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Inside Xbox: Halo su PC, xCloud risponde a PS Now e il mistero Age of Empires

Annunci e sorprese non sono mancati nella nuova puntata di Inside Xbox

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a cura di Paolo Sirio

Informazioni sul prodotto

Immagine di Xbox One (console)
Xbox One (console)
  • Produttore: Microsoft
  • Piattaforme: XONE
  • Data di uscita: 22 novembre 2013 - 4 settembre 2014 (JP) - 2 Agosto 2016 (Xbox One S) - 7 novembre 2017 (Xbox One X)

La grande impresa è compiuta e, no, non parliamo della rimonta della Juventus sull’Atletico Madrid di ieri sera, una pur strabiliante vittoria per 3 a 0 sugli spagnoli (bravi tutti). Ci riferiamo naturalmente all’arrivo, o per meglio dire al ritorno, della serie Halo su PC; un ritorno che, come vedremo tra qualche riga, si perpetuerà in grande stile e con una coda inaspettatamente, e saggiamente, più lunga del previsto.

L’annuncio è arrivato nell’ultima puntata di Inside Xbox, stagione 2 episodio 2, dove si è discusso anche di Project xCloud, curiosamente proprio nel giorno che ha visto il dominio mediatico di PlayStation Now in Europa, di Xbox Game Pass, di una manciata di titoli third-party e di State of Decay 2. Diamo uno sguardo a tutte le novità, allora, concedendoci l’alone di mistero lasciato dalla mancata presenza di Age of Empires durante la diretta.

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Entriamo nel dettaglio

L’episodio di marzo di Inside Xbox comincia con un tributo di Microsoft alle donne, in quello che è il Women’s History Month. Se dalle nostre parti celebriamo l’8 marzo, infatti, negli Stati Uniti e in altri paesi di estrazione anglosassone la figura della donna viene posta al centro di approfondimenti e omaggi nell’intero terzo mese dell’anno. Qualcosa che Xbox ha pensato bene di ricordare con una puntata condotta interamente da membri femminili del team, con Tina Summerford, director of programming, alla guida nel posto che generalmente è riservato a Major Nelson, e una parentesi su un titolo – Walden, realizzato presso la scuola di game design USC Games che promuove il ruolo delle donne nel mondo dei videogiochi. Un pensiero che ci ha reso sorpreso nella sua delicatezza e rinvigorito nella convinzione che non ci sia posto nel gaming per persone arroccate su mentalità sessiste stupide e ingiustificabilmente retrograde.

L’assenza di Major Nelson, in ogni caso, non ha comportato un tono minore sotto il profilo degli annunci, tutt’altro. La live è partita a razzo con il reveal dell’ultima introduzione nel servizio in abbonamento di Microsoft, Xbox Game Pass: a partire dal 4 aprile, quanti in possesso di una sottoscrizione potranno mettere le mani su Minecraft, prima grande acquisizione dell’era Phil Spencer che effettivamente ci chiedevamo come mai stesse tardando così tanto ad arrivare sulla piattaforma. Poco male: chi non l’abbia acquistato o provato finora, ammesso che esista qualcuno che non l’abbia fatto dal lancio ad oggi, può mettersi alla prova o semplicemente godersi l’atmosfera spensierata di uno dei primissimi fenomeni videoludici a potersi definire “pop” (91 milioni di utenti), quando ancora i MOBA erano trendy e Fortnite non era neppure nelle menti dei creatori. Ci vorrà ancora un altro po’ di pazienza ma, a tutti gli effetti, abbiamo il primo titolo della lineup di aprile di Xbox Game Pass.

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Secondo big di serata, Halo: The Master Chief Collection. Le notizie sono due. La prima: la collection è finalmente in arrivo su PC, e ci uscirà non soltanto attraverso lo store di Microsoft ma anche, abbastanza a sorpresa, su Steam. La seconda: Halo Reach, l’ultimo capitolo della serie a venire curato da Bungie, si aggiungerà presto ai titoli già inclusi, a prescindere dalla piattaforma. Approfondiamo ora i due annunci. La news è stata lanciata da Brian “Ske7ch” Jarrard, che nei giorni scorsi aveva scherzato con un membro della community che aveva offerto una pizza a qualunque dipendente di 343 Industries avesse confermato, più o meno direttamente, la compilation per PC presentata ad Inside Xbox.

Continuando la gag in diretta, Jarrard si fatto vedere al centro della scena mentre mangiava una pizza: non garantiamo sulla qualità, vista la dubbia provenienza, ma di certo lo scherzo ha reso l’idea del legame tra lo studio di Seattle e la sua community. Ske7ch ha garantito che non si tratterà di un semplice port: mentre si vorrà mantenere una grande fedeltà al materiale originale, c’è l’intenzione di introdurre tutte le componenti che ci si aspetterebbe da una produzione PC moderna, come uno slider per regolare il FOV, supporto esteso a mouse e tastiera, controlli rimappabili, risoluzioni e frame rate altissimi, e via discorrendo.

halo: the master chief collection

Il lancio sarà scaglionato e suddiviso per gioco, per cui non ci sarà un’uscita fiume con tutti i titoli della MCC pubblicati in un singolo giorno (cosa che adoriamo). La scelta è stata dettata dalla volontà di non fare aspettare troppo e ulteriormente i fan che ormai da anni chiedono esperienze di Halo su PC, e si partirà proprio da Reach quest’anno in virtù della sua natura di prequel; seguiranno poi Halo Combat Evolved, Halo 2, Halo 3, ODST e Halo 4. L’approdo su Steam è un altro segnale distensivo nei confronti della community, una risposta al feedback fornito in questi anni, dal momento che gran parte dei giocatori di FPS si trova lì in quel momento e chiedere loro di spostarsi su uno store peraltro inviso al gamer medio su PC sarebbe stato una forzatura inutile, specie in un frangente in cui Microsoft punta ad abbattere ogni muro. Questo lavoro è stato condotto da 343 Industries in collaborazione con Ruffian Games (Crackdown) e Splash Damage (Brink, nonché multiplayer di Gears of War 4).

La formula adottata per la release su Xbox One è invece un pelo c0mplessa: il multiplayer di Reach sarà disponibile gratuitamente per tutti i possessori della Master Chief Collection, mentre la campagna e la modalità Sparatoria saranno offerti come DLC a pagamento; i giocatori che hanno un abbonamento a Xbox Game Pass invece lo potranno avere in un pacchetto unico incluso sin da subito nella collection. Lato tecnico, sono garantiti i 4K a 60 fotogrammi al secondo su Xbox One X, sebbene non si tratti di una rimasterizzazione né di un remake ma di un ‘semplice’ enhancement per la piattaforma.

Potrebbero esserci dei “flight” pre-lancio simili a quelli che hanno accompagnato il recupero della compilation negli ultimi anni e novità in tal senso potrebbero arrivare già nel corso dell’Halo Invitational del fine settimana (più precisamente si è menzionata la giornata di sabato). Rimangono diversi punti da chiarire: in primis, il prezzo dei singoli giochi ed eventualmente di un pacchetto nel momento in cui dovesse venire proposto alla fine del viaggio; in secondo luogo, non si è fatto riferimento ad alcuna data d’uscita e neppure una finestra di lancio, segno che 343i vuole prendersi tutto il tempo necessario per non ripetere gli errori del passato e fare le cose per bene.

The-Division-2-new-1

Tanto altro oltre ad Halo

Dopo il segmento di Halo sono arrivati alcuni brevi passaggi su The Division 2, in rampa di lancio il 15 marzo e forte di una collaborazione con Xbox a livello di marketing, e One Piece World Seeker, che si è mostrato in un nuovo trailer di lancio e ha svelato che il primo DLC della campagna sarà disponibile nel corso dell’estate. In aggiunta, abbiamo appreso che lo spatial sound sarà molto presto introdotto su Xbox One per tutti i contenuti che non lo supportano nativamente; la tecnologia riprodurrà quanto avviene oggi sul materiale compatibile con Dolby Atmos ma grazie a questo aggiornamento sarà come se un upscaling venisse effettuato direttamente dalla console sull’audio dei giochi e dei film che ci faremo girare.

A corollario del leak di poche ore fa su Amazon Mexico è stato confermato il controller wireless Phantom White, disponibile in pre-order da oggi e dal 2 aprile nei negozi. Il pad è stato presentato da Jessica Chobot e presenta un design molto particolare, partendo dal basso in bianco fino ad arrivare alla parte superiore traslucida che esibisce gli interni del dispositivo. Si è parlato anche di State of Decay 2, che era un po’ uscito di scena ultimamente, e dell’aggiornamento Choose Your Own Apocalypse in arrivo il 26 marzo. Questo update introdurrà due nuovi livelli di difficoltà, Dread Zone e Nightmare Zone, che potranno essere selezionati sia alla creazione della propria comunità che in una comunità già avviata, ed implementeranno una serie di ritocchi per rendere più complicata la sopravvivenza (orde costituite da più nemici di alto livello, meno risorse, meno tempo a disposizione per curarsi dopo un’infezione e così via). Con nuovi achievement da sbloccare, si rimpolpa un po’ la schiera di contenuti endgame per i giocatori di alto rango.

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E’ il momento di Project xCloud

La macrosezione successiva ha rappresentato un momento topico della serata e probabilmente del futuro di Xbox. Kareem Choudhry, responsabile del cloud gaming di Microsoft, si è dilungato in una rapida Q&A su Project xCloud, la piattaforma di streaming che promette di portare i titoli del catalogo di Xbox One direttamente su smartphone, tablet e potenzialmente su tutte le altre piattaforme come Nintendo Switch che da rumor potrebbero essere interessate. Mentre non sono stati forniti particolari informazioni inedite, Choudhry ha spiegato alcuni punti essenziali della visione del colosso di Redmond sul cloud gaming e sulla sua convivenza col modello corrente basato sulle console fisiche. A detta dell’esponente di Microsoft, xCloud è l’apice di un percorso iniziato con la retrocompatibilità e proseguito con il programma Xbox Play Anywhere, volto a rendere la propria libreria videoludica accessibile gradualmente ovunque la si potesse volere fruire.

Un passaggio particolarmente significativo è stato quando Choudhry ha fatto l’esempio della musica: questa non cambia in base al posto in cui la ascoltiamo, è sempre la musica che amiamo a prescindere che ne godiamo mentre siamo in metro o nella comodità di casa nostra. Pertanto, il gaming deve avere questa ambizione, non pensare a modelli pensati specificamente per il mobile e poi inutilizzabili o limitati una volta a casa; l’obiettivo della casa di Windows è perseguire questa visione e renderla in futuro un standard. Un aspetto interessante è che, come sapevamo già, agli sviluppatori non sarà richiesto alcun lavoro aggiuntivo: se un titolo è su Microsoft Store, è già compatibile per natura con xCloud, e questo vuol dire che automaticamente la sottoscrizione a Xbox Game Pass si arricchirà di altre piattaforme a sua (e a nostra) disposizione. Per l’ennesima volta si è ribadito che questa novità non è pensata come un rimpiazzo delle console, dal momento che non c’è interesse nell’uscire da questo business:

“Stiamo sviluppando Project xCloud non come rimpiazzo per le console da gioco ma come un modo per fornire la stessa scelta e versatilità di cui dispongono gli amanti della musica e dei video oggi. Stiamo aggiungendo più modi di giocare i titoli Xbox. Amiamo quello che è possibile quando una console è connessa ad un televisore 4K con supporto all’HDR e all’audio surround – questo rimane un modo fantastico di provare il console gaming. Crediamo anche nel fornire agli utenti la possibilità di decidere quando e come giocare”.

In quest’ottica è stato confermato il supporto all’infrastruttura esistente di Xbox Live, con gamerscore, achievement, salvataggi cloud per riprendere la propria partita dovunque e a prescindere dal device, e naturalmente l’impegno tecnologico profuso è massiccio: parliamo di datacenter piazzati in 54 regioni Azure intorno al mondo, compresi Irlanda e Paesi Bassi, per una resa visiva che dovrebbe essere ottimale e performance stabili. Inside Xbox è stato pure il posto giusto per mostrare un primo hands on di Forza Horizon 4 giocato su uno smartphone Android, utilizzando un normalissimo controller Xbox One collegato al telefono tramite Bluetooth.

Se ce lo state per chiedere, la risposta è che non è possibile trarre giudizi in merito a latenza e controlli da un video in streaming di un gioco in streaming, visto che a latenza si aggiunge latenza e a qualità visiva inferiore si aggiunge qualità visiva inferiore; quel che è certo è che ci sarà una prova pubblica già quest’anno, immaginiamo non troppo lontano dall’E3 2019, per cui non dovremo aspettare poi troppo per scoprire coi nostri stessi occhi e polpastrelli come se la caverà la piattaforma sulle nuvole di Microsoft.

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L’episodio 2 della Stagione 2 di Inside Xbox si è chiuso con alcune chicche: un nuovo trailer di Final Fantasy che ha riassunto in un solo filmato tutte le date d’uscita delle vecchie glorie della serie su Xbox One (per la prima volta e uno story trailer di DayZ, che uscirà il 27 marzo dalla Game Preview arrivando alla sua versione 1.0 con tanti altri update in arrivo per veicoli, armi e altro ancora.

Un piccolo grande mistero in chiusura, per quanti aspettavano novità su Age of Empires. Gli sviluppatori avevano preannunciato, in concomitanza con la pubblicazione del changelog dell’aggiornamento 8 il 20 febbraio, che la serie sarebbe stata tra i protagonisti della puntata di marzo. Il franchise, in barba a chi sperava in un annuncio di AoE4 o di un remaster dei capitoli passati su Xbox One oppure perlomeno qualche indizio circa lo stato dei lavori sull’IP, è stato invece l’assente ingiustificato della serata, e spulciando negli archivi del sito ufficiale abbiamo persino scoperto che il riferimento a quell’annuncio è stato spuntato dalla news originale.

age of empires iv

Non sappiamo come mai Microsoft abbia effettuato questo cambio di marcia, ma a giudicare da quello che abbiamo visto potremmo immaginare che xCloud sia stato introdotto last minute o quasi come replica a PS Now e all’imminente console di Google basata anch’essa sullo streaming (verrà presentata il 19 marzo) e che l’annuncio relativo ad Age of Empires, con il PC gaming già ben rappresentato da Halo: The Master Chief Collection, sia stato tagliato per farvi posto. Fosse così, poco male: l’appuntamento è presumibilmente soltanto rinviato al mese di marzo, quando potremo goderci il terzo episodio della nuova stagione di Inside Xbox.

Inside Xbox ha celebrato il mese di marzo con una puntata più breve del solito, meno di 50 minuti, non troppo estesa per quanto riguarda le sorprese ma dal ritmo serrato a parte alcune lungaggini a cavallo tra i due segmenti principali. Il ritorno di Halo su PC, con tutte le implicazioni che questo potrà avere su Infinite specie pensando all’arrivo su Steam, e l’hands on di Project xCloud sono stato materiale sì telefonato ma comunque di un certo interesse, che ha scaldato una community da tempo alla ricerca di queste conferme. Ci rivedremo ad aprile, quando tra l’altro si parlerà di E3 (con Xbox Plaza a rimpiazzare Microsoft Square e la nuova edizione della FanFest) in vista della stagione più calda dell’anno.

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Inside Xbox ha celebrato il mese di marzo con una puntata più breve del solito, meno di 50 minuti, non troppo estesa per quanto riguarda le sorprese ma dal ritmo serrato a parte alcune lungaggini a cavallo tra i due segmenti principali. Il ritorno di Halo su PC, con tutte le implicazioni che questo potrà avere su Infinite specie pensando all’arrivo su Steam, e l’hands on di Project xCloud sono stato materiale sì telefonato ma comunque di un certo interesse, che ha scaldato una community da tempo alla ricerca di queste conferme. Ci rivedremo ad aprile, quando tra l’altro si parlerà di E3 (con Xbox Plaza a rimpiazzare Microsoft Square e la nuova edizione della FanFest) in vista della stagione più calda dell’anno.
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