Non sembra volersi sopire il caso relativo a Zlatan Ibrahimovic e all'uso della sua immagine all'interno di FIFA 21, peraltro videogioco ufficiale dell'AC Milan – club in cui il fuoriclasse svedese milita dallo scorso anno.
Nelle scorse ore, infatti, il numero 11 rossonero aveva espresso le sue perplessità circa la rappresentazione delle sue fattezze all'interno del gioco, con il publisher e sviluppatore Electronic Arts che era intervenuto con una nota ufficiale per chiarire la questione e spiegare che tipo di accordi abbiano permesso la presenza di Ibra all'interno del videogame.
Questione chiusa? Parrebbe di no, perché ora a intervenire sulla diatriba è stato Mino Raiola, famoso procuratore di numerosi campioni – tra cui, appunto Ibrahimovic, ma non solo – che sempre su Twitter ha rilanciato, scrivendo:
EA Sports, sono dieci anni che mi state evitando in merito alle domande sui diritti dei calciatori. Forse ora risponderete, o risponderete solo in Tribunale?
I tag che seguono coinvolgono, nello specifico, Zlatan Ibrahimovic e Gareth Bale – il primo membro della scuderia Raiola, che conta tra gli altri anche su altri giocatori di livello assoluto, come Gianluigi Donnarumma, Paul Pogba o Romelu Lukaku; il secondo, invece, qualche ora fa si era accodato alle perplessità di Ibrahimovic, cercando di capire cosa fosse il FIFPro citato da Electronic Arts.
@EASPORTS it is 10 years you are dodging me on the rights of players questions. Maybe now you will reply, or only in Court? @Ibra_official @GarethBale11 @footballforum01 @EASPORTSFIFA
— RAIOLA (@MinoRaiola) November 24, 2020
.@Ibra_official Interesting... what is @FIFPro? 🤔 #TimeToInvestigate
— Gareth Bale (@GarethBale11) November 23, 2020
Vediamo a questo punto se e come si muoverà la questione nelle prossime ore, visti anche i riferimenti di Raiola alle eventuali mosse legali.
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