Ghostbusters: Spirits Unleashed | Recensione - Caccia ai fantasmi migliorabile
Un interessante multiplayer asimmetrico che vuole simulare le atmosfere tipiche dei film dei Ghostbusters in un contesto online.
Advertisement
a cura di Silvio Mazzitelli
Redattore
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: IllFonic
- Produttore: IllFonic
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Generi: Azione , Multiplayer Online
- Data di uscita: 18 ottobre 2022
Sono passati diversi mesi da quando vi avevamo svelato l’esistenza del nuovo progetto videoludico dedicato a uno dei film più iconici degli anni ’80, ossia Ghostbusters.
Adesso, dopo un discreto periodo di silenzio, è finalmente pronto all’uscita Ghostbusters: Spirits Unleashed, un interessante approccio al mondo degli acchiappafantasmi basato principalmente sulla componente online. Il titolo è infatti un multiplayer asimmetrico, che vede quattro giocatori nei panni di alcune promettenti reclute degli acchiappafantasmi vedersela contro un fantasma controllato da un altro giocatore.
Il titolo è stato sviluppato da Illfonic, software house che ha già avuto esperienza con titoli che utilizzano questa formula di gameplay. In passato, infatti, ha realizzato: Friday the 13th: The Game e Predator: Hunting Grounds (di cui potete leggere la nostra recensione non proprio entusiasta). Il nuovo videogioco dedicato ai Ghostbusters è pronto ad arrivare il prossimo 18 ottobre su PS5 e PS4, Xbox One e Xbox Series X/S e PC. Noi abbiamo avuto modo di iniziare la nostra caccia ai fantasmi con un po’ in anticipo per svelarvi tutti i segreti di questo nuovo titolo.
Una caserma piena di nostalgia
Ghostbusters: Spirits Unleashed (che potete già trovare su Amazon) comincia dove la storia del franchise è iniziata: in quella famosa ex caserma dei pompieri di New York dove la leggenda degli acchiappafantasmi è nata con il primo film del 1984.
Nonostante sia un titolo improntato interamente sul multiplayer, c’è un po’ di storia dietro al gioco. Il nostro personaggio sarà una nuova recluta nella rinnovata sede degli acchiappafantasmi, ricostruita da Winston con l’aiuto di Ray, che ora gestisce un negozio dedicato all’occulto situato proprio nell’edificio accanto. Gli attori Dan Aykroyd e Ernie Hudson hanno ripreso i loro storici ruoli doppiando i loro personaggi.
Alcuni accenni della trama confermano che il gioco è ambientato dopo l’ultimo film Ghostbusters: Afterlife, ma a parte una o due frasi dedicate non ci saranno altri riferimenti.
La storia in realtà è molto semplice e mette in scena alcuni momenti divertenti in pieno stile Ghostbusters, ma non aspettatevi chissà quale trama complessa o elaborata; questa sarà chiamata in causa nelle fasi iniziali per i consueti tutorial che ci insegneranno a giocare, per poi ricomparire con qualche filmato dopo che avremo fatto qualche progresso nel titolo. Insomma è un’aggiunta carina per non limitare il tutto a un’infinita serie di partite multiplayer senza contesto, ma niente più.
La caserma dei Ghostbusters rappresenterà l’hub di gioco, dove potremo entrare in partita, invitare gli amici, gestire il nostro personaggio e il suo equipaggiamento e divertirci con qualche chicca extra. Sarà ad esempio possibile ascoltare svariati dialoghi aggiuntivi con i personaggi, scoprire diversi easter egg e lanciarsi al piano di sotto tramite il famoso palo dei pompieri per partire in missione in un batter d’occhio.
L’anima di Ghostbusters: Spirits Unleashed è la sua unica modalità che metterà quattro acchiappafantasmi contro un fantasma. In base a chi sceglieremo di interpretare delle due fazioni, il gameplay cambierà drasticamente. Con i Ghostbusters dovremo coordinarci con gli altri membri del gruppo per catturare il fantasma, mentre con lo spettro ectoplasmico dovremo invece infestare un luogo tramite spaventi e possessioni. Una comoda barra posta in cima allo schermo ci farà sapere sempre il livello percentuale di infestazione della mappa.
Sarà possibile anche giocare soltanto con i bot (che spesso prenderanno il posto dei giocatori umani nel caso non si riesca a raggiungere il numero adeguato) potendo aumentare lo stesso il livello del personaggio e del suo equipaggiamento, ma è chiaro che il livello di sfida non sarà mai lo stesso se paragonato alle partite contro altri giocatori.
Ghostbusters si nasce
Iniziamo l’analisi del gameplay partendo dal lato degli acchiappafantasmi. In Ghostbusters: Spirits Unleashed potremo far parte di un team di quattro cacciatori di spettri per emulare le gesta viste negli storici film.
Potremo creare il nostro personaggio grazie a un comodo editor che permette una varietà di opzioni piuttosto buona. Finita questa fase potremo anche scegliere il vestiario e i gadget con cui personalizzarlo.
L’equipaggiamento per le missioni invece è composto sempre da: uno zaino protonico a cui si collega il famoso fucile, l’immancabile trappola e il P.K.E. Meter o Rilevatore di Energia Psicocinetica per individuare gli spettri.
A questi tre immancabili elementi per ogni buon acchiappafantasmi, si aggiungeranno alcuni gadget speciali sbloccabili con la progressione dei livelli: tra questi troveremo un comodo rampino per passare velocemente ai piani sopraelevati, delle bombe in grado di rallentare i movimenti dei fantasmi, un rilevatore ad area statico e un visore speciale visto anche nei film in grado di captare le presenze ectoplasmiche.
Durante una missione si potrà cambiare il proprio gadget secondario in qualsiasi momento recandosi nella zona di partenza dove ci sarà un comodo carrello per l’equipaggiamento.
Lo scopo sarà ovviamente catturare il fantasma, e questo andrà fatto semplicemente sparandogli con il nostro fucile protonico e conducendolo poi nella trappola. Più facile a dirsi che a farsi, dato che il fantasma lotterà con le unghie e con i denti per liberarsi e fuggire.
A questo proposito, ogni acchiappafantasmi avrà dalla sua diversi assi nella manica: ad esempio il P.K.E. potrà sparare un impulso che stordirà il fantasma per alcuni secondi, anche se dopo lo strumento resterà inutilizzabile per un po’ di tempo. I raggi protonici potranno essere resi più forti se combinati con i raggi dei nostri compagni, sempre stando attenti a non incrociare i flussi!
La collaborazione sarà infatti fondamentale durante una partita, anche perché mentre spareremo con il fucile non potremo lanciare la trappola, dato che farlo interromperebbe l’azione precedente liberando il fantasma.
Per contenere il livello di infestazione ogni Ghostbusters dovrà anche stare attento ad alcuni dettagli: ad esempio dovrà calmare i civili spaventati tramite un mini-gioco in cui bisognerà premere al momento giusto un tasto durante il dialogo, o distruggere gli oggetti infestati, cosa che farà salire anche il danno causato all’ambiente; tranquilli, però, perché non ci sarà nessun malus, ma anzi solo punti bonus man mano che distruggerete oggetti preziosi.
La progressione del gioco sarà divisa in tre parti: quella generale del giocatore, che sbloccherà nuovi oggetti cosmetici, nuovi fantasmi e nuovi gadget per gli acchiappafantasmi, quello del fantasma di cui parleremo a breve e quello di ogni parte dell’equipaggiamento. Fucile, zaino protonico, trappola e rilevatore saliranno di livello man mano che verranno utilizzati e permetteranno di sbloccare nuovi pezzi da equipaggiare al relativo oggetto. Questi daranno dei bonus (o anche malus) a diverse caratteristiche, così da poter creare delle build incentrate su determinati aspetti.
Ad esempio sarà possibile concentrarsi sulla durata del raggio effettiva senza dover raffreddare il fucile, che se utilizzato senza interruzioni si surriscalderà troppo. Oppure potremo potenziare la durata della batteria della trappola o la velocità con cui si riesce ad agganciare un fantasma con il fucile protonico.
Bisogna ammettere che dalla schermata dell’equipaggiamento non è molto chiaro quali bonus e malus avremo a seconda delle parti equipaggiate per un problema legato a dei menu confusionari. Ad ogni modo, più riusciremo a catturare con successo fantasmi e più vedremo migliorare il nostro personaggio e il suo equipaggiamento.
Fantasmi si diventa
La particolarità di Ghostbusters: Spirits Unleashed (il titolo è già acquistabile su Amazon) è legata alla possibilità di utilizzare anche i fantasmi. Questo sarà possibile non sin dall’inizio, ma solo dopo qualche partita giocata nei panni di un acchiappafantasmi.
Potremo scegliere ben cinque tipologie di fantasmi, ognuna con punti di forza, punti deboli e abilità uniche. Giocando con una particolare tipologia di fantasma si potranno sbloccare altre varianti dello stesso con statistiche migliori e anche nuovi poteri. Ad esempio, la prima tipologia di fantasmi avrà come variante finale il famoso Slimer introdotto nel primo film di Ghostbusters e poi ripreso nella serie animata.
Lo scopo del fantasma sarà quello di infestare un luogo: per farlo dovrà spaventare i civili e infestare le stanze possedendo gli oggetti che le compongono. Essendo da solo, il nostro ectoplasma selezionato sarà costantemente braccato dagli acchiappafantasmi e, in pratica, dovrà costantemente fuggire per non farsi catturare.
Fortunatamente non basterà una sola cattura per la sconfitta, ma un fantasma potrà rinascere tramite i Rift, dei varchi con la dimensione ectoplasmica che gli permetteranno di respawnare una volta catturato. Questi Rift saranno massimo tre per ogni partita, dopodiché una volta consumati sarà davvero game over. I Ghostbusters però potranno distruggere questi Rift, se li trovano: questi sono solitamente nascosti in alcuni oggetti della mappa, che il fantasma potrà prendere e spostare a suo piacimento anche quando saranno sotto attacco.
Oltre alla fuga, il fantasma avrà anche delle abilità speciali per scampare agli assalti avversari. Ogni fantasma ha abilità uniche, alcune saranno però condivise tra tutte le specie, come ad esempio la possibilità di creare dei minion, piccoli fantasmini che spaventeranno i civili e attaccheranno gli acchiappafantasmi.
I Ghostbusters non potranno venir messi fuori gioco definitivamente durante la partita, potranno soltanto essere ricoperti di melma ectoplasmica che li incapaciterà per un certo periodo di tempo. Ci saranno poi altre abilità come la possibilità di sparare proiettili ectoplasmici, oppure ci sarà anche un’abilità speciale molto potente che permetterà di fuggire dalle situazioni più disperate, come ad esempio generando un tornado di melma in grado di incapacitare quasi istantaneamente ogni Ghostbusters vicino.
Bisognerà ad ogni modo utilizzare sapientemente queste abilità, dato che alcune avranno un tempo di cooldown anche piuttosto lungo, come in caso dell’abilità più forte.
In caso di cattura da parte del raggio ectoplasmico si potrà tentare di fuggire tramite un QTE, a cui se ne aggiungerà un altro ancora più difficile se finiremo nel cono di luce di una trappola. Questo rappresenterà l’ultima speranza per evitare la cattura, ma sarà molto difficile riuscirci.
Quando l’infestazione di un edificio raggiungerà il massimo livello partirà un countdown che segnerà l’inizio della fase finale. Il fantasma dovrà fuggire per circa 90 secondi per vincere, ma se verrà catturato verrà sconfitto indipendentemente dai Rift rimasti.
Un multiplayer non molto fantasmagorico
Ora che vi abbiamo parlato della struttura del gameplay di Ghostbusters: Spirits Unleashed è giunto il momento di capire quanto questa formula funziona. Durante le prime ore di gioco il multiplayer asimmetrico del titolo diverte, specialmente se giocato con degli amici.
Le atmosfere tipiche dei film sono ben ricreate – e andare a scovare un fantasma in gruppo, dividendosi magari i ruoli tra chi lancia la trappola, chi stordisce il fantasma e chi lo cattura, permette di creare anche un minimo di strategia tra compagni di squadra. In più ci saranno sempre momenti divertenti che ci faranno venire la nostalgia dei film, tra la distruzione di oggetti costosi e l’essere insozzati di ectoplasma, e anche utilizzare il fantasma ha il suo perché: spaventare dei poveri malcapitati e farla franca di fronte ai nostri inseguitori non ha prezzo.
Nonostante l’unicità dei due diversi sistemi di gameplay, alla fine ciò che dovremo fare però sarà sempre quello: catturare i fantasmi o infestare un luogo. Non ci sono delle modalità diverse che diano un po’ di varietà e nemmeno delle varianti a questa formula.
Avremo inoltre solo cinque mappe in totale, e presto si impareranno a conoscere tutte. Certo, ci sono nuovi equipaggiamenti e fantasmi da sbloccare che aiuteranno a variare un minimo il gameplay già visto e rivisto per innumerevoli partite, ma la struttura del gioco alla fine resterà invariata.
La progressione di Ghostbusters: Spirits Unleashed è anche piuttosto veloce, almeno fino al livello 30, quando si percepirà un certo rallentamento, ma arrivati a quel punto avremo sbloccato gran parte degli oggetti cosmetici e dei potenziamenti.
Da un certo punto di vista è anche lodevole questo aspetto da parte degli sviluppatori, che non costringono i giocatori a farmare all’infinito per sbloccare l’equipaggiamento migliore, ma allo stesso tempo dopo una decina di ore non ci sarà molto che il titolo potrà offrire che non sia già stato visto e rivisto innumerevoli volte.
L’unica speranza è che il supporto post lancio possa vivacizzare le cose inserendo magari delle varianti alle partite classiche.
Oltre a una ripetitività che si fa sentire molto dopo le prime ore, anche il multiplayer ha svariati problemi legati soprattutto al matchmaking. Nella nostra prova non c’era ancora molta gente con cui giocare, ma abbiamo potuto giocare in coppia con un amico. Il titolo permette solo di fare o delle partite veloci con persone casuali, o partite private in cui è possibile partecipare solo con degli amici o su invito, se non si è in cinque i restanti membri saranno dei bot.
Quando si inizia una partita si può scegliere se si preferisce usare un acchiappafantasmi o un fantasma, eppure anche in un gruppo formato da due giocatori, con entrambi con la preferenza su Ghostbusters, si finiva con uno dei due obbligato a fare il fantasma.
Questo non succedeva solo quando si trovavano altri giocatori umani, ma anche da soli quando tutti gli altri tre personaggi erano dei bot. In pratica la preferenza selezionata prima di una partita online è totalmente inutile e si dovrà sperare che il caso consenta di poter essere in team con i propri amici.
A questo si aggiungono diversi bug e problemi tecnici minori, che per fortuna raramente hanno minato le partite online. Un bug piuttosto fastidioso che ci è capitato è stata la totale assenza della parte doppiata per tutti i personaggi, con alcuni dialoghi completamente saltati quando ci siamo avvicinati a parlare a un personaggio.
Abbiamo giocato il titolo su una PS5 e siamo riusciti a risolverlo soltanto cambiando l’impostazione della lingua della console da italiano a inglese. Non sono mancati anche bug grafici, come ad esempio la sparizione delle texture e dei modelli poligonali di edifici e auto al di fuori della caserma o glitch all’interno delle partite.
I bot poi, specialmente quando controllano i nostri colleghi acchiappafantasmi sono per la maggior parte del tempo inutili, e spesso li vedrete fermi immobili in un punto intenti a non fare nulla. Va meglio, invece, quando il fantasma è un bot,:almeno sarà in grado di dare un minimo livello di sfida, anche se ovviamente non a livello di un altro giocatore umano.
Graficamente alla fin fine Ghostbusters: Spirits Unleashed è godibile, con uno stile da cartone che non stona affatto. Un po’ meno riuscite le animazioni dei personaggi, specialmente durante le emote. Dal punto di vista musicale invece nulla da dire, dato che il titolo è pieno di pezzi tratti dalla colonna sonora originale dei film.
Versione recensita: PS5
Voto Recensione di Ghostbusters: Spirits Unleashed - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
-
Il gameplay riprende bene lo spirito della saga e le prime ore sono divertenti...
-
La presenza di due attori del film originale con una piccola storia di contorno farà la gioia dei fan della saga
-
Colonna sonora tratta dai film
Contro
-
...ma la ripetitività di una sola modalità presente si farà sentire molto presto
-
Il Matchmaking non funziona come dovrebbe non permettendo di interpretare il ruolo che si predilige quando si è in gruppo con amici
-
Diversi bug e problemi tecnici
-
L'IA dei bot, specialmente quando sono degli acchiappafantasmi, è da rivedere
Commento
Advertisement