FIFA 21 dà il calcio d'inizio alla next-gen – Anteprima
EA Sports vuole portare il suo calcio al «livello successivo», e di certo le premesse, naturalmente tutte da verificare, sono accattivanti
a cura di Paolo Sirio
Informazioni sul prodotto
- Sviluppatore: EA Sports
- Produttore: Electronic Arts
- Distributore: Electronic Arts
- Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
- Data di uscita: 2 ottobre 2020
Con la presentazione dell’EA Play Live, Electronic Arts ha dato il via alla tradizionale liturgia con cui ogni anno porta al grande pubblico la nuova iterazione della sua serie sportiva di punta. FIFA 21 è realtà, e al solito non serviva che venisse confermato dal momento che – piaccia o no – è un appuntamento immancabile della stagione dei videogiochi, e questo reveal ci permette di dare un’occhiata al “manifesto” programmatico della nuova iterazione in uscita dal 9 ottobre.
Una presentazione insolita
Un commento sul reveal di FIFA 21 non può passare per qualche osservazione su EA Play Live, la sede che l’ha ospitato, e sui contenuti che sono stati pubblicati durante e a ridosso dell’evento. La serata di Electronic Arts ha avuto il pregio di utilizzare toni concisi e una durata relativamente contenuta, poco più di 45 minuti (quanto il tempo di una partita di calcio, curiosamente), ma le buone parole che si possono spendere nei suoi confronti finiscono qui.
L’impressione è che il publisher avesse non poco da dire, perché gli spunti di per sé non sono mancati, ma proprio poco da mostrare ai suoi giocatori: vuoi per un portfolio che si è assottigliato per forza di cose alla fine di una lunga e sfiancante generazione, vuoi per il momento storico delicato che stiamo vivendo, in cui gli sviluppatori sono più comodi a fare una finta call in una trasmissione registrata e chiacchierare delle intenzioni dei loro progetti anziché montare video di gameplay e trailer. L’annuncio chiacchierato del nuovo Skate 4 è stato emblematico in tal senso, laddove il “chiacchierato” non è usato con l’accezione cui siamo abituati quando facciamo riferimento ai rumor ma proprio all’uso della chiacchiera per comunicare l’esistenza di un progetto tanto atteso. Non si tratta del solo caso, naturalmente, per cui molti appassionati si sono precipitati sui social a criticare la gestione del minutaggio da parte di EA.
Le presentazioni degli EA Originals, progetti tutti interessanti, sono state allo stesso modo prive della quantità di produzione che ci si aspetterebbe da un appuntamento tanto importante per gli appassionati e per gli autori, e persino quando la produzione c’è stata – come nel caso di Star Wars: Squadrons – fiumi di parole e lunghe clip hanno disperso un po’ il senso del perché i giocatori dovrebbero essere eccitati all’idea di avere tra le mani questo o quel titolo.
Venendo a FIFA 21, non siamo andati troppo lontani dal solito canovaccio che vuole una prima introduzione all’evento pre-E3 di Electronic Arts con soltanto un gameplay trailer o teaser, per poi spalmare le informazioni e il giocato vero e proprio nel corso dell’estate.
Tuttavia ha fatto specie che, in un anno di transizione fondamentale per i videogiochi e forse soprattutto per quelli sportivi, che hanno bisogno di svecchiarsi un po’ dopo una generazione tanto prolungata, l’editore abbia riservato un singolo trailer sia per il gioco di calcio che per Madden NFL 21, addirittura annacquando la stessa clip con spezzoni di eventi come le partite di football americano o Champions League reali perché palesemente non aveva footage da esibire a questo punto.
È un dato di fatto come le realtà legate alle uscite annuali abbiano tempi ristretti e roadmap consolidate negli anni da rispettare obbligatoriamente, ed è quindi fuor di dubbio che qualcosa, qualunque cosa, su FIFA 21 ieri andava mostrata o altrimenti sarebbero stati problemi di non poco conto per Electronic Arts; ma è altrettanto vero che esibizioni tanto fumose, che sia il titolo calcistico o l’intera lineup, non fanno altro che acuire quella sensazione di sfiducia e diffidenza che alberga da qualche anno a questa parte nei confronti della casa californiana.
I primi dettagli
Questo non vuol dire che non siamo riusciti a scorgere i primi dettagli su FIFA 21, naturalmente, a guardar bene quei rari momenti di esibizione next-gen in engine nel trailer di presentazione e nel comunicato che ci è stato fornito a ridosso del reveal. Non sappiamo moltissimo ma non sono tardate ad arrivare alcune buone notizie per gli appassionati – come consumatori prim’ancora che in quanto gamer. EA Sports Dual Entitlement è il programma di Electronic Arts annunciato ieri che permetterà agli utenti di «aggiornare la propria copia» del gioco da PS4 a PS5 e da Xbox One a Xbox Series X senza alcun costo aggiuntivo. L’offerta è valida dal day one delle nuove console fino al lancio di FIFA 22 e Madden NFL 22 l’anno prossimo.
«Al momento» non è possibile effettuare l’upgrade qualora si volesse passare da una versione fisica ad una digitale, problema che si è posto nel momento in cui Sony ha annunciato la sua PS5 Digital Edition con cui probabilmente punterà ad abbattere i costi per l’ingresso nella next-gen; la porta non è chiusa, sembrerebbe, ma per ora non se ne fa niente. I dettagli si fanno poi piuttosto specifici per quanto riguarda la gestione della prossima generazione di console, senza approfondire purtroppo se ci saranno miglioramenti current-gen di sorta, e quali, su Xbox One, PS4 e Nintendo Switch, che si apprestano a lasciare la ribalta alle nuove arrivate per l’uscita ormai imminente di fine anno.
A livello tecnico, viene sottolineato come illuminazione e rendering in differita verranno utilizzati per restituire scene molto più complesse e profonde sia durante il gioco vero e proprio che nel pre e post partita così come sotto il profilo dei tagli con tifosi e panchine al centro della scena. Inoltre, è stato confermato che verrà sfruttato il feedback aptico «pieno e reattivo» del DualSense su PS5 per tiri, passaggi, prese, calci, contrasti e colpi, con l’obiettivo di rendere più intensa l’esperienza e permettere di avvertire, in modi che non ci sono ancora troppo chiari, il cambio di ritmo in una partita.
Gli SSD delle nuove console vengono anch’essi spinti in maniera particolare, dal momento che garantiranno di avere tempi di caricamento più rapidi e in particolare si parla degli «ambienti dello stadio che verranno caricati con una velocità senza precedenti». Questi nuovi ambienti saranno «autentici» grazie al nuovo sistema di illuminazione differita, con giocatori che saranno resi fedelmente e «umanizzati».
Questo obiettivo è stato prefissato adoperando una tecnologia di animazione migliorata che vuole conferire un movimento quanto più vicino al singolo giocatore possibile, in modo che questi sia istantaneamente riconoscibile; inoltre, nel corso della partita i calciatori avranno comportamenti credibili, si sistemeranno i parastinchi verso lo scadere o grideranno per chiedere palla, con l’intento di alzare l’asticella del coinvolgimento emotivo.
Non ci è dato sapere se la serie risolverà uno dei suoi problemi atavici, ovvero il numero relativamente limitato di volti a disposizione per i calciatori inclusi nel gioco, ma la promessa di EA Sports è offrire una definizione più profonda dei fisici dei giocatori, con l’illuminazione ora dinamica che accentuerà dettagli come facce, capelli e divise. Le condizioni meteo avranno un impatto estetico, oltre che ludico, più marcato, con panchine inzuppate d’acqua e neve sempre più accumulata sul campo mano a mano che passeranno i minuti.
Il contesto scenografico sarà raffigurato con maggiore attenzione proprio per porre l’accento su questo aspetto: ci saranno filmati pre, post e durante la partita con giocatori, panchine e tifosi che esprimeranno senza freni le proprie reazioni quando si segnerà una rete importante, con suoni trasmessi dall’audio spazializzato e inquadrature che ricorderanno gli incontri reali.
Nel primo trailer abbiamo potuto vedere alcune squadre che saranno coinvolte come partner e taluni calciatori che saranno evidentemente i testimonial su più livelli di FIFA 21. Spicca Kylian Mbappé, campione del mondo con la Francia in forza al Paris Saint Germain, che ha prestato le sue fattezze per i pochi spezzoni dal campo che abbiamo potuto vedere, qualche battuta in fase di doppiaggio per la clip e le prime immagini pubblicate nella nottata che gli conferiscono d’ufficio lo scettro di cover athlete.
Mbappé può essere visto in alcuni dei frammenti videoludici più next-gen degli ultimi mesi, bagnato da una forte pioggia al Parco dei Principi mentre, sudato e provato da una lunga partita, si appresta a battere un calcio di rigore agli ultimi minuti. Il suo passo leggero e lo stacco esteso delle gambe dal terreno nella breve corsa sul dischetto ricordano molto le sue movenze in campo, e questo passaggio del trailer è quasi una sintesi ideale del manifesto di cui abbiamo parlato finora. Il rigore va a segno dal momento che qualche minuto dopo possiamo vedere Mbappé esultare con i suoi compagni di squadra Herrera, Verratti, Navas e Draxler.
Altre squadre avvistate sono il Borussia Dortmund, con un gioco di gambe dell’esterno portoghese Raphael Guerreiro, il Real Madrid con Hazard, stella dell’attacco delle Merengues che esegue un tiro al volo ben piazzato, e l’Atletico Madrid con il portiere Oblak al Santiago Bernabeu. Possiamo vedere una palla area contesa da Van Dijk, centrale del Liverpool, e Otamendi (Manchester City) con sullo sfondo De Bruyne e il portiere Ederson che si distende per provare ad evitare un gol alla sua compagine – e qui spicca effettivamente il livello di dettaglio promesso grazie alla nuova illuminazione ma anche al corpo del giocatore ora più ricco da un punto di vista poligonale e ancora più sfumato nella qualità del volto.
Sia su PS5, dov’è stato menzionato il DualSense, che sulle altre piattaforme, la dimensione fisica sarà molto importante com’è abitudine e contribuirà a convogliare gli equilibri che si affermeranno in campo tra i diversi calciatori – come dimostrato da un tackle furbo e ben assestato di Emre Can (BVB) che stoppa sul nascere un tentativo di dribbling del più agile Barkley del Chelsea, e conferma al contempo il ritorno dell’intervento leggero a metà tra una scivolata e una trattenuta. Tra le altre strutture vediamo il Muro Giallo alla Signal Iduna Arena, l’iconica curva dello stato del Dortmund, e la KOP, la curva più calda di Anfield Road ripresa sia all’esterno che all’interno, in cui – nella casa dei campioni d’Europa – vengono mostrati tutt’altro che per caso i tifosi Reds con modelli poligonali differenziati tra di loro e dettagliati come mai prima d’ora mentre intonano la celeberrima “You’ll Never Walk Alone”, inno della squadra inglese.
Cosa succede ora?
Come abbiamo osservato sin qui, la presentazione blanda di FIFA 21 fa parte di una roadmap ormai cristallizzata che si ripete di anno in anno, ed è pure per questo che EA Sports è stata molto trasparente nella sua comunicazione finora e ha già fatto sapere cosa dovremo aspettarci nei mesi a venire dalla presenza mediatica del gioco.
L’esperimento portato avanti con successo lo scorso anno delle Pitch Notes si ripeterà anche per questa stagione, sebbene qualche momento della corsa all’uscita dovrebbe essere stato tagliato visto che a luglio non avremo a che fare nemmeno per sbaglio con il titolo di Electronic Arts; tutti gli appuntamenti sono stati rimandati ad agosto e in questo immaginiamo rientrino le stesse motivazioni dietro un EA Play Live tanto povero a livello di produzione.
Ad agosto, dunque, potremo mettere gli occhi sul primo gameplay del gioco, che metterà nero su bianco quanto ci siamo detti finora e ne confermerà o smentirà la bontà – considerando le tempistiche e la partnership con Sony, non ci sorprenderebbe vederlo ad un reveal dei prodotti di terze parti per PS5, secondo indiscrezioni in programma proprio tra due mesi.
Si parlerà della modalità Carriera, ristrutturata due anni fa e ampliata lo scorso anno con l’aspetto delle interviste a risposte multiple per gli allenatori provetti; di Volta Football, la modalità simil-FIFA Street che ha fatto il suo debutto in FIFA 20 e dalla quale ci si può aspettare un’estensione; Pro Club e, infine, FIFA 21 Ultimate Team, la modalità che più di ogni altra garantisce la sostenibilità della serie e attira milioni di fan appassionati di gaming calcistico a base di carte, anch’essa riassestata lo scorso anno e chiamata a mantenere fresco il proprio appeal nei confronti di utenti che ci si misurano per centinaia di ore in ogni edizione.
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+ L'umanizzazione dei calciatori è un concetto intrigante
+ L'attenzione alle sensazioni tra scenografia e controller di PS5
- Non è stato discusso come cambieranno le versioni current-gen
- Aspettiamo di capire se ci saranno modifiche strutturali al gioco
Il primo appuntamento con FIFA 21 è stato alquanto irrituale, con un breve trailer che ha fornito contaminazioni inattese, e probabilmente indesiderate dalle nostre parti, con il football americano di Madden NFL 21, ma ha fornito le prime indicazioni su quello che possiamo aspettarci nei mesi a venire, nella marcia breve quanto intensa che porterà al day one del prossimo ottobre. Rimane da capire come EA Sports si regolerà nei confronti della current-gen, la prima a venire servita tra meno di quattro mesi, ma di certo le prospettive su PS5 e Xbox Series X sono allettanti.
Voto Recensione di FIFA 21 - Recensione
Voto Finale
Il Verdetto di SpazioGames
Pro
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Il primo impatto con la grafica next
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gen di FIFA 21 è di alto livello
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L'umanizzazione dei calciatori è un concetto intrigante
-
L'attenzione alle sensazioni tra scenografia e controller di PS5
Contro
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Reveal irrituale con la "contaminazione" di Madden NFL 21
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Non è stato discusso come cambieranno le versioni current
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gen
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Aspettiamo di capire se ci saranno modifiche strutturali al gioco