Facebook Libra e il 5G cambieranno il mondo? | Le novità tech e social della settimana
Facebook cambierà di nuovo il mondo con l'avvento di Libra, che indispettisce i politici? E come cambieremo invece con il 5G?
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a cura di Stefania Sperandio
Editor-in-chief
I curiosi degli ambienti tech e social, in questi giorni, stanno chiacchierando in merito a Libra, la nuova criptovaluta lanciata da Facebook che, in rottura rispetto a quanto tentato prima dal BitCoin, vuole affermarsi come moneta vera e propria, come se fosse il dollaro o l’euro. Mark Zuckerberg e i suoi cambieranno ancora il mondo? Forse sì, ma la classe politica statunitense non sembra molto felice della cosa.
Intanto, parliamo anche dell’avvento del 5G in Italia, con le prime proposte degli operatori telefonici, e delle indiscrezioni sul futuro dei MacBook di casa Apple.
È il tempo del 5G
Se, un tempo, il 4G sapeva di futuro, ormai si stanno spalancando le porte dell’epoca del 5G. La super-velocità di navigazione mobile sta diventando realtà anche in Italia e alcuni operatori stanno iniziando a proporre le loro offerte per la aree coperte dalla tecnologia, che andranno via via estendendosi a tutto il territorio nazionale.
L’operatore TIM, ad esempio, sfrutta la copertura che ha raggiunto alcuni quartieri di Roma e Torino per proporre le sue prime offerte in abbonamento – che ci daranno una prima idea dei costi. Per un abbonamento 4.5G, capace di andare fino a 700 Mbps, che includa 40 GB e minuti (e SMS) illimitati, la compagnia chiede 19,99€ al mese.
Più cara la richiesta per il 5G vero e proprio: in questo caso, per 50 GB (e stessi minuti e SMS, lo diamo per scontato), con la velocità massima fino a 2 Gbps, TIM chiede 29,99€ mensili.
Per raffronto, la tecnologia 4G supporta velocità fino a 400 Mbps in download (quella presa di riferimento in queste offerte), anche se la media di velocità effettiva su tutto il territorio nazionale per gli operatori più veloci (TIM e Vodafone) si attesta tra i 30 e i 40 Mbps.
Mentre le tecnologie avanzano, è affascinante scoprire con che velocità il 5G riuscirà ad imporsi anche in Italia e quali velocità di navigazione riusciremo effettivamente a raggiungere con questo nuovo standard.
Facebook rallenta tra i social network
Dal suo boom nel 2008, Facebook ha vissuto una vera e propria epoca d’oro, diffondendosi a macchia d’olio tra persone di tutti i continenti e di tutte le età. Secondo quanto rilevato da The Guardian, tuttavia, in quest’ultimo periodo il social network di Mark Zuckerberg avrebbe subito una battuta d’arresto: si parla, infatti, di un calo del 20% del totale complessivo delle azioni compiute all’interno del social. Significa, insomma, che le persone che lo frequentano interagiscono di meno.
La logica suggerisce che ovviamente questi inconvenienti, più che a modi diversi di tenersi in contatto preferiti dalle persone, siano dovuti ai grandi problemi di privacy e di scandali che il social network ha incontrato in questi ultimi anni. Zuckerberg è anche comparso davanti alla Commissione Europea per discutere della tutela dei diritti e della privacy degli utenti del social, che è una preoccupazione che ha colpito particolarmente utenti e autorità. Non riuscire a garantirla, lo hanno detto gli utenti di Facebook con le loro azioni, non è stato per niente gradito.
La palla torna nei piedi di Facebook Inc., che come ha promesso a più riprese dovrà fare in modo da evitare ulteriori inciampi in futuro.
Il futuro dei MacBook è a 16″
Negli anni di proposte della sua linea MacBook, Apple ha provato diversi tagli per i monitor dei computer: abbiamo visto modelli da circa 13″, modelli più incentrati sull’esperienza on the go da 11″, modelli da 15″ e, a quanto pare, il futuro sarà da 16″.
Ad affermarlo sono gli analisti, secondo le previsioni dei quali Apple mostrerà a settembre un nuovo membro della sua famiglia di MacBook, che andrà contro alle precedenti previsioni: si era inizialmente parlato di un pannello OLED, invece dovremmo trovarci di fronte a una proposta LED (fornita da LG e non da Samsung) da 16″. Mistero, per ora, sulle restanti specifiche del computer, che avrà sulle spalle l’onere di rilanciare la linea di computer portatili della Mela.
L’idea di Libra (che non piace ai politici)
Mentre lavora alla sua parte social, ossia Facebook, Facebook Inc. (proprietaria anche di WhatsApp e Instagram) non dorme: la compagnia ha pensato all’idea di Libra, una nuova criptovaluta che vuole sconvolgere, a modo suo, i mercati del futuro, imponendosi come una moneta vera e propria, piuttosto che come un’idea relegata semplicemente al mondo digitale.
La criptovaluta sarebbe nelle mani di Libra Association, un’associazione di cui saranno parte almeno ventinove aziende: Facebook Inc. sarà affiancata da Calibra, la sua società creata per l’occasione, ma tutte le altre saranno scisse dal mondo di Zuckerberg. Tra queste, abbiamo Visa, MasterCard, PayPal, Spotify, Booking, Uber (solo per citarne alcune), che hanno già dato il loro ok alla partecipazione e che metteranno insieme dei fondi per dare un capitale iniziale alla nuova moneta.
Inizialmente, il piano è quello di fare di Libra un facile mezzo per lo spostamento di denaro digitale tra le persone – anche e soprattutto favorendo i flussi di denaro verso i Paesi in difficoltà, dove i tradizionali servizi bancari non sono accessibili. Ciò che Zuckerberg e i suoi vogliono fare, insomma, non è sostituire il modello tradizionale, ma affiancarlo con nuove tecnologie che siano al passo con l’epoca digitale: Libra, nei piani degli autori, consentirà di pagare su iOS e Android il conto al ristorante, o le bollette di casa, o il biglietto del bus che avete appena preso, in maniera tale da avere sempre sotto controllo il vostro home banking personale.
Come era facile immaginare, la discesa in campo economico di una moneta tutta nuova che mira a imporsi come un futuro nuovo standard ha preoccupato e non poco le autorità statunitensi. Diversi esponenti del mondo politico, sia repubblicani che democratici, hanno espresso i loro dubbi sull’avvento di Libra, affermando che sarà bene studiarne prima tutte le implicazioni e il possibile impatto, agendo di conseguenza per salvaguardare gli equilibri economici attuali. Altri, più che al lato economico in sé, guardano con preoccupazione, ancora una volta, alla questione privacy: avendo in mano anche una valuta Facebook avrebbe in qualche modo accesso anche a tutti i dati di spesa dei suoi utenti – anche se, su questo punto, Facebook Inc. ribadisce di essere solo una (due, con Calibra) delle ventinove parti uguali che comporranno Libra Association.
Se il futuro passerà da questa nuova moneta, lo scopriremo aspettando almeno il 2020, anno in cui il progetto Libra dovrebbe decollare.
Stiamo parlando di tecnologia, quindi sarebbe difficile non guardare contemporaneamente al futuro. Sicuramente, questo appuntamento con SpazioTech lo fa: i temi caldi sono l’avvento del 5G e le prospettive date dall’idea di Libra, la futura valuta firmata Facebook. Cambieranno le nostre vite? Chi può dirlo? Dopotutto, una decina di anni fa sarebbe stato difficile immaginare i mezzi di comunicazione e gli standard che abbiamo raggiunto oggi.
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