Era il 2017 quando Bruce Straley, celebre director veterano di Naughty Dog, aveva deciso di lasciare la compagnia per decidere cosa fare nel suo futuro, incerto se continuare a lavorare nei videogiochi dopo aver portato in porto produzioni come The Last of Us e Uncharted 4 (lo trovate su Amazon), spalla a spalla con Neil Druckmann.
Il director, tuttavia, ha trovato la sua nuova strada e ha deciso di ricominciare a fare videogiochi. Per farlo, ha messo in piedi la sua piccola compagnia e un piccolo team, annunciato proprio oggi e che si chiamerà Wildflower Interactive.
«Più tempo passavo lontano dai giochi, più continuavo a pensare a questo medium, a quello che si può ancora fare, a quello che io volevo ancora fare», racconta Straley nel video che accompagna l'annuncio. «Quest'idea continuava a seguirci. Alla fine ho messo insieme alcuni amici e abbiamo iniziato a creare dei prototipi».
E, come si sa, le menti creative se messe insieme... creano. Il prototipo ha continuato a crescere, l'idea a evolvere.
«Ha cominciato a diventare di nuovo entusiasmante!» ha detto felice Straley. «Mi sono reso conto che dovevo fare questo gioco. Ma, per farlo, mi serviva un team. E mi serviva una compagnia. E se dobbiamo fare tutto questo, dobbiamo farlo nel modo giusto».
Nasce così Wildflower, un ambiente di lavoro che Straley promette essere «inclusivo, giusto e collaborativo, pieno di persone dal cuore grande che vogliono crescere sia professionalmente che come individui».
Nel suo team, attualmente in cerca di ulteriore staff (potete candidarvi a questo link) si contano già alcuni sviluppatori di Kena: Bridge of Spirits, Pathless, ABZU e Call of Duty. Persone con una certa esperienza, quindi, che vogliono realizzare i prossimi giochi in modo nuovo.
Anni addietro vi riportammo una interessantissima intervista di Straley, dove il director discuteva della dissonanza ludonarrativa e del fatto che i videogiochi ricorrano troppo spesso allo shooting come "usato-sicuro", in termini di meccaniche, costruendosi a partire dal fatto che nel gameplay si sparerà contro qualcosa.
«Si può creare un gioco che sia interessante, coinvolgente e con al centro i suoi protagonisti, come le storie di Uncharted e The Last of Us, senza che si spari? Io penso di sì» aveva ragionato Straley. «Questo è il problema, se si tratta di un videogioco con un grande marketing dietro, se si tratta di una grande compagnia che vuole assecondare le aspettative degli investitori per il prossimo quarto: cercheranno di affidarsi a qualcosa di già provato e concreto, piuttosto che a qualcosa di innovativo, che potrebbe rappresentare delle difficoltà».
Nel futuro di Wildflower, insomma, speriamo di vedere tante idee brillanti e innovative: Straley sembra decisamente pronto a dar loro vita.