Con una nota stampa pubblicata sul suo sito ufficiale e diramata sui suoi canali social, la software house giapponese Kojima Productions ha annunciato che, purtroppo, anche uno dei suoi dipendenti è risultato positivo al contagio da COVID-19. Per questo motivo, la compagnia autrice di Death Stranding ha annunciato di aver fatto scattare le misure di sicurezza, con il dipendente che è «a casa dallo scorso 20 marzo.»
Il comunicato precisa che, per le autorità sanitarie, Kojima Productions non sarebbe tenuta a chiudere i suoi uffici: «stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità sanitarie, che ci hanno informato che, dal momento che il nostro dipendente non era in ufficio nel momento in cui i sintomi si sono presentati, tutti gli altri dipendenti di Kojima Productions non sono considerati tra i ‘contatti stretti’, il che significa che chiudere l’ufficio non sarebbe obbligatorio.»
Ciò nonostante, la software house indipendente ha deciso comunque di chiudere i suoi cancelli:
In ogni caso, noi abbiamo deciso indipendentemente di prendere le seguenti precauzioni, per mettere in sicurezza la salute e il benessere dei nostri dipendenti – e della community tutta.
- Temporanea chiusura degli uffici
- Sanificazione delle aree di lavoro
- Tutto lo staff sta ora lavorando da remoto
- Supervisione e supporto per le condizioni di salute di tutti i membri dello staff
Speriamo ovviamente che queste misure possano evitare un ulteriore propagarsi del contagio. Nelle scorse settimane, Kojima Productions aveva anche annullato la sua partecipazione alla GDC 2020 – prima dello slittamento dell’evento – proprio per via dell’emergenza coronavirus.
Attualmente, in Giappone si contano 1.866 contagi ufficiali, con 54 vittime e con il primo caso registrato lo scorso 14 gennaio.
Fonte: Kojima Productions