Dapprima Google Stadia sembrava destinato a essere un vero e proprio Netflix dei videogiochi, con un catalogo on demand sempre a disposizione, ma come abbiamo appreso non sarà esattamente così: per 9,99€ al mese, i giocatori potranno servirsi di qualsiasi device per giocare in cloud fino a 4K e 60 fps (connessione permettendo). A questo, bisognerà sommare l’acquisto dei giochi, i cui prezzi dovrebbero essere in linea con quelli delle altre piattaforme.
Stadia è, insomma, una console senza il corpo della console: non comprerete il catalogo dei giochi, che rimarranno una questione separata. In tal proposito, molti utenti sono spaventati dall’idea di un prodotto interamente basato sull’intangibilità del digitale: cosa accadrebbe se, ad esempio, comprassi un gioco di un publisher che, di punto in bianco, potrebbe decidere di non supportare più Stadia? I miei soldi sarebbero stati spesi per nulla?
Sulla questione è intervenuto Phil Harrison, a capo del progetto Stadia, che ha assicurato che, a prescindere dal supporto o meno dei publisher, tutti i giochi che acquisterete rimarranno sempre disponibili per il download in futuro. Varrà lo stesso anche per i vostri file di salvataggio:
Si manterrebbe in ogni caso la possibilità di accedere al gioco. Ci potrebbero essere dei casi, come è già successo in passato, in cui un determinato sviluppatore o publisher non ha più i diritti per vendere quel gioco. Questo significa che non potrà essere accessibile a nuovi giocatori, ma continuerà a esserlo per quelli che sono già giocatori di quel titolo.
Per tutti gli ulteriori approfondimenti dedicati all’universo di Google Stadia, vi raccomandiamo di dare un’occhiata alla nostra scheda dedicata.
Fonte: Gamasutra