I miracoli di Natale #4 – Breath of the Wild 2 nel 2020 contro PlayStation 5 e Project Scarlett
E se la risposta all'avvento della next-gen fosse il seguito di quel capolavoro di Breath of the Wild?
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a cura di Valentino Cinefra
Staff Writer
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Nintendo
- Produttore: Nintendo
- Distributore: Nintendo
- Piattaforme: SWITCH
- Generi: Avventura
- Data di uscita: 12 maggio 2023
Ancora ricordo il clamore, una vera e propria guerriglia, nel periodo in cui The Legend of Zelda: Breath of the Wild fece il suo esordio nel mondo. Forti di un paragone con Horizon Zero Dawn, erano molti i detrattori del capolavoro per Nintendo Switch. Guerriglieri che non hanno mai capito che si trattava di due videogiochi con obiettivi completamente diversi.
Horizon Zero Dawn proponeva una lettura del concetto di open world molto classica, con alcune idee originali e tante ispirazioni dalla illustre concorrenza come The Witcher 3: Wild Hunt ed il modo in cui Ubisoft ha reinventato il genere con la saga di Assassin’s Creed. Il titolo Nintendo, invece, sale semplicemente in cattedra raccontando un nuovo modo di concepire le mappe aperte.
Ma la storia è stata giustamente generosa con Breath of the Wild, che è stato celebrato come si deve ed ha continuato il suo cammino fino da oggi da capolavoro senza tempo qual è, nonché uno dei migliori system seller che Nintendo abbia mai avuto nella sua storia. Questo fino ad arrivare all’E3 2019, quando è stata rivelata l’esistenza di un seguito in lavorazione, in uscita su Nintendo Switch.
Breath of the Darkness o Breath of the Wild 2?
Sfortunatamente durante la diretta a Los Angeles la tecnologia non ci è stata clemente, e pertanto non avete potuto assistere al salto sul divano del nostro appartamento che ho fatto quando, dopo un trailer che mostrava delle nuove sequenze all’interno della Hyrule di Breath of the Wild, è apparsa la scritta che il footage non era di un DLC, ma di un vero e proprio sequel.
Non sappiamo niente, se non il fatto che l’idea di continuare con la storia originale è nata dall’esigenza di avere troppi contenuti perché potessero avere giustizia in un mero contenuto aggiuntivo. Non abbiamo nemmeno idea di quanto potrebbe realisticamente uscire questo episodio che, qualcuno dice, potrebbe chiamarsi “Breath of the Darkness”.
Pensandoci, però, il 2020 non è una data così astrusa. Dicevamo appunto che Breath of the Wild 2 nasce dall’idea di un DLC troppo corposo, pertanto l’engine di gioco è già pronto e, al massimo, va raffinato come estetica e resa generale. Inoltre, se il lavoro nasce dalla creazione di un contenuto significa che non è un’idea dell’altro ieri ma, almeno, del 2017. E se Breath of the Wild è stato sviluppato in cinque anni da zero, non è troppo astruso immaginare che ce ne vogliano 3-4 per produrre un sequel.
Una data di uscita fissata per il 2020 non solo riuscirebbe a sfruttare l’onda lunga delle sensazioni dell’originale, per non parlare di chi è entrato nel mondo Nintendo solo con Switch Lite e recupererà il titolo solo adesso, ma andrebbe a creare una reazione molto forte nei primi periodi della prossima generazione di console.
Nintendo Switch ne uscirà inevitabilmente “ferita” quando PlayStation 5 e Project Scarlett arriveranno sul mercato, perché a quel punto il divario tecnologico tra le piattaforme sarà troppo esteso per non rappresentare un problema. Tanto per il consumatore che si ritroverà a scegliere una console, quanto e soprattutto per lo sviluppo dei multipiattaforma.
E quale miglior reazione a questo problema, se non annunciare il sequel di Breath of the Wild, un videogioco che può tranquillamente rappresentare uno dei titoli migliori di questa generazione, in uscita proprio in contemporanea con le nuove console? Sarebbe un segnale molto importante da parte di Nintendo, che dimostrerebbe la volontà di non perdere il passo ma, anzi, ribadire con forza che Switch è qui per rimanere.
Tra le cose che ci farebbero piacere nel 2020 c’è anche l’annuncio della data di uscita del seguito di Breath of the Wild. Ci piacerebbe inoltre vederlo affiancare le release delle console di prossima generazione, per dare un segnale forte e ingranare una nuova marcia nell’ottica comunicativa di Nintendo e delle sue proprietà intellettuali. Un grande colpo di reni per entrare nella nuova generazione con il piglio giusto.
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