Il problematico lancio di Cyberpunk 2077 ha bruciato la bellezza di $1 miliardo del patrimonio dei tre fondatori di CD Projekt, come riporta Bloomberg.
Stando al portale americano, l'indicatore dello short interest, che rappresenta un indice importante nella definizione della fiducia del mercato nei confronti di un'azienda quotata in borsa, è salito da meno dell'1% di settembre fino all'8.3% dello scorso lunedì, segno che il rapporto tra consumatori e l'etichetta polacca si è incrinato in maniera sensibile.
Martedì il pacchetto azionario dei fondatori, pari al 34%, valeva circa $3 miliardi; questi sono Marcin Iwinski, Adam Kicinski e Piotr Nielubowicz, con l'aggiunta di un quarto leader del consiglio di amministrazione, Michal Kicinski.
Secondo dati raccolti da Bloomberg News, il lancio disastroso delle versioni console di Cyberpunk 2077 avrà un impatto notevole sulle vendite sul lungo termine: le previsioni sui 12 mesi sono passate dalle quasi 30 milioni di unità attese prima del 10 dicembre fino a 25.6 milioni di copie.
Il valore azionario della compagnia ha arrestato la sua caduta libera soltanto martedì, quando è salito del 2.5%.
In una call d'emergenza con gli investitori, CD Projekt ha fatto sapere di essere al corrente di doversi riguadagnare la fiducia dei giocatori e di non voler badare a spese pur di farlo.
Ciò detto, con una roadmap di patch fissata dalla prossima settimana fino a febbraio, non è ancora chiaro quanto tempo ci vorrà per sistemare il gioco, e neppure sino a quanto si potranno spingere gli sviluppatori nella loro opera di rifinitura del codice.
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