Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 - Recensione
Mario e Sonic giocano in casa
Advertisement
a cura di Nicolò Bicego
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: SEGA
- Produttore: SEGA
- Piattaforme: SWITCH
- Generi: Sportivo
- Data di uscita: 8 novembre 2019
Dopo avervi dato un breve assaggio del gioco nella nostra anteprima, oggi siamo finalmente pronti a darvi il nostro parere definitivo su Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020, in uscita l’8 Novembre in esclusiva su Nintendo Switch.
La serie, pur senza mai toccare vette di eccellenza, ha saputo regalarci ottimi episodi, anche se sembrava aver perso smalto con le più recenti uscite. Questo titolo potrebbe essere quindi l’occasione per riportarla sui giusti binari, facendola conoscere al grande pubblico di Nintendo Switch. Scopriamo se Sega è riuscita nell’impresa.
Le Olimpiadi di oggi e quelle di ieri
Se avete già giocato ad un titolo della serie, sapete che Mario & Sonic ai Giochi Olimpici altro non è che un party game, una collezione di minigiochi ispirati ad un buon numero delle discipline olimpioniche. Questo, tuttavia, non ha mai impedito agli sviluppatori di creare una strampalata modalità Storia che facesse da collante alle diverse sfide. E così è stato anche per questa edizione dedicata a Tokyo 2020.
Nella modalità Storia, vediamo Toad portare un misterioso regalo a Mario e Sonic. Il porcospino blu si dimostra immediatamente sospettoso, e i suoi sospetti non fanno che aumentare quando i tre scoprono che il pacco contiene quella che sembra essere una vecchia console da gioco, che promette di commemorare i Giochi Olimpici del passato.
I sospetti di Sonic si rivelano poi fondati: la console è stata infatti congegnata da Eggman che, insieme a Bowser, intende spedire Mario e Sonic nel passato, per poter avere così campo libero nel presente. Per una serie di eventi, però, anche Bowser ed Eggman finiscono per trovarsi nel passato insieme a Mario e Sonic. Si ritrovano così tutti nel 1964, anno delle prime Olimpiadi tenutesi a Tokyo. E, ben presto, sia i personaggi nel presente che quelli nel passato capiranno l’importanza di vincere le medaglie d’oro delle Olimpiadi.
Questa differenza temporale viene resa anche sotto l’aspetto grafico. Le sezioni nel presente, infatti, sono caratterizzate da un’estetica contemporanea, che riprende e migliora quanto visto nell’edizione Rio 2016. I modelli dei personaggi sono ben realizzati e costituiscono il vero fiore all’occhiello della produzione dal punto di vista tecnico. Quando invece ci troviamo a giocare nel passato, il gioco diventa un titolo in due dimensioni, con i personaggi che tornano alle loro forme originarie in 8 bit e 16 bit.
È da piccoli dettagli come questo che si nota la cura che Sega ha riposto nella produzione: mentre Mario e i personaggi del Regno dei Funghi regrediscono agli 8 bit, Sonic e compagnia compaiono invece in 16 bit, per il semplice fatto che Sonic è nato in quella generazione videoludica. Questa trovata ci ha fatti davvero divertire e siamo sicuri che saprà intrigare tutti i veterani che seguono le due mascotte fin dai loro albori.
Il comparto sonoro cambia a sua volta con lo stile grafico, facendoci quindi passare da una colonna sonora contemporanea a una OST che ricorda da vicino i titoli per NES e SNES, con tracce che, in entrambi i casi, risultano piuttosto piacevoli da ascoltare.
Gare per campioni
Come dicevamo, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 altro non è che una collezione di minigiochi ispirati alle discipline sportive presenti alle Olimpiadi dell’anno venturo. La modalità Storia è pensata per giocatore singolo e, come spiegato, permette di godere dei minigiochi attraverso una cornice narrativa che li collega l’uno all’altro. Giocando alla modalità Storia è anche possibile sbloccare dei minigiochi extra, non ispirati ad eventi sportivi, che servono a spezzare il ritmo con degli intermezzi più spensierati.
Come era lecito aspettarsi, però, il cuore del gioco sta nella modalità multiplayer. Sebbene sia necessario affrontare la campagna per giocatore singolo per sbloccare tutto (personaggi, eventi, etc.), è possibile fin da subito cimentarsi in sfide con i propri amici, tanto in locale quanto online. Qui i veri protagonisti indiscussi sono gli eventi sportivi e ne abbiamo più di venti tra cui scegliere, tra le diverse tipologie di corsa, il rugby, il badminton, il ping pong, il karate, il tiro con l’arco e molte altre discipline.
Il gameplay varia in base allo sport scelto, ma la maggior parte di essi offre più configurazioni di comandi, in grado di accontentare sia gli amanti dei motion control (memori dell’epoca Wii/Wii U), sia i tradizionalisti che intendono affidarsi ai classici pulsanti. Oltre alle discipline “3D”, abbiamo anche gli eventi in 2D, caratterizzati, appunto, da un gameplay bidimensionale, più semplici nella struttura rispetto alle controparti odierne, ma che non per questo risultano meno divertenti.
Certo, non tutte le discipline risultano riuscite allo stesso modo: ad esempio, il ping pong ci ha lasciato con qualche dubbio di troppo, legato all’eccessiva semplicità delle meccaniche. Tutto sommato, però, l’offerta del gioco rimane buona ed è in grado di accontentare i palati di chi è alla ricerca di un party game a tema sportivo, magari per variare dal solito Super Mario Party.
Non mancano anche nuove discipline, inedite per la serie: tra le nostre preferite, segnaliamo il surf, lo skate e l’arrampicata. Tornano anche gli eventi Sogno, grandi assenti dell’edizione Rio 2016: si tratta di eventi speciali ispirati alle serie di Mario e Sonic, che ben poco hanno da spartire con le reali discipline sportive. Ne sono stati inseriti tre e sono tutti molto divertenti – peccato che il numero sia piuttosto esiguo.
In generale, il gioco risente della mancanza del fattore novità: questa sotto-serie è ormai giunta al suo sesto episodio e la mancanza di cambiamenti strutturali comincia a pesare, soprattutto per chi ha già giocato i titoli precedenti. Ciò detto, però, dobbiamo anche dire che stiamo comunque parlando di uno tra i migliori episodi finora rilasciati, sicuramente di gran lunga superiore ai due capitoli sottotono usciti su Wii U. Possiamo sperare che un futuro capitolo, magari sempre su Nintendo Switch, possa riuscire a portare la serie al livello successivo, partendo da queste buone basi.
- Tecnicamente soddisfacente
- Le Olimpiadi del 1964 sono una chicca
- Non tutti gli eventi sono sullo stesso livello
8.2
Dopo due capitoli sottotono, con Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 la serie ritrova il suo smalto, grazie a nuove discipline e a una modalità Storia che ci porta alle Olimpiadi del presente e del passato. Certo, la mancanza di novità strutturali comincia a farsi sentire – e non tutti gli eventi sono sullo stesso livello qualitativo. Ciò nonostante, questo episodio di classifica sicuramente come uno dei migliori della serie e costituisce una valida alternativa a Super Mario Party per chiunque sia in cerca di un titolo adatto per sfidare amici e parenti.
Voto Recensione di Mario e Sonic ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Formula rodata e ancora funzionante...
-
Tecnicamente soddisfacente
-
Le Olimpiadi del 1964 sono una chicca
Contro
-
... che però comincia a sentire il peso degli anni
-
Non tutti gli eventi sono sullo stesso livello
Commento
Advertisement