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Farming Simulator 19 Recensione | Il salutare lavoro nei campi

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a cura di Francesco Ursino

Giants Software torna sulle scene con una nuova iterazione della serie che ci fa conoscere il piacere del lavoro all’aria aperta. Con Farming Simulator 19, infatti, si torna a vestire i panni di agricoltori, allevatori e silvicoltori: scopriamo come le nuove caratteristiche di quest’anno si integrano con il già solido impianto proposto nei titoli passati.

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Un pezzo di terra tutto per me

Con Farming Simulator 19 si potrà gestire la propria azienda agricola in tutto e per tutto. Una volta iniziata una partita in single player, sarà possibile decidere di prendere in gestione un’azienda già avviata, oppure ci si ritroverà con dei fondi da spendere nella maniera più opportuna, scegliendo il terreno adatto e il tipo di attività. Per ultimo, i giocatori più scafati possono iniziare completamente da zero, con un capitale iniziale ridotto. Una volta incominciata la partita, si potrà decidere se dedicarsi alla coltivazione, all’allevamento o alla silvicoltura.

Così come da tradizione della serie, ogni attività porta con sé una serie di dinamiche di gioco che riprendono in maniera veramente precisa le varie mansioni. In qualche modo è possibile pensare che il gameplay sia formato da una serie di minigiochi che, messi insieme, formano il quadro complessivo dell’offerta di Farming Simulator 19. Nel caso dell’agricoltura, ad esempio, sarà necessario arare i campi, togliere le erbacce, raccogliere quanto seminato, trasportare il tutto nei silos per poi venderlo al miglior offerente. La silvicoltura, invece, comprende la fase di innesto degli alberi, la crescita, il taglio e la successiva raccolta. L’allevamento vedrà non solo la cura degli animali, ma anche la pulizia degli ambienti, la produzione di foraggio e via di questo passo.

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Ovviamente abbiamo semplificato il quadro complessivo tanto per farvi intendere come, in Farming Simulator 19, nessun dettaglio venga lasciato al caso. Questo è ancora più vero nell’edizione di quest’anno, soprattutto se si va a spulciare la lista dei numerosi veicoli da lavoro disponibili. L’iterazione 2019, infatti, include le macchine di New Holland, Challenger e Deutz-Fahr, ma anche di John Deere, presente per la prima volta nella serie. Si tratta di un’introduzione forse non molto incisiva per i meno attenti, ma avere a che fare con le macchine di uno dei produttori leader del settore aumenta ancora di più il realismo. I veicoli, ovviamente, possono essere acquistati o noleggiati: in questo secondo caso, sicuramente più economico, non sarà possibile operare alcuna personalizzazione.

Il punto forte di Farming Simulator 19 è, come da tradizione, l’estrema attenzione ai dettagli e il realismo dell’intero impianto di gioco. Basti pensare a tutta la fase di contrasto alle erbacce che possono sorgere dopo aver seminato. In questo caso è possibile effettuare operazioni di calcitazione ciclica, che prevedono l’utilizzo di calce viva per ridare vitalità ai terreni. Se siete novizi, sarà necessario passare dai sei tutorial proposti dal titolo, che se non altro daranno modo di entrare in confidenza con i tanti macchinari e le operazioni necessarie alla gestione della fattoria. Vi stupirete delle fasi necessarie alla coltivazione di un campo o, anche più semplicemente, della creazione di balle di fieno o alla cura del terreno.

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Libertà, amara libertà

La cosa affascinante della serie Giants Software, e quindi anche di questo nuovo Farming Simulator 19, è la grande libertà data al giocatore, che in sostanza ha l’occasione di plasmare la propria attività secondo i suoi desideri. Tale libertà di azione, sicuramente apprezzabile, può rappresentare però un ostacolo per i meno volenterosi. Facciamo qualche esempio: scegliere di allevare i cavalli, che costituisce una delle grandi novità di questa edizione, rappresenta sì una bella sfida, ma anche un’attività che non sembra essere ricompensata in maniera del tutto adeguata dal punto di vista economico. Allo stesso modo, scegliere di svolgere lavori per conto terzi fornirà un economico che, tutto sommato, non sarà così importante. Questo perché lo svolgimento di lavori per soggetti esterni, effettuati con macchinari affittati, ci darà diritto solo a una piccola percentuale del compenso finale.

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Insomma, prima di ingranare veramente in Farming Simulator 19 è necessaria costanza e pazienza. Questa dinamica è tutto sommato coerente con il carattere del titolo, approcciato da giocatori che di solito hanno bene in mente che per avere successo nella propria attività agricola virtuale è necessario investire molto tempo. Detto ciò, dal punto di vista del gameplay non ci hanno convinto alcuni particolari. Ad esempio, il feeling dato dalla guida di certi veicoli sembra essere un po’ superficiale, specie nelle fasi di sterzata e retromarcia. Questo difetto è evidente quando si usa il sistema di controllo via tastiera, che si dimostra piuttosto difficile da padroneggiare, specialmente nel caso delle attrezzature per la silvicoltura. Riuscire a operare con efficacia il braccio meccanico del raccoglitore di alberi è una sfida che, probabilmente, i novizi troveranno piuttosto dura.

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Questione di memoria

Dal punto di vista grafico, Farming Simulator 19 propone un’esperienza tutto sommato piacevole, sicuramente leggera e “digeribile” da configurazioni anche non proprio recenti. Vale la pena segnalare l’estremo dettaglio dei vari mezzi disponibili: si tratta, ancora una volta, di particolari che vengono apprezzati dagli appassionati o esperti del settore, e che in generale aumentano il realismo di un titolo che fa dell’autenticità dell’esperienza il proprio punto cardine. Vale la pena segnalare, però, la presenza di alcuni difetti storici, come la mancanza del terreno dinamico o una certa monotonia negli edifici a propria disposizione.

Non ci ha convinto tantissimo l’interfaccia grafica. Stupisce in negativo una certa mancanza di informazioni nelle schermate legate alle varie coltivazioni. C’è poco da dire: il primo impatto con menù, icone, contratti e statistiche può veramente disorientare, e la sensazione è che il titolo richieda veramente al giocatore di investire molto tempo per essere padroneggiato al meglio. Lo stesso discorso vale per la segnalazione degli strumenti che possono essere montati o meno sui veicoli, dinamica sottolineata solo tramite la sigla delle attrezzature e non, ad esempio, con elementi grafici o descrizioni.

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Il comparto audio non si distingue particolarmente per un qualche aspetto: lavorare a contatto con i suoni della natura è affascinante, e la possibilità di ascoltare le radio in streaming rendono più piacevoli i viaggi verso fornitori e luoghi di interesse.

Conviene sottolineare, poi, il ritorno della modalità multiplayer fino a 16 giocatori e la presenza, già da ora, di numerose mod che vanno ad aumentare in maniera esponenziale la quantità (e in alcuni casi la qualità) dei contenuti disponibili. Solo per fare un esempio, alle due mappe presenti nel gioco base, l’europea Felsbrunn e l’americana Ravenport, si affiancano già alcune creazioni degli appassionati pubblicate negli anni scorsi.

+ Nuove aggiunte al parco macchine

+ Gameplay che richiede attenzione e pianificazione

+ Tante attività con dinamiche differenti tra di loro

- L’intero sistema economico richiederebbe un ulteriore bilanciamento

- L’interfaccia grafica, in qualche modo, andrebbe semplificata

- La fisica di alcuni mezzi, alle volte, è ancora poco realistica

7.4

Vecchie certezze, alcuni dubbi e piccole novità: possiamo sintetizzare così i tre elementi cardine di Farming Simulator 19, gioco che non mancherà di intrattenere gli appassionati per diverse ore. Tutto sommato, crediamo che anche chi non sia proprio esperto della tematica agricola possa divertirsi con il titolo Giants Software. Certo, sono necessarie molta pazienza e pianificazione, ma la soddisfazione offerta dal titolo, ovvero quella di fare le cose per bene e veder crescere la propria attività, sembra poter ripagare gli sforzi. Questo, almeno, nella maggior parte dei casi, perché l’economia del gioco risente comunque di ricompense piuttosto basse per i lavori svolti per conto terzi, l’interfaccia grafica richiede la memorizzazione di numerose icone e la fisica di alcuni mezzi ancora lascia a desiderare. Tutto sommato, però, questo nuovo capitolo raggiunge vette di realismo che altri esponenti del genere semplicemente non riescono a eguagliare.

Voto Recensione di Farming Simulator 19 Recensione | Il salutare lavoro nei campi - Recensione


7.4

Voto Finale

Il Verdetto di SpazioGames

Pro

  • Nuove aggiunte al parco macchine

  • Gameplay che richiede attenzione e pianificazione

  • Tante attività con dinamiche differenti tra di loro

Contro

  • L’intero sistema economico richiederebbe un ulteriore bilanciamento

  • L’interfaccia grafica, in qualche modo, andrebbe semplificata

  • La fisica di alcuni mezzi, alle volte, è ancora poco realistica

Commento

Vecchie certezze, alcuni dubbi e piccole novità: possiamo sintetizzare così i tre elementi cardine di Farming Simulator 19, gioco che non mancherà di intrattenere gli appassionati per diverse ore. Tutto sommato, crediamo che anche chi non sia proprio esperto della tematica agricola possa divertirsi con il titolo Giants Software. Certo, sono necessarie molta pazienza e pianificazione, ma la soddisfazione offerta dal titolo, ovvero quella di fare le cose per bene e veder crescere la propria attività, sembra poter ripagare gli sforzi. Questo, almeno, nella maggior parte dei casi, perché l’economia del gioco risente comunque di ricompense piuttosto basse per i lavori svolti per conto terzi, l’interfaccia grafica richiede la memorizzazione di numerose icone e la fisica di alcuni mezzi ancora lascia a desiderare. Tutto sommato, però, questo nuovo capitolo raggiunge vette di realismo che altri esponenti del genere semplicemente non riescono a eguagliare.