Harry Potter - Il videogioco che non c'era
a cura di SirFran Snee
La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene. Queste erano le parole che “si aprivano alla fine” dell’epilogo di una storia che ha affascinato milioni di persone, ormai quasi tre generazioni di esseri umani rimasti a bocca aperta leggendo i libri o guardando i film del mago più famoso dei nostri tempi (Mago Merlino, non averne a male).
Parliamo di Harry Potter, “il ragazzo che è sopravvissuto”, la cui storia sembra davvero non avere tempo. Per quanto ci siano ovviamente delle date e delle collocazioni temporali nella storia scritta dalla fortunata penna di J.K. Rowling, importa davvero quanto tempo sia passato dal primo libro o dal primo film? Eccezion fatta per l’ovvia crescita degli attori che hanno impersonato l’altrettanto cambiamento dei protagonisti della narrazione, abbiamo a che fare con immagini e parole apparentemente imperiture e scolpite in un materiale tanto resistente quanto il bianco marmo della tomba di Albus Silente.
Per quanto la storia sia eterna nei suoi contenuti e nella narrazione, non sono da meno le riproposizioni e riadattamenti in tante e diverse forme mediatiche e culturali, chiari sintomi che il lato bambino che alberga in ognuno di noi non riesce a farne a meno. E i giri di valzer dell’economia intorno a questo business non possono che ringraziare.
Un settore rimasto in sordina finora però è proprio quello videoludico, che non ha fatto altro che cavalcare l’onda dell’uscita dei diversi film per accompagnarli con l’omonimo videogame per console ed eventualmente Game Boy. Come dimenticare allora il trionfo del poligono squadrato e abbozzato in Harry Potter e la Pietra Filosofale, dove il giocatore già fan della storia del maghetto ha alzato un sopracciglio all’invocazione dell’incantesimo Flipendo.
Non passano meno inosservati i titoli per portatile, con ammassi di pixel e colonne sonore a 8 bit che seguivano pedissequamente quelle delle pellicole originali, passando per qualche variazione sul tema firmato Lego e i recenti adattamenti per mobile, Hogwarts Mystery e Wizards Unite. Insomma, niente a che vedere con dei grossi titoli che possano effettivamente smuovere le coscienze delle masse e stupire davvero il giocatore che ha sempre più fame di novità, ma che con tutta probabilità si era arreso a non avere più notizie di avventure da affrontare scaricando un file sulla propria console. Fino a pochi giorni fa.
Le bacchette di tutti i Potterheads sono tornate a puntare verso l’alto e ad accendersi nel momento in cui è spuntato un video leak, ritenuto “troppo bello per (non) essere vero”, che ha mostrato al mondo delle immagini davvero inattese. Quello che tutti noi abbiamo visto (e che ormai non è più disponibile, dopo la rimozione del video da parte di casa Warner Bros), riguarda in realtà un mix tra Harry Potter e il mondo che sta acquisendo sempre più peso, nato da un suo spin-off, Animali Fantastici e dove trovarli.
A tutti gli effetti, siamo di nuovo tra le mura del castello più amato dai fan Babbani, Hogwarts, ma gli studenti che abbiamo potuto incrociare nelle scene sono ritratti in costumi e attività che strizzano l’occhio nella direzione di Newt Scamander. Un mash-up di storie e narrazioni, nella speranza di proporre qualcosa di nuovo e vicino al prossimo film in uscita, dedicato questa volta alle vicende del mago di Grindelwald? Se il denominatore comune rimane sempre quello di scenari e tradizioni quotidiane già vissute e ormai sedimentate in ognuno di noi, l’elemento destabilizzante e portatore di novità potrebbe essere proprio lo spostamento del focus di storytelling su un angolo della storia non ancora sviscerato in ambito videoludico.
La vera domanda che sorge spontanea è: cosa ci aspettiamo davvero da questo possibile titolo che sta sorgendo all’orizzonte? Sulla base di quanto abbiamo giocato negli ultimi anni, oseremmo dire un’ampia esplorazione della mappa che si estende da Hogwars alla Foresta Proibita, fino a Hogsmeade e a tutte le zone nei dintorni che sono rimaste spesso lontane dalle scene dei film.
Inutile dire che le aspettative sono alte in termini di gameplay e possibilità esplorative delle potenzialità e capacità del personaggio che andremo a guidare, un avatar personalizzabile e dalle indubbie doti magiche, tali per cui potremo destreggiarci in questo mondo antecedente a quanto abbiamo conosciuto finora. Ambientato nel 19° secolo, il titolo potrebbe effettivamente porsi come una novità (almeno parziale) in termini di personaggi e narrazione, di modo da ampliare anche la conoscenza di questo mondo che riesce ad avviluppare al suo interno sempre più fan.
Questa scelta consentirebbe anche a coloro che sono a digiuno dai filoni narrativi sfruttati finora di salire su un palcoscenico non ancora calcato, senza che siano necessarie infarinature precedenti per sapersi muovere tra i fondali e il pubblico.
La famiglia Black, le creature fantastiche, il Quidditch e una maggiore conoscenza della famiglia Silente sono delle trame potenzialmente sfruttabili e che potremmo incontrare in questo titolo. Inutile dire che ci aspettiamo sicuramente dei combattimenti all’ultimo incantesimo e un approfondimento delle meccaniche di gioco, rispetto a quanto abbiamo visto finora, dunque un affrancamento da libri e film potrebbe giovare alla produzione in essere. Ma quanto ci attende di effettivamente originale e accattivante in un titolo simile? Hogwarts e il mondo magico è davvero destinato a sorprendere ancora una volta il popolo di Babbani, o il vaso di Pandora ha già rivelato tutto quanto ha già fatto spettacolo?