Il gameplay di The Last of Us - Part II, tra violenza e nuovi pericoli - Video Recap
Originariamente, The Last of Us - Part II sarebbe uscito oggi. L'attesa nuova opera di Naughty Dog, che salterà anche PAX East per cause di forza maggiore, ci ha in realtà svelato molti dettagli: facciamo il punto su cosa sappiamo.
a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Naughty Dog
- Produttore: Sony Interactive Entertainment
- Distributore: Sony
- Piattaforme: PS4
- Generi: Action Adventure
- Data di uscita: 19 giugno 2020
Sarebbe uscito oggi. Se non fosse stato rinviato. Stiamo parlando di The Last of Us – Part II, uno degli appuntamenti videoludici più attesi della fine di questa generazione, che aveva originariamente fissato nel 21 febbraio 2020 il giorno del debutto della tenace e particolarmente arrabbiata Ellie.
Sappiamo, poi, come sono andate le cose: poche settimane dopo l’annuncio, il director Neil Druckmann di Naughty Dog ha annunciato che la data era slittata al prossimo 29 maggio e i fan in paziente attesa hanno anche dovuto saltare a pie’ pari l’occasione del PAX East, causa coronavirus, dove sarebbe stata resa disponibile una demo del gioco.
Con ogni probabilità, la demo sarebbe stata la stessa presentata in precedenza – quella del pattugliamento da parte di Ellie e della sua amica/compagna Dina in una zona infetta nei pressi della cittadina di Jackson, dove ci aspettiamo che si verifichi l’irreparabile a cui i trailer alludono.
Così, nell’attesa dell’uscita di maggio e visto che non avremo nuovi morsi di gameplay da PAX East (anche se Naughty Dog anticipa che ci saranno comunque notizie su qualcosa di inedito prima del lancio), abbiamo deciso di realizzare un video recap dedicato alle meccaniche di gioco di The Last of Us – Part II. Nel video (in embed nell’articolo) potete così trovare, consecutivamente, tutte le clip di gameplay pubblicate fino a oggi da Naughty Dog sui suoi canali ufficiali. Considerando che il titolo è (ovviamente) in lavorazione da diversi anni, ne approfittiamo per fare il punto sulle sue caratteristiche, sottolineando, anche in formato testuale, cosa potete e dovete aspettarvi dalle mani insanguinate della tenace Ellie.
Con le unghie, con i denti e col machete
Abbiamo parlato di «mani insanguinate», in riferimento a Ellie, non a caso. Sappiamo che il gioco, nel suo storytelling, si concentrerà particolarmente sul tema della violenza – che discuteremo più avanti, nell’articolo. Il fatto che si vogliano affrontare temi particolarmente maturi, che dotati dell’interattività e di sufficiente crudezza possono portare davvero a riflettere approfonditamente su quanto si vede e si fa, anticipa fin da subito che il mondo con cui avremo a che fare, cinque anni dopo l’epilogo dell’originale The Last of Us, sarà tutt’altro che ospitale.
La nostra Ellie, nel suo all’apparenza non proprio gradevole viaggio – dal Wyoming a Seattle, ossia gli scenari per ora resi noti – in una prima fase del gioco sarà chiamata a pattugliare le zone nei pressi della cittadina dove risiede, a caccia di infetti, predoni o persone che possano aver bisogno di aiuto. Nella decadenza a cui il mondo è costretto, quindi, la diciannovenne sarà uno degli ingranaggi che tenteranno di fare del proprio meglio per il prossimo. Almeno inizialmente.
Quanto sappiamo del gameplay di The Last of Us – Part II allude nitidamente a una naturale evoluzione dell’episodio precedente. Con le nuove caratteristiche di Ellie, che sposteranno ulteriormente il focus su quanto lo scontro diretto sia solo l’ultima opzione – a patto di voler sopravvivere – il gioco Naughty Dog ambisce a legare fortemente le meccaniche interattive e quanto intenderà raccontare, rendendoci forieri di una violenza e uno spargimento di sangue – in un mondo che ha già masticato e sputato quel che resta degli esseri umani – che mireranno a farci riflettere e a coinvolgerci al massimo delle possibilità.
Il ciclo della violenza è già cominciato e sta divorando Ellie un’azzannata alla volta. Noi non potremo fare altro che seguirla, nascosti nell’ombra, spaventati dal fatto che gli umani possano essere ben più terrificanti di clicker e shambler.