Il CEO del Liverpool FC, nonché ex boss di Xbox noto per i suoi tatuaggi a sfondo videoludico Peter Moore ha rivelato di temere che Fortnite sottragga futuri tifosi allo sport.
A detta di Moore, “novanta minuti sono un lungo periodo per un millennial maschio che si deve sedere su una panchina”.
“Quando guardo ai millennial maschi tra gli spettatori, sono preoccupato come CEO di un club di calcio che si affida alla prossima generazione di fan in arrivo”, ha aggiunto.
“Se non sviluppiamo abilità tecnologiche come club, li perderemo. C’è così tanta pressione sul tempo e solo 24 ore al giorno, e ci sono solo così tante ore per giocare Fortnite.Siamo un’industria che ha bisogno di abbracciare la tecnologia per assicurarsi che non perdiamo un’intera generazione di giovani, che potrebbe crescere senza avere quell’amore per il calcio”.
Poi una proposta concreta: “dobbiamo impacchettare i contenuti in bocconi tra i 60 e i 90 secondi per mantenere il loro engagement”.
Un’osservazione simile, anche se non direttamente rivolta a Fortnite e meno specifica visto che non si parla di un esperto di gaming come Moore, era arrivata dall’ex team principal della Scuderia Ferrari Maurizio Arrivabene.
Che ne pensate, come appassionati di videogiochi e magari anche di calcio? Diteci la vostra nei commenti.