Sembra non esserci davvero pace per The Day Before, l'ambiziosa produzione di Fntastic entrata ormai al centro delle polemiche dopo l'ultimo misterioso e inaspettato rinvio per motivi di registrazione del marchio.
Il titolo ispirato a The Last of Us (di cui trovate invece il remake su Amazon) ha segnalato di non essere riuscito a registrare in tempo il copyright, facendoselo "soffiare" da una terza parte e costringendo il team a un rinvio del gioco e del trailer annesso.
Una vicenda decisamente poco chiara e che ha fatto sollevare enormi dubbi sulla sua effettiva esistenza, al punto che perfino lo stesso staff di volontari ha lanciato sospetti in tema sul server Discord ufficiale, in modo abbastanza clamoroso.
Dubbi che Fntastic ha provato a scacciare via definitivamente rilasciando l'atteso trailer ufficiale di 10 minuti. Peccato però che non solo la presentazione non sia stata accolta con grande favore, ma che adesso sia stata perfino accusata di aver plagiato Call of Duty.
Game Rant riporta infatti le segnalazioni dei fan che, dopo aver osservato il trailer ufficiale di The Day Before, hanno notato delle somiglianze davvero sospette con il filmato realizzato da Activision Blizzard per la modalità Zombies di Call of Duty Black Ops Cold War.
Una sezione del trailer in particolare sembra essere stata praticamente "copia-incollata" proprio dallo sparatutto in prima persona di casa Activision, come dimostrato dall'utente Twitter Chroma che ha realizzato un video confronto dedicato:
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La comparazione sembra lasciare davvero poco spazio ai dubbi: sembra evidente che, almeno per una sezione della presentazione, Fntastic si sia "ispirata" al più celebre sparatutto in prima persona per le immagini da presentare.
In altri casi, il tutto potrebbe essere ricondotto a una semplice svista o una sfortunata coincidenza, ma lo stato nebuloso del titolo e i dubbi sulla sua effettiva esistenza non giocano certamente a favore di Fntastic. In ogni caso, non ci resta che attendere ulteriori aggiornamenti per scoprire quale sia la verità dietro uno sviluppo che appare sempre più controverso.
Ricordiamo che gli sviluppatori avevano già respinto le accuse di truffa, sottolineando di non aver chiesto neanche un centesimo agli utenti e che quando vedranno il gioco in azione «scopriranno la verità». Certo è che questi inciampi comunicativi non stanno certo contribuendo a risollevare la loro reputazione.