Hearthstone - Divisi nella valle di Alterac | Recensione
Da quale parte vi schiererete questa volta?
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a cura di Gianluca Arena
Senior Editor
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: Blizzard
- Produttore: Blizzard
- Distributore: Activision Blizzard
- Piattaforme: PC , TECH , APPLE
- Generi: Strategico , Gioco di carte
- Data di uscita: 12 marzo 2014
L'anno che ci siamo lasciati alle spalle è stato di transizione per Hearthstone, dopo un 2020 pieno di scossoni, durante il quale la community e il metagame si sono riassestati, e le grandi novità promesse a lungo sono finalmente arrivate, dall'introduzione della modalità Mercenari ad espansioni meno conservative rispetto a quelle degli anni scorsi.
Divisi nella Valle di Alterac, l'ultima espansione del 2021, è stata pubblicata qualche settimana fa, e abbiamo atteso che il metagame si assestasse un po' prima di tirare le somme. Siamo soddisfatti o si poteva fare di più? Non vi resta che continuare a leggere per scoprirlo.
Orda vs Alleanza
L'anno del Grifone, piaccia o no, ha segnato comunque una svolta nel passato recente del card game di Blizzard, nonostante tutti i problemi cui è andata incontro la casa madre negli ultimi mesi e il calo di giocatori accusato negli ultimi due anni.
Se Forgiati nelle Savane aveva messo d'accordo un po' tutti, la seconda espansione del 2021 (Uniti a Roccavento) ha incontrato meno favori, il che ci porta a questa ultima uscita del 2021 e, inevitabilmente alle domande più ovvie: quali novità portano in dote le nuove 135 carte? Vale la pena spenderci l'oro faticosamente guadagnato negli ultimi mesi, o, ancora di più, denaro sonante?
Anche stavolta il tema narrativo non poteva che provenire direttamente da World of Warcraft e, più nello specifico, dall'eterna lotta tra Orda e Alleanza, già protagonista delle due precedenti espansioni: la scelta obbligatoria della fazione con cui schierarsi ci ha ricordato un po' quella cui gli amanti della serie Pokémon sono abituati da ormai quasi vent'anni a questa parte.
Al di fuori della carta Leggendaria specifica, insomma, un po' come per gli starter esclusivi dei titoli Game Freak, le differenze sono minime, ma, complici anche i rilasci cadenzati di nuove avventure single player, utili ad approfondire i personaggi e la lore del gioco, la narrativa nel complesso funziona, quando strappando qualche risatina tra i baffi quando offrendo informazioni inedite anche per i fan più incalliti di World of Warcraft.
Grazie a missioni giornaliere aggiuntive, utili a raggranellare oro extra e a salire di rango in un'ipotetica scalata nelle gerarchie militari di una delle due fazioni, gli sviluppatori hanno tentato di unire i giocatori sotto una di due bandiere e godere della maggiore partecipazione garantita dal fatto che, anche perdendo i match, si accumula pur sempre qualcosa in termini di esperienza.
Il frammento Naaru, insomma, fa gola tanto all'Alleanza quanto all'Orda, e i cinque eroi per parte sono pronti a darsi battaglia contando sull'aiuto del giocatore: ovviamente non vi diremo mai se e con chi ci siamo schierati, ma la sempre maggiore integrazione tra il gioco e l'universo narrativo del famosissimo MMORPG di Blizzard non può che meritare un plauso.
Tre novità ma solo una davvero impattante
Le novità vere e proprie a livello di gameplay sono legate ad una nuova keyword, Uccisione Onorevole, e all'introduzione degli obiettivi, meccaniche che, però, in queste prime settimane di gioco non sembrano aver fatto granché breccia nel cuore degli appassionati.
Nel primo caso, parliamo della possibilità di ottenere effetti bonus qualora si riesca ad infliggere danni letali esatti ad un servitore: nel caso di Korrak La Furia del Sangue, l'unica carta stabilmente entrata nelle rotazioni tra quelle che posseggono la nuova keyword, l'unico modo per liberarsi di questo persistente servitore è ucciderlo con danni letali esatti, pena la sua immediata resurrezione.
L'idea è molto interessante, e siamo sicuri che troverà applicazione anche nelle prossime espansioni, ma al momento sembra relegata a mazzi molto specifici e a combo situazionali di non facile realizzazione.
Similmente, anche gli obiettivi, magie della durata di tre turni che compensano la lentezza con lo scarso costo in mana, non hanno finora trovato la loro nicchia all'interno del meta, dove sono pochi i mazzi che preferiscono prendersela comoda a fronte di tantissimi capaci di annichilire l'avversario già al quinto o sesto turno, nella migliore delle ipotesi.
Quella che abbiamo incontrato (ed utilizzato) più volte è sicuramente quella dello Sciamano, Caverna degli Zampafurente, che non a caso è la seconda più costosa dopo quella della classe mago e che prevede l'evocazione di un elementale 3/4 che congela per tre turni consecutivi: un aiuto per tenere a bada i mazzi più aggressivi ma soprattutto un modo economico per riempire la board di servitori piccoli ma non troppo.
Staremo a vedere se il team di sviluppo troverà il modo di sdoganare completamente anche questa idea grazie all'interazione con carte dei prossimi set, ma per adesso troviamo che nessuno dei mazzi maggiormente in voga ne valorizzi a pieno il potenziale.
La nota più lieta, a rimorchio con il confortante esordio della modalità Mercenari, è rappresentata dal ritorno della carte Eroe, capaci di sovvertire anche le partite apparentemente compromesse: la loro implementazione ci ha divertito non poco, e ha causato vittorie impreviste e sconfitte brucianti senza fare eccessivo ricorso all'odiato RNG, che in questa espansione sembra essere stato tenuto a bada, soprattutto dopo le patch correttive delle ultime settimane.
Eh sì, perché la versione originale del Trogg di Ferrofondo (che evocava una sua copia, potenziamenti inclusi, ad ogni magia lanciata dall'avversario) e una serie di mazzi OTK risultano ancora abbastanza sbilanciati, tanto da costringere i ragazzi di Team 5 a correre al riparo con due patch di un certo peso nelle due settimane successive al 7 dicembre, data di lancio ufficiale di Divisi nella Valle dell'Alterac.
A nostro modestissimo parere permangono alcuni mazzi troppo sbilanciati, perlopiù figli della precedente espansione (dal Quest Warlock al Quest Warrior, giusto per citarne due), ma, nel complesso, la ventata di aria fresca portata nel meta nelle ultime settimane è stata gradita.
Adesso la situazione è decisamente migliorata, con quasi tutti gli eroi che hanno almeno uno o più mazzi performanti o comunque divertenti da giocare, anche al netto della scalata nella ladder Standard (il Resurrect Priest ha parecchi punti deboli e un winrate appena sufficiente, ma mi sto divertendo molto a giocarlo).
L'interazione con la modalità Mercenari, con le carte della prossima espansione e la consueta rotazione annuale che vedrà l'uscita di parecchie carte dal formato Standard e la conseguente risistemazione dei mazzi che vanno per la maggiore saranno cruciali per il destino di Divisi nella Valle di Alterac sul lungo periodo.
Tanto da giocare
Se finora, pur riconoscendo lo scarso impatto di due delle tre nuove meccaniche introdotte, abbiamo parlato in termini positivi di Divisi nella Valle di Alterac, qualcuno tra i nostri lettori più attenti e fedeli potrebbe chiedersi il perché di un voto che, pur buono, risulta inferiore a quello assegnato alla prima espansione del 2021, Forgiati nelle Savane, pubblicata lo scorso aprile.
Il motivo principale, come già accennato, risiede probabilmente nella mancanza di risposte concrete che questa espansione offre riguardo al drastico sbilanciamento in termini di potenza causato da Uniti a Roccavento, i cui mazzi quest continuano a spopolare nella ladder, spesso privi di vere e proprie contromisure.
Il Team 5 ha in questo senso traccheggiato, preferendo rimandare eventuali modifiche drastiche al nuovo anno, che verrà inaugurato tra tre mesi circa con il lancio della nuova espansione: una scelta forse un po' troppo conservativa, che sinceramente non ci aspettavamo visto il coraggio dimostrato in altri campi (dall'introduzione della decima classe giocabile alla modalità Mercenari, giusto per fare due esempi recenti).
In compenso, tra le succitate missioni aggiuntive, la modalità Mercenari, la rissa del giovedì e le consuete quest giornaliere e settimanali, i ragazzi del Team 5 sono andati a costruire, anno dopo anno, un'offerta ludica gratuita davvero imponente, che può facilmente fare di Hearthstone l'unico passatempo per i giocatori meno dedicati.
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Voto Recensione di Hearthstone Heroes Of Warcraft - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Tre nuove meccaniche, tra cui spiccano le carte Eroe
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C'è tanto da giocare su più fronti
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Nuovi mazzi divertenti anche quando non competitivi
Contro
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...ma solo una davvero impattante finora
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Si è scelto di non porre rimedio ai danni fatti con la precedente espansione
Commento
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