Dopo la demo di Final Fantasy 7 Remake, che condensava tutte le informazioni insieme in un tempo relativamente breve, si era manifestata la paura che il sistema di combattimento non fosse all’altezza del capitolo originale. La sua deriva action e alcuni comandi da impartire in tempo reale facevano nascere il dubbio che l’operazione di restaurazione potesse avvicinarsi sin troppo, e in maniera pericolosa, all’ultimo e controverso capitolo della serie, che con le vecchie glorie non ha davvero nulla da spartire.
Dopo aver approfondito Final Fantasy 7 Remake per oltre quaranta ore, la sensazione iniziale si è sostanzialmente ribaltata, sfociando in una consapevolezza ferrea che ha fatto crollare ogni dubbio in proposito: il combat system è infatti un ponte ideale tra i combattimenti a turni di ventitré anni fa e le derive action in tempo reale di oggi.
Cloud, Barret, Tifa e Aerith possono infatti effettuare attacchi di base, parate e schivate tramite input immediati, mentre per il lancio delle magie, l’uso degli oggetti e delle tecniche bisogna attendere che si carichi la classica barra ATB affinché si possano impartire i comandi dai menù, mentre la schermata si blocca sostanzialmente del tutto. Inoltre, per quanto riguarda le tecniche, possono essere usate delle shortcut nei comandi che velocizzano gli attacchi senza dover passare dai menù (giusto per non scontentare ulteriormente i giocatori moderni).
Punto negativo invece per la modalità classica di Final Fantasy 7 Remake, che voleva essere una specie di contentino per i giocatori vecchia scuola, ma si è rivelato in realtà un pleonasmo inutile per tutti, poiché vittime di alcune scelte a monte che definire scellerate è davvero un complimento. Il punto, è che la modalità classica vi obbliga di default a giocare a difficoltà facile, mentre le azioni solitamente effettuabili in tempo reale vengono automatizzate, lasciando spazio decisionale solo per quelle a turni.
In virtù di quello che può essere definito un compromesso perfetto, il sistema di combattimento di Final Fantasy 7 Remake assume una dimensione tattica non indifferente, esattamente come avveniva nei capitoli della saga che vanno dal sette al dieci. Lo si capisce in particolar modo nell’endgame, ossia quando viene sbloccata una difficoltà più alta e quando il giocatore, ormai esperto, dovrà cimentarsi in scontri più impegnativi. Qui, l’uso e l’incastro delle materie diventa ancora più fondamentale, i margini di errori si fanno più ristretti e l’approccio “allegro” viene punito molto più spesso. Saranno dunque di aiuto le proprietà coadiuvanti di alcune materie, che accrescono il potere offensivo (o curativo) di alcune magie, assieme ad altri effetti che vi lasciamo il piacere di scoprire e sperimentare liberamente.
Ottima risulta essere anche l’introduzione delle mini sferografie dedicate alle singole armi di ogni personaggio, che danno la possibilità di migliorare le statistiche di base e acquisire abilità attive e passive fondamentali, che meglio indirizzano le inclinazioni dei personaggi. Ecco dunque che nel caso di Barret troverete più nuclei da sbloccare per quanto riguarda la forza bruta e le difese magiche e fisiche, mentre per Tifa sono in numero maggiore le abilità legate alla rapidità, alle tecniche e ai fondamentali PM che vi serviranno soprattutto per lanciare magie di supporto al party.
In Final Fantasy 7 Remake, ogni arma ha poi una tecnica unica associata, che con l’utilizzo continuativo da parte del personaggio preposto può essere imparata in modo permanente, lasciando così la possibilità di passare all’arma successiva senza perdere le peculiarità di quella precedente.
Brilla anche la possibilità di poter rimanere in controllo del leader mentre coi grilletti si decide quale ordine impartire ai membri del party, così da avere un controllo maggiore sulle diverse situazioni di gioco. Allo stesso modo, coi tasti direzionali è possibile prendere direttamente il controllo degli personaggi che il quel momento stanno affrontando la battaglia. Nelle fasi avanzate, questo continuo ping-pong tra uno e l’altro verrà effettuato con grande naturalezza, dando vita a combattimenti davvero spettacolari e rapidi, in cui aumentano le possibilità di uscire dalle battaglie con un numero decisamente inferiore di danni. E alla massima difficoltà diventa un fattore fondamentale, perché vi viene inibita di default la possibilità di usare gli oggetti e, quando si riposa, verranno recuperati solo i punti vita.
Nel video di approfondimento preparato, parliamo più nel dettaglio di tutte queste novità, mostrandovi i casi concreti e facendo considerazioni anche su altri dettagli legati alla tenuta della storia di gioco. Non mancano nemmeno i riferimenti agli ultimi lavori di Square Enix e a come Final Fantasy 7 Remake potrebbe essere una nuova luce guida per le basi del combat system da implementare nei prossimi capitoli della serie principale.