Il caso Bayonetta 3 non si placa: la Taylor chiede di sostenere una no-profit antiabortista

Il day one di Bayonetta 3 si tinge di un colore surreale, perché Hellena Taylor continua ad andare contro Platinum Games in ogni modo.

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Se non avete seguito le ultime settimane di notizie, il lancio di Bayonetta 3 è stato contornato da una storia molto perigliosa.

Oggi è il day one dell'ultimo capitolo della trilogia di Platinum Games, e mentre potete acquistare il titolo su Amazon la storia di Hellena Taylor sembra non volersi placare.

La doppiatrice che creò l'iconica voce di Bayonetta nel primo episodio si era infatti scagliata contro la produzione, facendo dichiarazioni esplosive riguardo il suo trattamento.

Scagliandosi anche contro Jennifer Hale, l'attuale doppiatrice del personaggio, che a sua volta ha replicato in queste settimane al messaggio originale.

Una storia che ha continuato ad evolversi nei giorni successivi, con alcune rivelazioni riguardo i reali compensi offerti alla Taylor, scoperti da Schreier e poi confermati dalla stessa attrice.

Hellena Taylor non ha raccontato esattamente la verità, quindi, e nella sua invettiva c'era anche una call to action verso i giocatori, invitati a boicottare Bayonetta 3 per investire quei soldi in associazioni benefiche.

In queste ore la Taylor ha continuato con la sua crociata, condividendo su Twitter una lista di associazioni no-profit consigliate su cui versare i soldi che sarebbero stati spesi per acquistare il gioco.

Ma, come ha fatto notare di nuovo Jason Schreier, tra queste associazioni ce n'è una antiabortista:

Si tratta di un gruppo del Kentucky che gestisce cartelloni pubblicitari che promuovono le campagne antiabortiste.

Uno scivolone che non aiuta la situazione già scottante di Hellena Taylor, che ha scatenato un polverone in queste ultime settimane.

La quale ha richiesto anche l'intervento di Platinum Games, con il tentativo di calmare le acque. Tentativo che, a quanto pare, non è andato a buon fine.

La Taylor era già intervenuta nuovamente per rettificare le sue dichiarazioni, rivelando però di aver mentito inizialmente e nascosto alcune informazioni importanti.

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