Disney si è più volte lanciata nel mercato del gaming, con risultati spesso altalenanti. Ora, a parlarne senza peli sulla lingua è proprio il CEO dell’azienda, Bob Iger.
Dopo la cancellazione definitiva della serie di Disney Infinity nel 2016, la Casa di Topolino è infatti rimasta in gran parte lontana dalla scena dei videogiochi, sebbene sia ancora impegnata a distribuire alcune sue proprietà intellettuali (come Star Wars).
Ora, però, Iger ha spiegato perché Disney Interactive non ce l’ha fatta, nonostante le buone intenzioni:
Siamo bravi a realizzare film, programmi televisivi, parchi a tema e navi da crociera, ma non siamo mai riusciti a dimostrare molta abilità sul lato editoriale dei giochi.
Iger ha poi continuato con l’autocritca, affermando:
Siamo ovviamente consapevoli delle dimensioni del mercato. Nel corso degli anni, come sapete, abbiamo provato a cimentarci nell’autoproduzione, abbiamo comprato società, venduto società, abbiamo acquistato sviluppatori, chiuso sviluppatori. E abbiamo scoperto nel corso degli anni che non siamo stati particolarmente bravi nel settore del self publishing, ma siamo stati bravissimi nel lato licensing, che ovviamente non richiede una tale allocazione di capitale.
Insomma, una più che palese ammissione delle proprie colpe. Chissà se un giorno Disney deciderà di tornare sulle scene, magari con nuove IP da far provare ai videogiocatori: la speranza, come sempre, è l’ultima a morire.
Che ne pensate?
Fonte: DualShockers