Il mondo dei picchiaduro ha sempre esercitato un notevole fascino sui giocatori. C’è chi li adora e li gioca tutti, chi si specializza su un singolo titolo e chi invece è spaventato dal livello d’abilità necessario per padroneggiarne uno. Basta infatti vedere uno scontro di qualsiasi picchiaduro in un torneo mondiale per avere l’impressione di assistere alla sfida tra due persone dai riflessi sovrumani. Fortunatamente non servono riflessi da grande maestro di arti marziali per giocare e divertirsi con questi titoli e, anzi, negli ultimi anni molte famose software house che si dedicano da sempre a questo genere, come Capcom e Arc System Works, hanno realizzato titoli più accessibili per i neofiti del genere nella corsa alla realizzazione dei migliori picchiaduro.
Chi ha vissuto il periodo delle sale giochi negli anni ’90 si ricorderà bene quanto questo genere fosse uno dei più amati al tempo. Le sfide fatte in uno Street Fighter 2 o in un Tekken hanno fatto consumare innumerevoli monetine a migliaia di giocatori dell’epoca e quello spirito competitivo si è trasmesso fino ai giorni nostri, dove domina il gioco online. Sono tante le saghe del passato arrivate fino ad oggi, tra Mortal Kombat, Guilty Gear e l’eterno Street Fighter. Se anche voi amate questo genere, ecco qualche consiglio sui migliori picchiaduro per tutti i tipi di giocatore.
I migliori picchiaduro
Street Fighter V
Le origini del genere
Il gioco da cui è nato il genere dei picchiaduro, giunto al suo quinto capitolo (se evitiamo di contare i suoi innumerevoli spin-off!). Street Fighter V è una nuova reinterpretazione del classico picchiaduro, che si mantiene fedele ai suoi standard ma introduce nuove meccaniche inedite, come il V-Trigger e, rispetto al passato, un sistema leggermente più semplice da approcciare per i neofiti. La Champion Edition è la versione del gioco più completa, con al suo interno ben 40 personaggi, tra vecchie conoscenze e nuovi volti, e 34 livelli in cui affrontarsi.
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Super Smash Bros. Ultimate
Il picchiaduro definitivo per Switch
Nintendo reinterpreta i picchiaduro attraverso la sua famosa saga, unendo i personaggi più iconici di questa in un unico titolo, in cui se le devono dare di santa ragione! Con il tempo, la saga di Smash si è espansa ospitando anche altre famose saghe di videogiochi, ad esempio Final Fantasy e Metal Gear Solid. Nella sua ultima versione per Switch, chiamata Super Smash Bros. Ultimate, il brawler ha mostrato le sue carte migliori con un roster gigantesco che comprende tante nuove aggiunte provenienti dalle più svariate serie videoludiche, rendendo di fatto Ultimate il più grande crossover dedicato al mondo dei videogiochi. Ma Super Smash Bros. Ultimate non è solo questo: il titolo offre un gameplay semplice e immediato per chi vuole divertirsi con gli amici, ma allo stesso tempo complesso e difficile da padroneggiare per chi vuole invece dedicarsi al lato competitivo. Il nuovo capitolo della serie è dunque un picchiaduro tra i migliori, in grado di soddisfare qualsiasi tipo di giocatore per ore e ore di divertimento, da soli o in compagnia.
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Tekken 7
Il picchiaduro in 3D
Se Street Fighter è il picchiaduro 2D più conosciuto, il suo equivalente in 3D è senza dubbio Tekken. Il titolo di Bandai Namco è arrivato alla sua settima incarnazione, un grande ritorno dopo alcuni capitoli un po’ sottotono. Nonostante sia uscito nel 2017, Tekken 7 è ancora molto giocato e supportato con nuovi season pass che mantengono viva la scena multiplayer grazie all’aggiunta di diversi nuovi lottatori. Il capitolo è arrivato all’incredibile cifra di 52 personaggi, compresi quelli dei diversi DLC, con alcuni ospiti provenienti da altre saghe videoludiche e persino da serie TV impensabili da vedere in questa saga. Oltre ad Akuma da Street Fighter, presente sin dall’inizio, sono stati aggiunti come DLC anche Noctis da Final Fantasy XV e Negan da The Walking Dead. Un cast davvero unico per l’ultimo capitolo della saga di picchiaduro 3D di Bandai Namco.
Dragon Ball FighterZ
Il picchiaduro dei Saiyan
Probabilmente uno dei migliori picchiaduro dedicati a Dragon Ball mai creati. Arc System Works è riuscita nell’impresa di creare un titolo adatto sia ai fan del famoso manga e anime creato da Akira Toriyama che agli amanti dei picchiaduro competitivi. Dragon Ball FighterZ permette di creare team da 3 personaggi con cui affrontare gli avversari in scontri che ricordano molto quelli di Marvel Vs Capcom. Il titolo offre meccaniche piuttosto semplici da apprendere ed è adatto anche ai neofiti, data la semplicità degli input delle mosse e la possibilità di utilizzare anche combo automatiche con la pressione di un singolo tasto. Padroneggiarlo è invece un altro conto, dato che basta vedere uno scontro tra pro player per capire quanto in realtà il sistema di combattimento sia complesso. Il titolo è ancora oggi molto giocato, grazie anche alle tre stagioni rilasciate da Bandai Namco, che porta il totale dei personaggi giocabili a ben 43, con alcuni personaggi mai visti prima in un titolo dedicato a Dragon Ball, come Broly e Gogeta Super Saiyan Blue, tratti dall’ultimo film dedicato alla serie.
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Guilty Gear Strive
Il ritorno di una grande saga
L’ultima incarnazione del più importante picchiaduro creato da Arc System Works. Guilty Gear Strive è un nuovo inizio per la serie, che reinventa in parte il suo sistema di gioco. I vecchi capitoli erano conosciuti come alcuni dei più complessi da padroneggiare nel panorama dei picchiaduro, e con questo capitolo Arc System Works ha reso il suo titolo più accessibile e, soprattutto, più spettacolare e divertente. Guilty Gear Strive presenta una grafica incredibile e molto dettagliata, che sembra uscita da uno dei migliori anime in circolazione. Il titolo ha di base 15 personaggi, con altri 5 aggiunti tramite la Season One, tutti i combattenti sono molto ben caratterizzati e con attacchi e combo uniche. Il multiplayer per la prima volta nella serie è realizzato con il rollback netcode, che garantisce scontri molto più stabili e con poca lag rispetto al passato. Strive è il capitolo migliore per chiunque voglia avvicinarsi alla saga di Guilty Gear e attualmente uno dei migliori picchiaduro in circolazione, che non può mancare nella collezione di qualsiasi appassionato.
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Come scegliere i migliori picchiaduro
Entrare nel vasto mondo dei picchiaduro può essere un’esperienza piuttosto spiazzante per i neofiti. Questo genere ha una storia molto lunga e nel corso del tempo sono stati realizzati diversi tipi di picchiaduro con diversi esperimenti e stili di gameplay molto differenti tra loro. Facciamo dunque il punto della situazione per capire quale sia il picchiaduro più adatto alle vostre esigenze e al vostro stile di gioco preferito.
Picchiaduro in 2D
L’origine di questo genere, nato con Street Fighter e poi Street Fighter 2 all’inizio degli anni ’90. I picchiaduro in 2D, come dice il nome stesso sono realizzati in due dimensioni, con i personaggi solitamente disegnati a mano animazione per animazione. Stessa cosa avviene per gli stage dove si svolgono gli scontri. La caratteristica principale di questa tipologia di picchiaduro è che i combattimenti si svolgono tutti su uno stesso piano senza la possibilità di effettuare schivate laterali o di muoversi in profondità nell’arena.
Sono tantissimi gli appartenenti a questa categoria, i più famosi sono soprattutto Street Fighter e King of Fighters, tra le serie storiche, ma non mancano anche titoli più moderni che adottano questo stile. Anche se titoli come Street Fighter V e Guilty Gear Strive sono realizzati con sfondi e personaggi in 3D, lo stile di gioco è rimasto simile all’epoca di quando erano ancora in 2D, dato che le manovre di movimento saranno sempre legate alle due dimensioni dell’arena. I sistemi di combattimento poi variano molto da picchiaduro a picchiaduro, ma solitamente nei picchiaduro 2D si da molta importanza alle mosse speciali eseguibili con la barra delle super e alle combo.
Picchiaduro in 3D
Variante nata con le prime console in grado di riprodurre titoli in 3D. Tra gli esponenti più famosi di questo sottogenere ci sono Tekken, Soul Calibur e Virtua Fighter. Si differenziano molto rispetto ai picchiaduro 2D per la possibilità di schivare lateralmente e di muoversi nello spazio delle tre dimensioni dell’arena. Solitamente questi picchiaduro hanno un sistema di combattimento più improntato sul realismo e sulle vere arti marziali come gli esempi di Tekken e Virtua Fighter dimostrano, anche se non c’è una regola scritta che impone questo stile, e infatti la stessa serie di Tekken nel corso degli anni ha adottato dei sistemi che rendono gli scontri più spettacolari e con mosse speciali che ricordano molto quelle dei picchiaduro in 2D.
Brawler
Una particolare tipologia di picchiaduro differenziata da quelli più classici per la possibilità di giocare in più di 2 giocatori contemporaneamente e solitamente per l’elevata interattività che si ha con l’arena. L’esponente di questa categoria più famoso è Super Smash Bros. Ultimate, che infatti si basa molto sull’utilizzo di oggetti che compaiono nell’arena, tra potenziamenti, armi speciali e aiutanti da scagliare contro gli avversari, e alle caratteristiche dei livelli da sfruttare, come ad esempio la possibilità di far cadere nel vuoto gli altri combattenti per fargli perdere una vita. Solitamente il sistema di controllo di questi titoli è più semplice e con meno mosse rispetto agli altri picchiaduro, cosa che li rende più accessibili anche a chi non ha mai giocato a titoli simili, ma ciò non vuol dire che siano privi di tecnicismi. Basta guardare un torneo di Super Smash Bros. per capire quante tecniche impensabili possono sfruttare i giocatori professionisti.
Picchiaduro a squadre
Una variante che si può applicare a uno qualsiasi dei generi precedenti, in cui invece di un singolo personaggio si utilizza una squadra composta da due o più combattenti, con a volte la possibilità di scambiarli in tempo reale. Un esempio di questa tipologia di picchiaduro è Dragon Ball FighterZ o la saga di Marvel VS Capcom. In questi titoli è permesso cambiare il proprio lottatore in qualsiasi momento così da rendere gli scontri più strategici, inoltre è possibile anche richiamare in campo gli altri personaggi per un assist, ossia un singolo attacco per mettere in difficoltà gli avversari o per realizzare combo normalmente impossibili, per poi vederlo tornare nelle retrovie. Tekken Tag Tournament è un altro esempio di questa tipologia di titoli per i picchiaduro 3D, mentre King of Fighters è forse il picchiaduro basato sui team più longevo di tutti, anche se, a parte alcuni capitoli del passato, non è possibile cambiare lottatore durante il match prima della sconfitta.