Inside Xbox Speciale E3 2018: due nuove esclusive, Gears 5, i retroscena su The Initiative

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a cura di Paolo Sirio

Da buon appuntamento post-E3 2018, l’ultimo Inside Xbox ha avuto la funzione di approfondimento della conferenza Microsoft e di quanto è stato mostrato in termini di novità, personaggi, storie e, naturalmente, videogiochi. Una conferenza che ha avuto il merito, pur non proponendo nuove IP o annunci con un effetto nel breve o medio periodo, di ravvivare un ambiente che da qualche tempo a questa parte ha preso il vizietto di piangersi un po’ addosso per l’ormai assorbito e pacifico gap sul livello delle vendite con PS4. 

La portata principale è stata innegabilmente l’acquisizione di quattro software house e la fondazione di un’altra da parte di Microsoft Studios, che ha ampliato così una potenza di fuoco finora alquanto limitata a causa della quale il numero di esclusive Xbox One e Windows 10 si è ridotto all’osso negli ultimi anni. Phil Spencer, intervistato per l’occasione, ne ha parlato diffusamente e si è “lasciato scappare” un paio di news interessanti sulla direzione degli Studios ora che al loro interno ne figurano ben undici. In primis, a riprova di quelle ricostruzioni che vedevano Microsoft col libretto degli assegni aperto, Spencer ha dimostrato una grande fiducia per il futuro del gruppo e manifestato l’interesse verso altre acquisizioni; un interesse non basato sui “se” e sui “ma”, bensì molto concreto, al punto che il boss di Xbox ha definito il media briefing della scorsa domenica come l’inizio di un viaggio e non il momento conclusivo di un percorso. 
La lista della spesa potrebbe insomma allungarsi ulteriormente e popolarsi di altri nomi di spessore oltre a Ninja Theory, Compulsion Games, Playground Games e Undead Labs.

Altro punto interessante della conversazione è stato il lavoro di The Initiative, il nuovo studio di Santa Monica, in California, guidato da Darrell Gallagher. Non abbiamo idea di cosa punti a fare la software house americana in questo momento – si sta ancora assumendo per costruire un team di sviluppo – ma Spencer ha raccontato che Gallagher sta esplorando la possibilità di recuperare una IP “dal nostro passato”, sebbene non ci sia “nulla da annunciare” per ora.

Il portfolio a disposizione è piuttosto ampio e quindi lanciarsi in una previsione su quale proprietà possa venire ripescata non ha molto senso; ci sentiamo di escludere Fable (è più una speranza, in realtà, che i rumor con al centro il secondo team di Playground Games si rivelino veri e i lavori siano già in una fase molto avanzata) e Battletoads, visto che il nuovo capitolo presentato all’E3 2018 è in produzione presso un piccolo developer inglese di nome Dlala Studios, a pochi passi da e con la benedizione di Rare. 
 
Chiusa l’interessante parentesi con l’head of Xbox, si è parlato in un altro momento del nuovo numero di Inside di FastStart, uno degli annunci tech dell’E3 2018. Come saprete, FastStart utilizza il machine learning per determinare quali parti siano più utili per il progresso in un gioco e le installa man mano che andiamo avanti nella nostra avventura. Diversamente dal sistema attuale, questa meccanica funziona in maniera del tutto autonoma e di sistema, non richiede alcun input dello sviluppatore (input che spesso non viene dato, per cui durante la gen corrente spesso non l’abbiamo visto applicato). Ci sono due notizie da darvi, ora: una buona e una cattiva. La buona è che il sistema, diversamente da quanto trapelato alla conferenza, sarà disponibile anche all’infuori di Xbox Game Pass e non sarà dunque riservato agli abbonati. La cattiva, che abbiamo recuperato spulciando le FAQ del servizio, è che per il momento verrà adottato solo dai giochi in lingua inglese per una fase iniziale di testing, per poi arrivare gradualmente anche sulle diverse localizzazioni (tra cui l’Italiano) disponibili sullo store. La feature parte ufficialmente con l’update di giugno e da allora speriamo di vederne un’evoluzione rapida.
Passando ai giochi, si è parlato naturalmente dei first-party presentati al media briefing Xbox, a cominciare da Forza Horizon 4 e Gears 5. Per quest’ultimo, siamo curiosi di sapere se questa denominazione breve sarà mantenuta anche in negozio o per l’uscita si passerà, come fu per il capitolo precedente, al nome completo. Ma, venendo alle cose serie, Rod Fergusson, studio head di The Coalition, ha rivelato che per la prima volta il team di Vancouver ha utilizzato la tecnica del motion capture per fornire scene d’intermezzo più credibili e con più contatti tra i personaggi. Ancora, ci sarà un numero maggiore di location esplorabili, più grandi e più diversificate, e che lo skiff – partito dalla base del tank di Gears of War 2 – le collegherà con un buon grado di libertà d’azione. 
Il nuovo racing open world di Playground Games promette davvero faville ed è stato uno dei prodotti più impressionanti visti in fiera, e a queste impressioni positive si sono aggiunti alcuni particolari piuttosto intriganti: le stagioni, la portata principale di questa iterazione, avranno ciascuna la durata di una settimana e Ralph Fulton ha promesso, durante la diretta, che ogni stagione sarà differente da quella ‘dell’anno’ precedente; non ci saranno mai due inverni uguali, per fare un esempio, e questo passerà per eventi speciali e sfumature ambientali di cui si parlerà più avanti. Inoltre, per la prima volta sarà disponibile una modalità a 60fps su Xbox One X, ma questa non manterrà i 4K raggiunti invece con la metà del frame rate. 
 
Si è parlato di produzioni online come Sea of Thieves, con i due aggiornamenti in arrivo a luglio e settembre (questo completo di barca a remi, finalmente, e una nuova ambientazione), e Fallout 76, con Pete Hines di Bethesda che ha fornito qualche precisazione sul fatto che per fortuna le nuke non potranno essere innescate tanto facilmente e che storia, quest, lore saranno tutte parole chiave fin dal lancio. Hines non è sembrato convintissimo, specialmente sul discorso delle atomiche, e questo non può che inquietarci; speriamo fosse perché non potesse parlarne troppo senza fare spoiler pre-lancio e non per un’incertezza sull’appeal del titolo sui fan della serie principale. Inside Xbox è arrivato anche con due esclusive console Xbox One, la prima caldeggiata già nella fase di presentazione dello show, la seconda a sorpresa. 
Vigor è il nuovo survival firmato Bohemia Interactive, ambientato in Norvegia e con un twist PvP rispetto al cooperativo State of Decay 2 (che citiamo per una certa somiglianza visiva, se non altro). Il tema del gioco è lo scavenging, la ricerca e l’ottenimento di risorse per la propria sopravvivenza. Sarà possibile imbastire una propria base e fare incontri con altri nemici, che potremo fortunatamente evitare o abbandonare uscendo da un’area delimitata ogni volta che incroceremo lo sguardo con uno di loro. Eliminandoli potremo ottenere tutto il loro loot, mentre perdendo scomparirà qualunque cosa del nostro inventario, armi comprese, e verremo rispediti alla base. Il lancio è previsto già per l’estate su Xbox Game Preview, e sembra più interessante di quanto non pensassimo leggendo parole come “survival” e “online”. 
 Il secondo reveal di giornata è stato Outer Wilds, un titolo di esplorazione spaziale open world single-player che ricorda, per stile e meccaniche di gioco, No Man’s Sky. Diversamente dal prodotto di Hello Games, però, Outer Wilds si propone come fortemente story-based: durante il nostro percorso saremo chiamati a scoprire un numero massiccio di “segreti” per ricostruire la storia di un’antica civiltà che popolava quel sistema solare, fatto rigorosamente a mano e raccolto. La particolarità? Il gioco si resetta ogni venti minuti, per cui avremo poco tempo ad ogni sessione per fare esplorazione e connettere i punti di questo intrigante puzzle sci-fi. Ah, e si possono mangiare marshmallow intorno ad un falò.

Nell’Inside Xbox speciale E3, cui seguirà una nuova puntata ad inizio luglio, non è mancata una carrellata sui third-party, con un focus su Devil May Cry per il quale è stata promessa una demo giocabile alla Gamescom di Colonia tra due mesi. Ci sono stati Battlefield V, Dying Light 2, Astroneer e The Division 2, tra gli altri, giusto per ricordarci che anche fine 2018 e 2019 saranno periodi molto, molto affollati nella nostra vita da gamer.

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