Judgment, abbiamo provato lo spin-off della serie Yakuza
Nei panni di un investigatore per le strade di Kamurocho abbiamo visto le prime ore di gioco di Judgment
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a cura di Matteo Bussani
Kamurocho è uno dei quartieri della Tokyo videoludica più vivi di sempre. La serie Yakuza ce lo ha dimostrato negli innumerevoli episodi che si sono susseguiti nel corso degli anni. L’esperienza del Ryu Ga Gotoku Studios non è però ferma a questo e la necessità di evolversi sul seminato, e al di fuori di esso, ultimamente si è manifestata in più di un’occasione. Hanno provato ad applicare la struttura di Yakuza a un IP diversa, quella di Kenshiro, dando origine a un efficace ibrido tra il manga e la loro peculiare formula action. Inoltre, con il bagaglio esperienziale di un mondo di gioco così affascinante, hanno dato origine a Judgment. Un titolo che si sviluppa nello stesso quartiere e nella stessa linea temporale degli Yakuza, investendo in protagonisti, personaggi e tinte diverse.
Presentato come Project Judge, lo spin-off di Yakuza, divenuto poi Judge Eyes in Giappone e Judgment in Occidente, ha dimostrato di avere dalla sua tutte le potenzialità per svolgere un ottimo lavoro. Gli stessi ragazzi di Sega ci tengono molto al successo di questo gioco, e ci è stato difatti comunicato che riceverà la localizzazione dei sottotitoli, anche nel nostro paese. Un evento che sappiamo bene quanto sia raro, a causa del rapporto costi-vendite che anche per un franchise come Yakuza è sempre stato difficilmente giustificabile. In vista di un’ondata di aggiornamenti sul gioco e di un avanzamento dello stato dei lavori, abbiamo avuto l’opportunità di provare il titolo per circa due ore di gioco negli studi italiani di Koch Media. Eccone dunque il risultato.
Judgment plasma secondo le proprie esigenze il mondo di Yakuza. Non lo stravolge ma lo prende come ispirazione. Le avventure del detective Yagami hanno un sapore più riflessivo e pacato della serie originale, ma forse per questo riescono anche ad avere un’andatura più godibile, quasi cinematografica, altamente immersiva. Siamo stati piacevolmente catturati da questo esperimento del team Ryu Ga Gotoku Studios. Aspettiamo di saperne e vederne di più, nel frattempo aspettiamo la data d’uscita.
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