragonabili a cataclismi viventi, dei disastri ambulanti che, nella lore di Monster Hunter, sono riusciti in un antico passato anche ad annientare intere civiltà. Fortunatamente queste creature sono rare e solitarie, con un comportamento spesso atipico per qualsiasi bestia.
I Draghi Antichi nei Monster Hunter sono solitamente proposti come mostri finali, affrontabili nelle missioni di difficoltà più elevata in grado di mettere alle strette anche i cacciatori più esperti. Molti giocatori hanno ancora gli incubi nel ricordare gli scontri con questi esseri, come ad esempio il temibile Alatreon, boss finale di Monster Hunter 3 Ultimate, un dragone in grado di attaccare con diversi tipi di elementi e con una resistenza enorme. Secondo alcuni leak questo pericoloso mostro potrebbe tornare in Iceborne, ma per il momento si tratta solo di rumor, dato che non esiste una conferma ufficiale.
Tra le novità sicure di Iceborne in questa categoria, oltre al già citato Velkhana, abbiamo il Namielle, Drago Antico inedito dalla forma che ricorda sì un drago, ma con le caratteristiche di alcune creature marine. Esso infatti è associato all’elemento acqua e ha su tutto il corpo delle bioluminescenze che ricordano alcuni pesci che vivono a grandi profondità, oltre a dei baffi simili a quelli del pesce gatto. Attualmente però non si è visto ancora nulla delle sue capacità reali.
Ad ogni modo siamo sicuri che, nonostante il mostro di copertina sia il Velkhana, alla fine dell’espansione ci ritroveremo ad affrontare qualche nuovo Drago Antico probabilmente inedito, e non vediamo l’ora di scoprire quale incredibile mostro Capcom sia riuscita a tirar fuori questa volta.
Monster Hunter World: Iceborne porta una gran quantità di novità all’interno del titolo originale, rendendo la nuova incarnazione dell’hunting game di Capcom ancora più completa con l’inserimento massiccio delle sottospecie e con l’aggiunta di nuovi fortissimi Draghi Antichi. L’aggiunta del Master Rank è quello che mancava in World e siamo sicuri che potrà garantire centinaia di ore di gioco aggiuntive a chi non ne avesse avuto abbastanza nel titolo originale. Non ci resta dunque che attendere il 6 settembre per testare tutte le novità di Iceborne.