Life is Strange Arcadia Bay Collection | Recensione - Com'è giocarci su Nintendo Switch?
Max, Chloe e Rachel sono tornate, su Nintendo Switch: leggi la recensione dell'Arcadia Bay Collection.
a cura di Marcello Paolillo
Senior Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Deck Nine
- Produttore: Square Enix
- Distributore: Koch Media
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , SWITCH , STADIA , PS5
- Generi: Avventura grafica
- Data di uscita: 1 febbraio 2022 - TBA 2022 (Switch)
Visitare nuovamente Arcadia Bay dopo tutti questi anni sarà per molti come ritornare a casa dopo un lungo viaggio. Non perché l'avventura – o meglio, le avventure – siano invecchiate male, ma perché rappresentano di fatto un piccolo pezzo di storia videoludica in grado di dare il là a un genere che, negli anni, è diventato diffusissimo.
Il primo Life is Strange, sviluppato da Dontnod Entertainment e pubblicato da Square Enix, uscì infatti nell'arco di cinque episodi pubblicati nel 2015, proponendo un modo di fruire il videogioco estremamente simile a quello delle serie TV, un modello che ai tempi si credeva incapace di attecchire agli occhi del grande pubblico.
Fortunatamente, complice anche la voglia di sperimentare e un livello narrativo in grado di toccare le corde giuste (e tematiche decisamente delicate, specie per l'epoca) permisero a LiS di fare breccia nel cuore dei videogiocatori, diventando una serie di successo destinata a durare negli anni con altri capitoli che seguivano la stessa linea intrapresa dal primo e ormai storico episodio (dopotutto, è cosa nota che il gioco riuscì a salvare Dontnod dal fallimento, dopo le scarse vendite ottenute pochi mesi prima da Remember Me).
Ora, dopo un'attesa piuttosto lunga, i primi due capitoli di Life is Strange arrivano anche su console Nintendo Switch in una veste rinnovata, con grafica e animazioni rimasterizzate ma con gli stessi personaggi (e le loro storie) che hanno appassionato una generazione intera di videogiocatori. Life is Strange Arcadia Bay Collection include infatti Life is Strange Remastered e Life is Strange Before the Storm Remastered, due giochi che non hanno certo bisogno di presentazioni (e che trovate anche su Amazon).
Come se la cavano i due giochi, su Switch, dopo tutti questi anni?
La storia di Max e Chloe su Nintendo Switch
La storia del primo Life is Strange, come molti di voi sapranno a memoria, ruota attorno alla giovane Maxine Caulfield, una ragazza che scopre di possedere l'abilità di riavvolgere il tempo, cosa questa che gli permette di vivere – e affrontare – un diverso svolgimento degli eventi, con tutto ciò che ne consegue.
Dopo aver previsto l'arrivo di una tempesta senza precedenti, Max sarà chiamata a salvare la sua città, non prima però di aver salvato a la vita a Chloe Price, una sua vecchia amica d'infanzia. Tra le due, riunite dal destino, si instaura un rapporto così profondo in grado persino a modificare le sorti della stessa cittadina di Arcadia Bay.
A livello di gioco giocato, Life is Strange su Nintendo Switch è esattamente come lo ricordavamo: le azioni del giocatore influenzeranno lo svolgersi della storia, con fetch quest e dialoghi a risposta multipla a fare da contorno. Ovviamente, considerando anche la possibilità di giocare al titolo in portabilità, ci troviamo di fronte a un prodotto che ha ancora le idee chiare su cosa vuole offrire al giocatore e in che modo.
Il sistema di controllo assolutamente sobrio e la lentezza di un gameplay fondato anzitutto sui dialoghi e l'esplorazione delle varie ambientazioni, è ancora funzionale anche dopo otto anni dall'uscita originale (la scelta della mappatura dei tasti sulla portatile Nintendo, infatti, ci ha convinti).
Giocato su Switch in modalità docked, il comparto tecnico del primo Life is Strange offre una resa grafica alla pari delle precedenti, sebbene qualche piccolo problema di questo porting lo si scopre anche e soprattutto giocandolo in modalità handheld: i caricamenti ci sono apparsi eccessivamente lunghi, oltre ad aver notato di tanto in tanto alcuni cali di frame rate in situazioni decisamente insospettabili, per quanto il gioco non sia eccessivamente complesso dal punto di vista poligonale (considerando anche che parliamo di un titolo di ben due generazioni fa).
Vero anche che, nell'insieme, non si tratta sicuramente di un disastro grafico, bensì di un gioco che non ha mai fatto gridare al miracolo e né intende farlo ora, su una console relativamente "debole" come Switch. Il consiglio, tuttavia, è di goderne a spasso – che sia in treno o in bus – visto che la possibilità di giocarlo ovunque rende l'esperienza sicuramente più interessante e particolare.
Chloe e Rachel, per l'avventura prequel su Switch
Nel 2017, Square Enix annunciò – e pubblicò – Life is Strange Before the Storm, un prequel composto da tre episodi ambientato cronologicamente ben tre anni prima degli eventi del primo capitolo.
La storia si concentra sulle vicende della sedicenne Chloe Price e sulla sua relazione con la compagna di scuola Rachel Amber, per un prequel atto a scandagliare il passato delle protagoniste e in grado di raccontare una storia che, per regia, temi e soprattutto dialoghi, si allinea perfettamente a ciò che abbiamo vissuto con il primo Life is Strange.
Il lavoro di Deck Nine – che ai tempi presero il posto di Dontnod in fase di sviluppo – è di fatto lo stesso, mix di scelte individuali e trama appassionante che si protrarrà per tutti e tre gli episodi di cui è composta l'avventura principale di Before the Storm.
Certo, magari a questo prequel manca la "magia" del capitolo originale, così come è ovviamente assente la possibilità di tornare indietro nel tempo in dote a Maxine: gli sviluppatori hanno però inserito una meccanica del tutto particolare, la quale consiste nell'usare delle parole molto convincenti affinché la persona con cui stiamo interagendo accetti le condizioni imposte da noi.
Così come gli enigmi sono generalmente semplici e basilari, indicati per chi si approccia a questo tipo di avventura narrativa per la prima volta. Anche in questo caso, quindi, la sua natura decisionale con scelte multiple è in grado di delineare il futuro degli eventi (e il destino dei suoi protagonisti).
Vero anche che, a conti fatti, Chloe è un personaggio estremamente più complesso e sfaccettato rispetto a Max, tanto che le vicende di Life is Strange Before the Storm non sono di certo un modo furbo o pigro di appoggiarsi al successo del primo capitolo per proporre qualcosa di fresco. Anche in questo caso, giocare in portabilità il prequel di Life is Strange ci ha convinto, seppure non pienamente, considerando che Before the Storm – esattamente come l'episodio originale – gira a 30 fps, con qualche compromesso lato fluidità a cui siamo disposti a soprassedere (e nulla che non possa essere corretto nelle prossime settimane con una patch di rito).
Life is Strange Arcadia Bay Collection è quindi un buon porting, che si porta dietro alcuni problemi delle edizioni precedenti: la storia di Max, Chloe e Rachel è ormai entrata nell'immaginario collettivo, alla pari di altre protagoniste di saghe videoludiche di successo.
Sia Life is Strange Remastered che Life is Strange Before the Storm Remastered su Switch sono esattamente i due giochi che ricordavamo, al netto dei difetti che si portano dietro anche e soprattutto a causa del tempo trascorso dalla loro uscita originale, avvenuta ormai moltissimi anni fa.
L'Arcadia Bay Collection offre quindi la possibilità di rivivere due esperienze importanti per il bagaglio personale di ciascun videogiocatore, anche coloro i quali vogliono solo avvicinarvisi a scopo conoscitivo. Certo, se nel pacchetto avessero deciso di includere anche Life is Strange 2 e Life is Strange True Colors, pur non essendo ambientati ad Arcadia Bay, avremmo forse avuto tra le mani la compilation definitiva.
Così facendo, i possessori di console Nintendo Switch possono in ogni caso godere dei primi due e ormai storici capitoli di un franchise che ha lasciato un segno davvero forte nel mercato dei videogiochi, che vi piaccia oppure no.
Voto Finale
Conclusioni Finali di SpazioGames
Pro
-
Due giochi, due avventure.
-
Giocarli in portabilità ha il suo perché...
Contro
-
... nonostante qualche compromesso tecnico.