FIFA e FUT si prendono la rivincita: "le loot box non sono gioco d'azzardo"

EA vince il ricorso in tribunale: le loot box di FIFA non sono considerabili gioco d'azzardo.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Molti utenti ricorderanno le polemiche che hanno recentemente accompagnato le loot box e in particolar modo FIFA e Electronic Arts: le meccaniche erano finite sotto osservazione in diversi paesi, arrivando in alcuni casi addirittura a bandirle.

La feature che permette l'estrazione di contenuti in maniera casuale, presente anche in FIFA 22, è stata paragonata spesso dai giocatori più critici, ma anche da alcuni governi, come gioco d'azzardo e obbligando Electronic Arts a rimuoverle nei propri territori.

Le loot box sono da sempre una delle feature più amate e popolari dei titoli sportivi di EA, al punto che solo lo scorso anno l'azienda riusciva a guadagnare ben 3.000 dollari al minuto.

Il governo olandese era stato uno dei più severi nel cercare di arginare questo fenomeno, chiedendo agli sviluppatori di cambiare le meccaniche di FIFA o incorrere in multe salatissime.

Il publisher si era però rifiutato di rispettare le richieste del governo e la vicenda finì in tribunale, che obbligò nel 2020 EA Sports a pagare la multa salatissima di 10 milioni di dollari, che includeva tutte le giornate per le quali non era stata rispettata la richiesta.

Gli sviluppatori hanno però immediatamente annunciato che avrebbero fatto ricorso: la causa si è conclusa soltanto poche ore fa, con un grande risultato per gli autori di FIFA che ha ribaltato completamente la situazione.

Come riportato da Eurogamer.net, la Divisione Amministrativa Giurisdizionale del Consiglio di Stato, il tribunale amministrativo più elevato dei Paesi Bassi, ha infatti stabilito che EA Sports non ha mai violato le leggi sul gioco d'azzardo, in quanto le loot box non possono essere considerate come tali.

«La maggior parte dei pacchetti possono essere ottenuti e sono utilizzati partecipando al gioco. [...] Dato che i pacchetti non rappresentano un gioco standalone, non sono un gioco di fortuna e non richiedono una licenza apposita.

Pertanto, il publisher non ha violato il Games of Chance Act e la Gaming Authority non avrebbe dovuto imporre una multa pecuniaria al publisher».

Il tribunale ha dunque revocato con effetto immediato la sanzione che era stata inflitta a Electronic Arts perché le loot box non sono considerabili gioco d'azzardo: un risultato che, comprensibilmente, EA Sports ha accolto con grande entusiasmo, come riportato in un comunicato rilasciato alla redazione di Eurogamer.net.

«La decisione odierna conferma la nostra convinzione che nessun aspetto di FIFA o FIFA Ultimate Team può essere considerato gioco d'azzardo secondo la legge olandese.

In Electronic Arts il nostro approccio per il game design pone al primo posto scelta, divertimento e valori. La nostra priorità è sempre stata assicurarci che i nostri giocatori nei Paesi Bassi e in tutto il mondo avessero un'esperienza positiva».

Indubbiamente si tratta di un precedente storico che potrebbe essere molto importante per il futuro delle loot box nei videogiochi, anche se occorre naturalmente ricordare che la decisione riguarda semplicemente le leggi in vigore nei Paesi Bassi.

EA Sports è infatti consapevole che altri paesi potrebbero decidere di adottare misure molto più severe, ma gli sviluppatori hanno già dichiarato di essere pronti a discutere con i governi per pensare a «soluzioni reali».

Anche molti politici americani avevano associato le loot box proprio al gioco d'azzardo, chiedendo al governo USA di imporre nuove leggi per proteggere i minorenni: non resta che scoprire, anche alla luce dell'attuale decisione del tribunale, in che modo potrebbe andare avanti la battaglia contro queste meccaniche.

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