FIFA 22 | Pro Club tenta il salto di qualità: più veloce e RPG

Cosa cambia in Pro Club all'interno di FIFA 22? Vi sveliamo tutti i dettagli dopo averli scoperti direttamente da EA Sports.

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a cura di Paolo Sirio

Il pacchetto di modalità di FIFA 22 continuerà a fare affidamento su Pro Club, una feature forse oscura per gli appassionati meno “pro” che in genere si dedicano a Carriera e, soprattutto, FUT, ma che rappresenta una presenza stabile per il franchise da anni – e forse una delle più ambiziose da un punto di vista squisitamente tecnico.

Per la nuova edizione, su grande richiesta della ristretta cerchia che ne fruisce, EA Sports ha pensato bene di ampliare il parco funzionalità di questa modalità e di aggiungerne di nuove, basandosi su tre capisaldi che – come illustratoci in un evento digitale a porte chiuse riservato alla stampa – riscriveranno le regole del gioco su FIFA 22.

In primis, Pro Club viene visto adesso come un’esperienza social “streamlined”, molto più rapida e fluida nella fruizione, in modo che si possa iniziare a giocare subito con gli amici. A questo si aggiungono una progressione del nostro giocatore ridefinita completamente e più opzioni per la personalizzazione estetica, sia del giocatore che per il club di cui andrà a fare parte.

Pro Club drop-in

Quando parlavamo di esperienza “streamlined”, il riferimento più grosso è alla funzionalità del Pro Club Drop-in. Si tratta di una nuova modalità nella modalità con cui giocare partite casuali in totale rilassatezza insieme agli amici o con quelli che vengono chiamati “like-minded individuals”, ovvero persone che cercano la nostra stessa esperienza di gioco.

Una volta avviato il Drop-in, vi ritroverete in una lobby che prevede un massimo di quattro giocatori riuniti insieme “sotto lo stesso tetto”: questi potranno arrivare sia dal matchmaking che su invito dell’ospite, e qui l’host potrà decidere il ruolo di ciascun giocatore in base alle sue caratteristiche. La lobby integra una chat vocale che, all’occorrenza, potrà essere mutata per non infastidire gli altri.

Con ogni probabilità, si tratta del modo più veloce per cominciare a giocare con gli amici, qualcosa che Electronic Arts – attraverso tutte le altre modalità che approfondiremo nel corso del mese – sta tentando di incentivare in ogni maniera, lasciando presumibilmente l’individualismo ad aree specifiche del titolo come i già menzionati FUT e Carriera.

Similmente, è plausibile che questo strumento venga adoperato soprattutto dai gruppi di amici, che vorranno magari guidare per mano i neofiti della modalità o godersi una sessione tra una chiacchiera e l’altra con persone che conoscono: di certo, con la velocità d’accesso che ci è stata fugacemente mostrata nella presentazione, è un tool molto interessante per tali finalità.

Crescita del giocatore

Un aspetto del quale si è a lungo dibattuto durante la presentazione a cui abbiamo assistito, e non soltanto per quanto riguarda Pro Club, è la crescita del giocatore. EA Sports ha integrato diversi nuovi elementi destinati a fornire a FIFA 22 una leggera componente ruolistica, tra boost da selezionare per il proprio calciatore e attributi da migliorare ogni volta che si sale di livello.

In ogni tipo di attività sarà possibile guadagnare punti esperienza (che si tratti del nuovo Drop-in, delle amichevoli, del campionato…) e, alla fine di ciascuna partita, avremo una barra dell’esperienza che si riempirà in base alle azioni che avremo fatto, come gol e tackle, oltre ad un punteggio basato sul voto e su come avremo giocato, sia in difesa che in attacco.

Nella demo che ci è stata mostrata abbiamo visto il passaggio dal livello 2 al livello 3, con cui sono stati guadagnati 4 punti abilità e 2 perk. Questi vengono sbloccati esattamente come nella Carriera Giocatore, di cui potremo parlare più avanti nel corso del mese, e nello specifico erano Last Defender e Clutch Save (noterete anche dopo che in EA Sports ci sono fan della difesa e da italiani non possiamo che esserne contenti).

Nel nostro approfondimento sul gameplay abbiamo potuto sottolineare l’introduzione di nuove statistiche come le heatmap e gli expected goals. Queste sono comprese anche nell’esperienza Pro Club: le statistiche sono molto dettagliate ed includono, oltre ad un riassunto, particolari sul possesso, sul tiro, sul passaggio, sulla difesa e sulle parate, chiaramente con interesse crescente nei riguardi di ciascuno in base al ruolo interpretato.

Insomma, sia che si tratti di capire come e dover poter migliorare, sia che stiamo parlando di avere poi gli strumenti idonei per implementare una crescita intelligente del giocatore, FIFA 22 mette a disposizione tutto quello che serve per potenziare il proprio calciatore in erba secondo i desiderata di ognuno: un perfezionamento che non sembra di poco conto.

Archetipi e perk

Sul tema della personalizzazione, i giocatori avranno la possibilità di scegliere e compiere uno switch al volo tra 5 stili di gioco unici, con altrettanti ruoli diversi senza alterare il proprio aspetto: abbiamo visto punta, centrocampista, difensore centrale e portiere, quindi ci sono proprio tutti. All’interno di ciascuno di loro, ci saranno degli skill tree, simili a quelli visti in Volta, dove distribuire i punti abilità guadagnati sul campo in queste categorie:

  • Fisico
  • Difesa
  • Dribbling
  • Passaggio
  • Tiro
  • Corsa
  • Parata

Al completamento di ogni skill tree si potrà sbloccare un archetipo, che è di fatto un’abilità speciale dal costo superiore (18 punti) che definisce in toto l’identità del nostro calciatore. Nella demo abbiamo visto l’archetipo del Guardiano, che migliora sensibilmente intercetto, consapevolezza difensiva, contrasti e scivolati nella difesa.

In aggiunta, sono stati introdotti i perk, che vengono definiti “gameplay boost” e si ottengono salendo di livello come abbiamo descritto poche righe fa. Questi boost si attivano completando determinate azioni lungo una partita, ma vanno selezionati prima di cominciare a giocare, e se ne possono scegliere al massimo tre per match.

Alcuni esempi che abbiamo visto:

  • Defensive closer: aumenta gli attributi difensivi negli ultimi 15 minuti + recupero
  • Assist streak: dopo un assist per un gol, aumenta gli attributi di passaggio per 15 minuti
  • Active first touch: dopo un controllo di prima aumenta il controllo della palla, l’accelerazione e lo sprint
  • Skilled dribbler: aumenta il dribbling e le mosse abilità dopo averne fatto uno

Insomma, sia nel corso dell’incontro che prima, potremo avere un impatto determinante sulle prestazioni del nostro giocatore, determinandone le caratteristiche stabilite e quelle che hanno modo di evolversi durante una partita, dove sulle ali dell’entusiasmo per un colpo riuscito particolarmente bene otterremo l’opportunità di fare ancora meglio.

Two more things...

Pro Club si sta proponendo di compiere un autentico salto in avanti, e questo passerà anche per due dettagli nient’affatto da sottovalutare. Il primo, ora che abbiamo discusso della personalizzazione dei giocatori su una base individuale, riguarda la customizzazione del club a 360 gradi e sotto tutti i punti di vista.

Come vedremo nella nuova Carriera, la modalità ha infatti recepito tutte le innovazioni che vi sono state apportate per quanto riguarda l’identità dello stadio e della rosa: potremo ritoccare l’erba e gli spalti della struttura che ci ospiterà, cambiandone formato e colore – che si parli dello stadio nel complesso o soltanto dei seggiolini -, e saranno coperti persino dettagli quali i cori che arriveranno dai tifosi in curva o la canzone che partirà ad ogni gol (in una voce chiamata “Atmosfera”) e la rete.

In quest’ottica, Pro Club non sarà più figlio di un dio minore, com’è successo di frequente negli scorsi anni, ma introdurrà un ampliamento delle sue meccaniche che andrà di pari passo con il resto del gioco. L’ampliamento ha riguardato anche le opzioni già disponibili, con più kit e loghi o banalmente palloni da utilizzare in casa.

Infine, una seconda novità che farà piacere agli amanti della rappresentazione e della diversità: i giocatori potranno creare degli atleti di sesso femminile e vederli competere in partite 11v11 miste contro altri calciatori di sesso maschile. Come nelle altre modalità, le donne avranno un set di animazioni peculiari sia per quanto riguarda i movimenti che il look totalmente personalizzabile a piacere.

Conclusioni

FIFA 22 prova ad alzare l’asticella media sui contenuti che propone e tale processo non lascia indietro, per la prima volta dopo un po’ di iterazioni, Pro Club, che si è modellato in una direzione ruolistica – la stessa intrapresa in altre aree del gioco – e social allo stesso tempo, puntando tutto sull’immediatezza dell’esperienza e la possibilità di unirsi agli amici in sessioni più rilassate. Una freccia in più nell’arco di un titolo che fa della sua profondità contenutistica un marchio di fabbrica.

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