Horizon Forbidden West, PS5 e il nuovo mondo di Aloy - Anteprima
Il reveal di PS5 ci ha permesso di scoprire una delle esclusive più attese: ecco le prime impressioni sul seguito di Horizon Zero Dawn
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a cura di Paolo Sirio
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Guerrilla Games
- Produttore: Sony Interactive Entertainment
- Distributore: Sony
- Piattaforme: PS4 , PS5 , PC
- Generi: Avventura , Action Adventure
- Data di uscita: 18 febbraio 2022 - 21 marzo 2024 (PC)
Telefonato al punto che se non fosse stato presentato qualcuno ci sarebbe rimasto male, Horizon Forbidden West è stato reso realtà nel corso dello showcase digitale dei primi giochi next-gen per PS5, e si è proposto come ampiamente previsto come seguito diretto dell’action RPG di Guerrilla Games sviluppato sull’avveniristico motore grafico Decima.
Nonostante non apportasse evoluzioni particolari al genere di riferimento, Horizon Zero Dawn è stato una piacevole sorpresa nel marzo 2017, quando la software house olandese riuscì ad affermarsi in un genere cui era totalmente estranea fino ad allora, venendo da una lunga tradizione di sparatutto in prima persona con la serie Killzone.
Nel dettaglio, il gioco ha portato in dote una nuova icona PlayStation con Aloy e una mitologia interessante pressoché istantaneamente, il che gli ha conferito fin dall’uscita, grazie ad un gameplay solido e un’ambientazione immaginifica, il titolo di hit sia a livello di vendite che per l’apprezzamento di critica e pubblico.
Con il secondo capitolo del franchise, una volta stabilitasi in questo nuovo filone, Guerrilla Games sa di essere chiamata a compiere un salto di qualità che possa approfondire le fondamenta granitiche del capostipite e approfondirne gli spunti più intriganti, vuoi sotto il profilo di una narrazione che sembrava per certi versi chiusa a sufficienza, vuoi per quanto riguarda una giocabilità con ampi margini di ampliamento.
Com’è cambiata l’ambientazione
Come nel primo capitolo, Horizon Forbidden West si concede ad ambientazioni molto grandi e delle più varie nel panorama videoludico. Il trailer presentato allo showcase di PS5 ci permette di scoprire come Guerrilla abbia premuto ancora di più sull’acceleratore in tal senso, aprendo con vedute su grattacieli sottratti al lavorio dell’umanità e restituiti alla natura verdeggiante, insieme ad aerei e navi che ricordano un’epoca di guerre perse.
Nel computo della varietà promessa troviamo anche deserti e pareti rocciose da scalare, e in entrambi i casi interi mondi caricati con un orizzonte visivo ora desolante ora pieno ma comunque ampissimo, come a rimarcare la potenza di calcolo della nuova console che li ospita. Al pari del capostipite, Forbidden West affonda le radici nel reale, reinterpretando alcuni luoghi iconici in chiave post-apocalittica.
Se Zero Dawn focalizzava la propria attenzione sulla costa est, come dice il titolo stesso, il sequel si concentra su quella occidentale, esibendo fin da subito alcune “landmark” che richiameranno all’istante l’attenzione dell’utente: il Golden Gate Bridge di San Francisco è forse quello più familiare ad occhi non americani, ma altre località degli Stati Uniti sono visibili già in questo primo trailer, tra cui, sempre a San Francisco, il mercato del Ferry Building, il grattacielo “a punta” Transamerican Pyramid, e il palazzo del municipio e il Palace of Fine Arts in una veste sommersa.
La città in questione veste un ruolo importante nell’esposizione visiva del gioco, è evidente come sia servita da ispirazione principale, ma al pari del primo episodio non è possibile riconoscere una singola location reale che sia stata utilizzata quale base: la parte in cui Aloy scala una parete rocciosa parrebbe provenire dal Parco Nazionale di Yosemite in California, mentre quella desertica dal deserto rosso del Wyoming. Come suggeriscono alcuni elementi del gameplay, fra i quali una “barriera” – che la protagonista spiega non la fermerà nella clip di presentazione – avremo evidentemente la possibilità di muoverci in lungo e in largo per ambientazioni molto vaste in un mondo di gioco ancora più ampio, e il tutto sembra ricollegarsi alla perfezione con la volontà di esibire le capacità della macchina e in particolare sull’SSD ultraveloce su cui Sony sta chiedendo ai propri sviluppatori di puntare al pronti-via.
Le ambientazioni sono state adoperate nel trailer per scopi narrativi, dal momento che abbiamo visto in almeno un paio di casi quanto questo nuovo tipo di corruzione che sta cominciando a mettere in ginocchio il mondo di Horizon, ancora una volta, sia particolarmente aggressivo sulle specie viventi, quasi come si stesse cibando della linfa vitale di flora (vegetazione e un raccolto guastato da quel che vediamo) e fauna (un cervo e un pesce le prime vittime “accertate”) per i suoi pericolosi comodi.
L’uso delle parole di Aloy nella sua introduzione è abbastanza significativo in questo senso, visto che discute di come dopo le oscenità compiute sul pianeta dall’uomo (un riferimento palese, ci sembra, al predecessore) sia sorta una nuova vita – che vediamo d’altra parte raffigurata nel video, con paguri, una sorta di barriera corallina, pesci e uccelli di vari tipi – “e poi” nuovi pericoli che dovremo affrontare in questo sequel, localizzato un quantitativo di tempo non precisato dopo l’originale.
Le novità del gameplay
Ma come, non si è visto neanche un secondo di giocato e voi già parlate di gameplay? Ebbene sì, perché i trailer sono generalmente dei grossi espositori, in maniera più o meno diretta, di quello che potremo trovare all’interno dei giochi veri e propri il giorno dell’uscita. Dagli elementi che abbiamo tracciato in questa clip siamo abbastanza sicuri che sarà lo stesso per Horizon Forbidden West, per cui, se volete, prendete pure nota.
In primis, abbiamo visto come Guerrilla Games abbia introdotto un nuovo piano nell’esplorazione e conseguentemente nel combattimento della serie inserendovi le ambientazioni subacquee; queste saranno esplorabili e lo saranno pure a lungo, come deduciamo dal segmento in cui Aloy indossa una futuristica maschera da sub così da rimanere sott’acqua per un periodo di tempo più esteso della semplice nuotatina (di per sé questa sarebbe stata una novità per l’IP ma a quanto pare è stato fatto un passo ancora più profondo).
Sott’acqua troveremo non soltanto strutture familiari ma anche intere città abbandonate, per cui non è detto che non ci siano sorprese sotto il profilo delle location che potremo visitarvi; l’idea è che in ogni caso non saremo soltanto di passaggio lì sotto e la bardatura del personaggio all’immersione è abbastanza indicativa in questo senso.
Oltre che a terra potremmo dover guardare anche in cielo, dal momento che il trailer si conclude con un nuovo tipo di creatura, un uccello che pare avere una sorta di pannello solare sulle ali, che non sembra corrotto e che pertanto potrebbe risultare persino cavalcabile e dunque aggiungere un ulteriore piano esplorabile a confronto con l’originale.
Le altre nuove creature che abbiamo visto nella clip sono, al contrario, tutte ostili e di dimensioni ragguardevoli: in una sorta di momento Ori abbiamo assistito all’emersione di una gigantesca tartaruga dallo sguardo minaccioso, mentre nuotando Aloy si è vista passare sopra la testa un pesante coccodrillo col quale probabilmente vorremo adottare un approccio stealth; infine, proprio alla chiusura di questa prima esibizione, ha fatto la sua comparsa uno stuolo di mammut, che pare essere l’arma più temibile al servizio di una tribù nemica che potrebbe essere la vera antagonista ad innescare la vicenda del sequel – o comunque proverà a mettere i bastoni tra le ruote alla povera eroina di Horizon.
C’è un passaggio, inoltre, in cui viene riferito esplicitamente della ricerca di “segreti” sparsi per il mondo del gioco ed è evidente come questo passaggio si rifaccia al tema dei Calderoni già visto nel primo capitolo; l’impressione, per come la protagonista lava via la polvere da un’antica incisione, è che questi possano puntare ulteriormente su una dimensione da simil-cripta à la Tomb Raider per fornire un’esperienza ancora più complessa, magari con contaminazioni aggiuntive sul piano degli enigmi ambientali.
Infine, il focus del trailer e un frammento del discorso di Aloy sembrerebbero escludere la possibilità delle vociferate aggiunte a livello di multiplayer e in particolare di cooperazione. In quel frangente, afferma di volere completare questa nuova missione da sola (“this mission is mine alone”), come a metterla su un piano personale dopo aver scoperto la propria natura in Zero Dawn, disponibile ad affrontare sfide ardue come scalare montagne e mettersi contro nemici estremamente temibili – in primis la tribù cui abbiamo accennato poco fa.
Il momento conclusivo della clip in cui tende l’arco contro questo esercito rende bene l’idea della consapevolezza che ha raggiunto rispetto all’inizio della sua vicenda e della determinazione ad andare avanti nel suo compito perché «non c’è niente che non farei per salvare questo mondo», come ella stessa asserisce presentando i nuovi e ancora nebulosi pericoli che minacciano il pianeta.
Tuttavia, un altro spezzone della clip ci fa sorgere un dubbio, ed è quello in cui Sylens, personaggio ambiguo del capostipite, allena una nuova generazione di combattenti ad eseguire le mosse di override che abbiamo visto applicate dalla protagonista nel precedente gioco. Questo, sommato al fatto che il rumor di una modalità cooperativa proveniva da una fonte autorevole e a quell’elemento sospetto delle tre scie rosse in cielo, ci lascia il sospetto che un’eventuale co-op potrebbe essere slegata dalla storia principale e/o avere persino personaggi differenti dall’eroina dai capelli rossi dalla sua.
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+ Fedeltà grafica ai livelli di un gioco lineare
+ Gameplay ampliato...
+ La storia di Aloy continua...
- ... Ma sarà in grado di rendere giustizia alla vasta mitologia?
Horizon Forbidden West ha fatto il suo debutto allo showcase digitale di PS5, presentandosi come primo blockbuster della prossima generazione per la console di Sony; il compito che gli si staglia davanti è tutt’altro che semplice, dal momento che ci sarà da approfondire meccaniche e tematiche dell’originale senza sciuparne l’enorme potenziale, e rendere subito giustizia ad una console che ha voglia di rompere col passato e mostrare fulmineamente ciò di cui è capace. Per il lancio, realisticamente, non dovremmo aspettare più di un anno dall’uscita della console, ammesso che non si presenti proprio al day one della prossima PlayStation, per cui confidiamo di scoprire ulteriori dettagli molto presto.
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Voto Recensione di Horizon: Forbidden West - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Nuove location più vaste e varie
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Fedeltà grafica ai livelli di un gioco lineare
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Gameplay ampliato...
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La storia di Aloy continua...
Contro
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... Ma dovremo verificare quanto
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... Ma sarà in grado di rendere giustizia alla vasta mitologia?