Google Stadia non è una console e non è stato pensato come tale

Phil Harrison spiega la visione di Google, che non ha mai immaginato il suo servizio come una console — o con una console a corredo

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

«Ma quindi cos’è, è una console?»«No, è un servizio in streaming.»«In che senso?»«Nel senso che non hai la macchina a casa su cui gira il gioco, ricevi solo le immagini con cui interagisci.»«Quindi la console non c’è?»«No, la console non c’è.»

Prendete questo fantomatico dialogo come esempio di alcune domande che hanno fatto il giro, nelle ultime trenta ore circa, dell’intero mondo. Gli appassionati un po’ più distratti si aspettavano che Google Stadia potesse essere una nuova console firmata da Google, ma hanno trovato conferma tutti i rumor che avevano parlato di un servizio di gaming in cloud completamente immateriale, se non fosse per il controller dedicato — che comunque non sarà obbligatorio.

phil harrison google stadia

La questione — ma questa è una console? Mira prima o poi a diventarlo? — è arrivata fino alle orecchie di Phil Harrison, a capo del progetto Stadia per Google, che ha spiegato con chiarezza il punto di vista della compagnia su chi vedrebbe in Google Stadia una futura potenziale console pronta a materializzarsi nel vostro salotto.

Come dichiarato senza girarci troppo intorno:

Non c’è mai stata una console, non abbiamo mai avuto in piano che ci fosse e non ci sarà mai una console di Google Stadia. L’intero punto del progetto Stadia è che non siamo specifici di una macchina, non siamo specifici di un device. La nostra piattaforma è il data enter e siamo agnostici in materia di schermo.

Questa è la premessa fondamentale nella progettazione di Stadia: che uno sviluppatore abbia la possibilità di costruire le cose una volta e poi adattarle a una varietà di destinazioni.

L’idea di Google è, insomma, più chiara che mai: il punto nevralgico di Google Stadia risiede proprio nella sua immaterialità e circoscriverlo a una libreria di giochi su una console, di fatto, lo priverebbe di unicità e di conseguenza di senso.

Nelle scorse ore, il gigante di Mountain View ha discusso anche di alcuni altri aspetti, come quando sapremo i prezzi per accedere a Stadia e quali velocità di connessione è necessario vantare per le risoluzioni migliori. Il nostro Paolo Sirio ha anche dedicato un ricco approfondimento a calcolare come potrebbero andare le cose in Italia, in base ai nostri dati di connessione.

Fonte: Gamepur

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