George R. R. Martin: il finale dei romanzi diverso da Game of Thrones? Sì e no

Lo scrittore di Cronache di Ghiaccio e del Fuoco commenta le possibili differenze tra il suo epilogo e quello di Game of Thrones

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

A quasi una settimana di distanza, tutti stanno ancora parlando del finale di Game of Thrones, che dopo una messa in onda andata avanti dal 2011 al 2019 ha salutato tutti, al termine dell’ottava stagione. In alcune precedenti interviste, lo scrittore George R. R. Martin, autore di Cronache del Ghiaccio e del Fuoco (i romanzi che hanno dato vita alla serie, ndr) aveva dichiarato che le cose finiranno più o meno allo stesso modo anche nei suoi romanzi, seppur con qualche differenza per dei personaggi secondari – alcuni dei quali, in effetti, non sono stati nemmeno rappresentati nella serie TV.

George R. R. Martin in compagnia di un giovanissimo cast di Game of Thrones: da sinistra, Alfie Allen (Theon Greyjoy), Kit Harington (Jon Snow), Sophie Turner (Sansa Stark), Maisie Williams (Arya Stark), Richard Madden (Robb Stark)

Sul suo blog, dopo la messa in onda dell’ultimo episodio della serie, Martin è tornato sulla questione, confermando che sì, ci saranno cose uguali e cose diverse. Il che, ovviamente, non ci dice affatto quali saranno.

Lo scrittore ha spiegato:

Sto scrivendo. L’inverno sta arrivando, ve l’ho detto da così tanto tempo, ed eccolo qui. The Winds of Winter (il penultimo libro, ndr) è davvero in ritardo, lo so, lo so, ma lo completerò. Non dirò quando, ci ho provato prima, solo per deludervi e fare il menagramo… ma lo finirò e, quando avrò fatto, sarà il momento di A Dream of Spring (l’ultimo romanzo, ndr).

Come finirà?, continuano a chiedermi le persone. Finirà come la serie TV? Finirà in modo diverso?

Beh, sì. E no. E sì. E no. E sì, e no. E sì.

Emilia Clarke (Daenerys Targaryen) e Kit Harington (Jon Snow)

Emerge, insomma, che ci saranno cose uguali e cose differenti, a conferma del fatto che con ogni probabilità si arriverà a epiloghi simili (anche perché le premesse, nelle pagine, ci sono tutte), solo da una via differente e, promette Martin, più approfondita:

Sto lavorando con un mezzo di comunicazione molto diverso di quello a disposizione di David [Benioff] e Dan [Weiss] (gli showrunner della serie tv, ndr), non dimenticatelo. Hanno avuto a disposizione sei ore per la loro stagione finale. Io mi aspetto che i miei ultimi libri contino su 3.000 pagine di manoscritto, prima che possa considerare di aver finito. E se dovessero servire più pagine o più scene, allora le aggiungerò.

Sophie Turner (Sansa Stark) e Maisie Williams (Arya Stark)

Martin afferma che i romanzi subiranno l’effetto farfalla di cui da lungo tempo afferma di parlare e sottolinea che scopriremo il destino di tanti personaggi che la serie TV non ha seguito – da Jayne Pool a Lady Stonheart. Tuttavia, a chi gli domanda quale sia il vero finale, se quello dei romanzi o della serie TV, Martin risponde:

È una domanda stupida. Quanti figli ha Scarlett O’Hara? (il numero era diverso tra romanzo e film, ndr)

Martin conclude chiedendo ai suoi lettori e ai fan di Game of Thrones di stare tranquilli, perché avranno tutto il tempo di litigare su internet su come le cose andranno a finire in Cronache del Ghiaccio e del Fuoco:

E se facessimo così? Io lo scrivo. Voi lo leggete. Poi tutti si possono fare la loro idea e litigarci su internet.

Trovatevi un posto comodo dove aspettare: potrebbe volerci ancora un po’, prima che Martin concluda i due ultimi volumi di A Song of Ice and Fire.

Fonte: George R.R. Martin

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