Michel Ancel ha lasciato Ubisoft per una 'condotta tossica': iniziano le indagini

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a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Lo scorso 18 settembre, forse non troppo a sorpresa, l'autore Michel Ancel ha deciso di lasciare l’industria dei videogiochi.

L'autore di serie come Beyond Good & Evil ha deciso di usare il suo profilo Instagram ufficiale, annunciando - dopo oltre trent’anni nel settore - di cambiare vita, dedicandosi a una vita a contatto con la natura.

Ora, però sarebbero emerse alcune spiacevoli indiscrezioni circa l'addio di Ancel da Ubisoft, e purtroppo le motivazioni sembrano aver sollevato un polverone ben più grave del previsto.

Stando a quanto riportato dal magazine francese Libération, il papà di Rayman sarebbe suo malgrado responsabile di una certa "condotta tossica" legata anche ai casi di molestie e atteggiamenti scorretti che negli ultimi mesi hanno scosso la compagnia d'oltralpe.

Ubisoft ha confermato la questione in una dichiarazione a Kotaku, rivelando che l'amministratore delegato della software house Yves Guillemot ha deciso che tutti i "sospettati" finiranno sotto inchiesta, incluso Ancel. L'indagine è ancora in corso e Ubisoft non ha al momento altro da condividere, anche per rispettare la riservatezza del caso.

Il rapporto di Libération descrive nel dettaglio che il processo di sviluppo di Beyond Good & Evil 2 era diventato un vero e proprio inferno per il team, per ben sette anni, tanto che molti dipendenti di Ubisoft accusano Ancel per una gestione del progetto minata da "continui cambiamenti al progetto e rielaborazioni del piano di lavoro, per una quantità assoluta di esaurimento nervoso, depressione e burnout sofferta dai membri del suo team".

«È capace di spiegarti che sei un genio, che la tua idea è meravigliosa, per poi smantellarti in una riunione, dicendo che non sei altro che una me**a, che il tuo lavoro non vale niente, e non ti parlerà per un mese», ha riferito una fonte al giornale.

Insomma, quello che sembrava essere un semplice addio da parte di un autore di videogiochi acclamato in tutto il mondo rischia purtroppo di diventare l'ennesimo caso di cattiva gestione del lavoro nelle sedi Ubisoft.

Speriamo che la compagnia riesca presto a trovare una quadra, risolvendo una volta per tutte queste difficili questioni legali e lavorative.

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