La nuova vita da “single” di PlatinumGames, tra i Platinum 4 e Kickstarter - Speciale
PlatinumGames aveva promesso un 2020 scoppiettante e le novità non si sono fatte attendere: che altri nomi si nascondono dietro i 4 di Platinum?
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
Nonostante Bayonetta 3 si faccia ancora attendere, non è che PlatinumGames se ne stia con le mani in mano. Anzi, probabilmente erano anni che non si parlava così tanto del talentuoso team di Osaka tutto stylish action e videogiochi di menare. Se l’anno scorso siamo stati deliziati da Astral Chain su Nintendo Switch, e due anni prima estasiati dalla collaborazione con Yoko Taro che ha fatto nascere Nier: Automata, mentre siamo in attesa del terzo capitolo delle avventure di Cereza c’è stato un po’ di silenzio- negli ultimi tempi in quel di Osaka.
Il motivo l’abbiamo scoperto recentemente: la volontà di diventare a tutti gli effetti uno studio indipendente in grado di pubblicare in autonomia i propri progetti. La conclusione naturale di un lavoro che ha portato lo studio a pubblicare moltissimi videogiochi, con una media di uno o due l’anno, dal 2009 a oggi, e che adesso vuole fare un passo in avanti ulteriore.
Dopo aver lavorato su licenza, oppure con un publisher esterno come è stato con Nintendo e Bayonetta (e come avrebbe potuto fare con Microsoft per Scalebound), PlatinumGames se la canta e se la suona (con il supporto finanziario di Tencent), da ora in poi. Cerchiamo di capire quali potrebbero essere gli scenari futuri da qui a qualche anno.
PlatinumGames alle grandi manovre
Partiamo dalla storia recente, ovvero il sito teaser lanciato dallo studio e chiamato “Platinum 4”. Un rimando che i videogiocatori più attempati e/o dotati di memoria ferrea – tra cui il nostro Paolo Sirio con cui ci siamo confrontati proprio a pochi istanti dall’annuncio – potranno associare ai “Capcom 5”, ovvero quei cinque videogiochi che il publisher nipponico avrebbe sviluppato in esclusiva (avremmo scoperto, poi, una delle prime esposizioni del concetto di “esclusiva temporale”) per GameCube.
Parliamo di Viewtiful Joe, Resident Evil 4, Killer7, P.N. 03 e il poi cancellato Dead Phoenix. Di questi, Viewtiful Joe è stato proprio sviluppato da Clover Studio, fucina di talenti che genererà poi proprio PlatinumGames. L’immaginazione è volata un attimo a una iniziativa di questo genere: e se lo studio stesse lavorando a quattro videogiochi in esclusiva proprio come Capcom fece dal 2002 al 2005?
Non ci siamo andati molto lontani, perché al di là del clamoroso Kickstarter per The Wonderful 101 Remastered, lo studio ha annunciato di essere al lavoro su altri tre progetti. Non collegandoli a quelli già noti come Bayonetta 3 e Babylon’s Fall, ci viene da pensare che possano essere ulteriori lavori inediti e mai annunciati. Infatti, questi due titoli sono pubblicati rispettivamente da Nintendo e Square Enix, quindi spetterebbe a queste due realtà il compito di fornire degli aggiornamenti al riguardo.
Saranno dei videogiochi in esclusiva? Improbabile. Considerando che anche la riedizione di The Wonderful 101 uscirà su altre console, è difficile pensare che si torni ad un’operazione come quella dell’epoca GameCube. PlatinumGames come studio indipendente significa anche non appoggiarsi più, o non esclusivamente, almeno, ad altre realtà come successo per Nintendo con Bayonetta 2. Poi, dovendo sobbarcarsi i costi di tutto il processo produttivo e distributivo, bisogna allargare il bacino d’utenza il più possibile per vendere, banalmente, e andare su tutte le piattaforme è senz’altro il modo migliore per garantire una solidità economica.
Tre videogiochi potenzialmente inediti, che siano sequel o nuove IP, visto che le rimasterizzazioni sono ormai finite, che arriveranno nei prossimi anni e che Platinum Games annuncerà nel sito dedicato: proviamo ad ipotizzare i Platinum 4.
I Platinum 4
Facciamo la conta dei presenti, per così dire. Abbiamo già detto che Bayonetta 3 e Babylon’s Fall sono da escludere dal conteggio perché già annunciati e pubblicati da terzi. Quindi, inserendo The Wonderful 101, rimangono ancora tre videogiochi in lavorazione.
Uno di questi potrebbe essere Vanquish 2. Non è la prima volta che il rumor di un sequel del titolo del 2010 viene menzionato, e visto il ritorno del franchise su console grazie al cofanetto con Bayonetta 2 in uscita il 18 febbraio prossimo non è detto che non sia questo il momento di un annuncio. Tra i titoli più apprezzati dello studio, Vanquish è sempre rimasto un po’ a mezz’aria, finisce sul più bello e potrebbe godere molto di un sequel in pompa magna per la prossima generazione di console.
Pensando al passato dello studio ci sono due IP rimaste da tanti anni in sospeso: Okami e Viewtiful Joe. La proprietà di entrambe è di Capcom, e dovrebbe essere il publisher ad avallare il ritorno di questi franchise. Sono videogiochi a lungo attesi dai fan, e nell’ottica di questa nuova vita dello studio sarebbero degli annunci di una portata considerevole.
Uno degli altri rumor recenti vuole anche Drakengard 4 tra i papabili componenti dei Platinum 4. La proprietà dell’IP è di Square Enix, e dopo il successo di Nier: Automata il publisher nipponico potrebbe essere molto propenso a continuare il sodalizio con Platinum. Tra l’altro, non sappiamo cosa stia facendo esattamente Yoko Taro al momento, e uno dei Platinum 4 potrebbe essere proprio il nuovo progetto del geniale designer, che sia Drakengard, un nuovo Nier o magari una nuova IP.
Non dimentichiamoci che The Wonderful 101 è pur sempre una rimasterizzazione, e non è detto che tra i Platinum 4 non ci sia un porting a sorpresa. Buttiamo lì due idee: Vanquish e/o Nier: Automata su Nintendo Switch. Lo diciamo a fronte del fatto che delle informazioni dello scorso anno davano Platinum Games a lavoro su due o tre progetti dedicati alla console della casa di Kyoto, che abbiamo scoperto essere Bayonetta 3, The Wonderful 101 e un misterioso terzo. A questo punto, allora, potrebbe proprio essere un porting inaspettato a completare il quartetto.
Chiudiamo con una speculazione gigantesca: Scalebound.
La storia della turbolenta collaborazione con Microsoft è nota e ha portato alla troncatura netta del progetto nato dall’unione dell’azienda di Redmond e lo sviluppatore nipponico. Di recente abbiamo appreso che Microsoft avrebbe tentato in passato di acquistare PlatinumGames, mentre questi ultimi poco tempo fa si sono dichiarati favorevoli a completare Scalebound qualora ce ne fosse l’opportunità. E se fosse questo il colpo di scena di un 2020 così folgorante per PlatinumGames?
L’annuncio dei Platinum 4 va a braccetto con questa nuova vita di PlatinumGames, uno studio che ora freme per pubblicare autonomamente i propri titoli, un po’ come chi cerca di riprendere in mano la propria vita dopo la fine di una lunga relazione sentimentale. Arditi paragoni a parte sarà interessante vedere le mosse del team nipponico da ora in poi. Il Kickstarter di The Wonderful 101 si è rivelato un successo clamoroso, ma cosa c’è nel futuro prossimo dello sviluppatore di Osaka?
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