Microsoft risponde a Sony: "come la pensiamo sulle acquisizioni"

E perché è ancora alla ricerca di team

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a cura di Paolo Sirio

Negli ultimi giorni è tornato particolarmente in voga il tema delle acquisizioni, dopo che Microsoft ha trainato in questo caso per anni e Sony ha cominciato a rispondere.

La casa giapponese ha appena acquisito il team di sviluppo di Returnal, in quella che è parsa una replica diretta alla crescita degli Xbox Game Studios.

Housemarque fa ora parte della famiglia di PlayStation Studios, dopo il lancio di successo della nuova IP per PS5.

A quanto pare, però, questa non sarebbe l'unica operazione in cantiere per il publisher nipponico, come suggerito da una "svista" social.

Nella giornata di ieri, dopo aver acquisito il team di sviluppo di Returnal, Sony aveva fatto una dichiarazione che è parsa a molti una frecciata rivolta a Microsoft.

Hermen Hulst, boss di PlayStation Studios, aveva infatti spiegato di voler fare acquisizioni soltanto di team che conosce molto bene, non casualmente.

Sull'argomento delle acquisizioni, stuzzicato da IGN, Phil Spencer di Xbox ha voluto chiarire che si tratta di operazioni naturali e salutari per l'industria.

«A volte vedo delle conversazioni nell'industria riguardo a "queste acquisizioni sono una cosa buona o una cosa cattiva?".

E ho visto Sony annunciare un paio di acquisizioni - dando le mie congratulazioni a quei team per questo - e capisco alcuni dei sentimenti della community riguardo a se sia buono o cattivo quando ci sono acquisizioni.

(...)

Penso che sia una parte naturale e salutare delle nostra industria che alcuni team inizino uno studio - tanti falliranno, sappiamo che gran parte delle piccole attività fallisce, che sia nei videogiochi o altro - ma quelli che ce la fanno e ad un livello tale di rischio per loro, per arrivare al punto da creare vero valore, mi congratulerò sempre quando team arrivano al punto in cui realizzano quel valore attraverso un'acquisizione o un enorme successo indipendente se quello è il cammino che hanno avviato».

Un campo dal quale Microsoft non ha intenzione di ritirarsi: «siamo sempre alla ricerca di dove potremmo continuare a costruire la nostra capacità first-party e di team che pensiamo calzerebbero su di noi».

Lato congratulazioni, Spencer di certo non mente: si è fatto subito avanti per "stringere la mano" a PlayStation dopo l'annuncio di Housemarque di ieri.

Certo non è la prima frecciata che, pur dalla lunga distanza, le due realtà del gaming si lanciano di recente: il platform owner giapponese aveva infatti criticato un certo modo di fare affari, che sarebbe tipico di Redmond.

Allo stesso modo, Xbox si era espressa duramente a proposito della condotta di Sony sul PC gaming, spiegando che a suo dire quest'ultima farebbe pagare i giochi due volte tra console e, appunto, PC.

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